ELEZIONI REGIONALI E COMUNALI. AFFLUENZA ORE 23. Perchè continuiamo a sostenere che il dato finale sarà molto simile a quello di 5 anni fa. Numeri, confronti, valutazioni, COMUNE PER COMUNE

21 Settembre 2020 - 11:17

Il trend, considerando anche i dati storici e gli altri lunedì in cui si è votato nella nostra regione, ci portano ad ipotizzare una cifra uguale o addirittura superiore al 51 virgola qualcosa per cento del 2015. E anche in provincia di Caserta si va verso un “pari è fatta” rispetto al 54 e spiccioli per cento di 5 anni fa

 

CASERTA(g.g.) Senza complicare i discorsi e riprendendo alcuni concetti già espressi nel nostro focus sui dati di affluenza delle 19 di ieri sera, ribadiamo sostanzialmente quella nostra previsione, associandola anche ai dati ufficiali di affluenza, rilevati alle 23 di ieri, cioè alla chiusura dei seggi. In tutta la Campania aveva votato circa il 39%, precisamente il 38,92%. Per la prima volta, diversamente da quanto si era verificato con il dato di mezzogiorno e di quello delle 19, la provincia di Caserta aveva cominciato a creare scarto rispetto al dato aggregato. Alle 23, infatti, nei 104 comuni di Terra di Lavoro avevano votato il 40,20%.

Ciò crea una tendenza ad un ulteriore riallineamento rispetto ai numeri di 5 anni fa, cioè, quelli relativi alle Regionali del 2015. In quel caso, il dato definitivo fu un 51 e passa per cento votanti in Campania, a fronte di 54 e rotti per cento di votanti in provincia di Caserta.

Stamattina non ci saranno elaborazioni parziali e quindi bisognerà attendere il dato definitivo dell’affluenza e, tenendo conto dei tempi di assimilazione dei numeri da parte e conseguentemente del Ministero dell’Interno, dovrebbe essere chiuso e sigillato entro le 16.30.

Abbiamo dato uno sguardo alle tendenze comportamentali degli elettori. Nei lunedì in cui i seggi sono rimasti aperti nella storia recente e in linea di massimo un 13 o 14% li ha sempre portati a casa. Ecco perchè da ieri sera alle 19 sosteniamo che il dato definitivo dell’affluenza, considerato molto importante in funzione delle diverse e variegate attese di partiti, liste e candidati, dovrebbe attestarsi attorno al dato di 5 anni fa e cioè un 51 o giù di lì a livello regionale, un 54% circa a livello provinciale.

Per quanto riguarda i dati, comune per comune, partiamo con quelli più grandi.

CASERTA capoluogo marca un 38,77% che la fa andare sotto media, dopo che soprattutto nella rilevazione di mezzogiorno il 13,08% era sopra la media provinciale e sembrava foriero di una certa vivacità che poi nel corso della giornata, evidentemente, è sfumata.

AVERSA che si era mossa sempre al di sotto delle percentuali di Caserta capoluogo, l’ha in pratica raggiunta alle 23, segnando un 38,5%, comunque sotto la media provinciale.

Su MARCIANISE ovviamente incide pesantemente il fatto che nella terza città per popolazione della provincia di Caserta, si stia votando anche per il sindaco e per il nuovo consiglio comunale. In questa chiave va letto 51,01% con cui si è chiusa la giornata di ieri.

Ben altra musica a MADDALONI che ha fatto segnare un piuttosto basso 32,32%.

SANTA MARIA CAPUA VETERE sostanzialmente in linea con la media provinciale, solo un punto al di sotto, il dato della città del foro, che alle 11 di ieri sera ha segnato un 39,35%.

MONDRAGONE E CASTEL VOLTURNO. Solitamente basso, perchè quando non ci sono le comunali, la cittadina rivierasca non si entusiasma mai granchè, il 33,20%, mentre addirittura catastrofico è il 22,11% di Castel Volturno.

SESSA AURUNCA. Si innalza al di sopra della media provinciale, precisamente al 41,49%, effetto della presenza di candidature “pesanti”, il dato di Sessa Aurunca.

Il sindaco uscente e sicuramente rientrante di San Cipriano d’Aversa Vincenzo Caterino era probabilmente convinto di poter brindare già ieri sera alle 23, ritenendo che sarebbe bastata la prima giornata per ottenere il quorum del 50%, essenziale per validare elezioni comunali in cui corre solo lui senza avversari. In realtà, ieri sera alle 11 avevano votato il 47,57%. A quest’ora del lunedì, quasi sicuramente, la soglia del 50 è stata varcata e dunque Caterino, com’era largamente scontato, è ancora una volta sindaco.

Gli altri due comuni superiori ai 15mila abitanti dove si vota per il sindaco e il consiglio sono San Nicola La Strada e Trentola Ducenta. Nel primo, affluenza alta, precisamente attestata al 53,42%, molto simile al 52,69% registrato nella citata Trentola.

Sempre rimanendo ai centri in cui si vota anche per le comunali, Grazzanise fa segnare un 59,62% che rappresenta la percentuale più alta tra i 104 comuni della provincia. Anche Macerata Campania ha piazzato un buon 55,17%. Una citazione merita l’inquieta Casagiove, dove tra avvisi di garanzia recapitati a uno dei candidati a sindaco 24 ore prima dell’apertura dei seggi e pazzi scatenati che lasciano la quarantena per andare a votare, vi potete ben immagina il clima. Comunque, abbiamo un 52,65%. Proprio l’ultimissima menzione riguarda Arienzo, dove ieri pure si sono verificati fatti un pò particolari (CLIKKA QUI PER LEGGERE) che rivaleggia con Grazzanise nella determinazione della percentuale più alta: 59,37%, inferiore solo di uno 0,2 e qualcosa rispetto al capoluogo della terra dei Mazzoni.

Un pò peggio sono andate le cose nel comune di Santa Maria a Vico, dove pure si vota per le comunali e dove ieri sera alle 23 aveva votato il 50,92%.

La solita curiosità finale per la “mitica” Gallo Matese, assolutamente inattaccabile come comune che si conferma quello in cui si vota di meno. Si tratta di una tendenza che riguarda molti piccolissimi centri, ma non tutti. Però Gallo Matese è veramente un campione imbattibile dell’astensionismo: a mezzogiorno di ieri avevano votato il 2,68%, alle 19 l’8,30% e alle 23, l’11,37%. Stavolta neanche c’è una grande compagnia dei piccoli, dato che la contigua Letino fa segnare un 28,62% che non è trascendentale, ma è di gran lunga superiore al dato di Gallo Matese.

Un’ultima citazione al dato di Casal di Principe che per ovvi motivi interessa sempre di più. 32,70%, in linea con le percentuali basse che si sviluppano da almeno 10 anni a questa parte nelle elezioni che non siano le comunali.

Il resto dei dati lo potete consultare nella tabella in basso.