L’EDITORIALE. De Luca annuncia il “lockdown totale”, ma il suo è un atto di vigliacca impostura. Scarica sulla gente il disastro dei 92 posti letto di Terapia Intensiva creati sui 499 che si era impegnato a fare con il governo

23 Ottobre 2020 - 17:55

Oggi alziamo di nuovo la voce anche noi, ma non perdiamo il controllo sull’aspetto nazionale di questa bieca vicenda. Andavi a rileggere il nostro articolo di ieri sui dati regione per regione pubblicati da Il Sole 24 Ore e vi renderete conto di cosa ha combinato questo qui. E se ricordate bene, da giugno al 25 settembre, sarà intervenuto 2/3 volte en passant sull’argomento covid, totalmente rimosso dai suoi discorsi in campagna elettorale

di Gianluigi Guarino

CASERTA – Non puoi nemmeno dire “questo è pazzo” o dare una spiegazione psichiatrica a tutto ciò che sta capitando in questi minuti, mentre il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, sta iniettando ulteriore veleno ad un delirio iniziato da qualche settimana, dopo che le necessità di una campagna elettorale avevano tenuto a bada in parte gli aspetti irrazionali della personalità di quest’uomo; non lo puoi dire perché De Luca il 20 e il 21 settembre, con abilità, imbarcando tutti gli impostori che erano stati nel centrodestra per anni e anni, riempiendo le sue liste di autentico lordume, fregandosene addirittura del minimo decoro della richiesta dei casellari giudiziari dei suoi candidati, ha comunque ottenuto quasi il 70% del consenso.

Per cui, qualsiasi cosa faccia, compresa quella di assestare il colpo di grazia all’economia della regione che dovrebbe amare e governare, possiede una indiscutibile e indubbia copertura di legittimità democratica. Però, per il momento, ma diciamo per il momento, il dissenso è ancora possibile, ma riteniamo solo perché le regioni non hanno una potestà per costituire delle forze di polizia autonome e una propria magistratura.

Noi, tutto sommato facciamo presto a commentare questa pazzia del lockdown totale. Ci siamo, infatti, portati avanti con il lavoro nei giorni scorsi e nelle scorse settimane. CasertaCE, più di tutti, conosce bene le serie numeriche dei dati epidemiologici, la loro ripartizione nei diversi cluster. Il numero dei positivi è indubbiamente esploso. Ma se ogni giorno il 95% dei nuovi contagiati è asintomatico, cioè sta bene, potrebbe finanche correre, fare ginnastica, fare palestra, se ha gli attrezzi in casa, qual è l’allarme sanitario? Qual è la prospettiva minacciosa di una mortalità che vada al di sopra di ogni media e di ogni sopportazione, se la partita di quelli che si ammalano sul serio di covid-19 riguarda solo il 5% dei contagiati?

In Campania, insomma, non c’è un’emergenza sanitaria. E’ così e ve lo dovete mettere in testa. Invece, c’è un altro tipo di emergenza rispetto alla quale il covid rappresenta solo una componente, guardate, arriviamo a dire, non fondamentale. Mancano i posti letto. Se De Luca avesse fatto il suo dovere e avesse rispettato l’impegno solennemente assunto con il governo e il parlamento di portare il numero delle Terapie Intensive in Campania a 834, così come era obbligato a fare (LEGGI IL NOSTRO ARTICOLO SUI DATI DEL SOLE 24 ORE

), oggi non esisterebbe alcuna prospettiva di saturazione della disponibilità ospedaliera. Un governatore che ha speso 27 milioni di euro per costruire 3 capannoni, nei quali, dei 120 posti letto previsti, ne ha attivati 10; un governatore che ha fatto mezza cosa buona quando, ad aprile, ha firmato una convenzione con le cliniche private, in modo che queste potessero fornire centinaia di posti in terapia Intensiva e che al primo stormir di procure (lo Sceriffo è forte solo con i deboli, ma il guappo non lo fa con le toghe perché evidentemente sa di essere vulnerabile su quel terreno) ha in pratica abolito la stessa convenzione, armando la mano soggetti quale il nostro Direttore Generale dell’Asl, Ferdindando Russo, il quale, con un curriculum contenente (udite, udite) un passato da direttore sanitario del distretto della sua città natale, Casoria, assurge la posizione di Dg di un’Asl enorme come quella di Casoria, ha formulato proposte irricevibili alle strutture, esponendosi al gravissimo rischio di abbandonare al suo destino quell’autentica bomba demografica e sociale rappresentata da Castel Volturno e da quella parte del Litorale Domitio dove abitano almeno 20 mila immigrati senza nome e sena identità; un governatore del genere può prendere il 70% dei consensi solo in un luogo abitato da imbecilli e appecoronati, dove domina, impera la legge della filibusta. La Campania è una regione di immorali, di persone che vivono, se non per violare la legge, per eluderla e per aggirarla ogni giorno, ogni ora, ogni minuto e che poi, automaticamente, va a votare in cambio della promessa di una mezza pagnotta.

Come può succedere che oggi questo qui, con un esercizio di disonestà intellettuale ormai non più frenata da alcuna inibizione, possa scrivere che, siccome i dati del contagio sono fuori controllo, lui deve chiudere tutto. Ma i dati del contagio non sono fuori controllo, perché dei 2.280 nuovi positivi di oggi, più del 90% sarà composto da asintomatici, cioè da gente che si chiuderà in casa e che, forse, contaminerà i propri congiunti, i quali, a loro volta, saranno asintomatici. Non c’è emergenza sanitaria. E’ una balla che può propinare solamente ad una popolazione talmente rincitrullita dall’ignoranza da non ragionare sul nulla.

Questo qui ha paura che tra due giorni, tre giorni, ma probabilmente anche nella giornata odierna o al massimo domani, supererà la soglia del 30%, considerata dal governo nazionale il punto limite, il punto critico dei posti letto in Terapia Intensiva da utilizzare per pazienti covid.

Ma è chiaro, impostore, che supererai il limite. Se dei 499 posti letto che ti sei impegnato ad aprire, ne hai creati solo 92, è ovvio che provochi l’emergenza. Ma l’emergenza l’hai creata tu, impostore, anzi due volte impostore, dato che oggi hai utilizzato anche l’argomento delle bare, che con questi numeri di asintomatici non sta né in cielo, né in terra. Il numero dei contagi diventa un fattore complementare al vero problema, cioè al fallimento della politica sanitaria di questo governatore che in realtà dei campani se ne fotte, perché uno che parla di chiusura per altri 30/40 giorni, non si pone il problema della vita di un numero di persone 100 volte superiore a quello di coloro che si ammalano di covid e che rimarranno letteralmente in mezzo ad una strada, magari aspettando un suo sussidio, magari partendo da quelli promessi a marzo e aprile nelle esternazioni video funzionali alle elezioni e di cui quasi nessuno ha visto un solo euro.

Noi, nonostante tutto, ci consideriamo ancora dei cittadini. Dunque, quand’anche valutando lo stato dell cose, si giustificherebbe una forma di disobbedienza civile, se ci sarà un’ordinanza, la rispetteremo. Nonoistante questa sia una legge ignobile, vigliacca e bugiarda. Nel momento in cui la rispetteremo, avremo la piena legittimità ad urlare fino all’ultimo grammo di voce che ci resta, che chi governa questa regione lo fa contro gli interessi e contro il bene di chi la abita.

Rispetteremo, allora, la legge anche quando questa è emanazione di una dinamica da TSO. La rispetteremo e continueremo, pur sapendo di essere un piccolo giornale di provincia, pur sapendo di fargli neanche il solletico, a lottare contro la protervia dittatoriale del governatore della Campania, che scarica sulla gente le proprie inadempienze. Perché se oggi ci fossero stati gli 834 posti in Terapia Intensiva (ma anche 600 e un la miseria di 427), saremmo a non più del 10-15% di tutta la dotazione in Rianimazione, ben lontani da quel 30% che terrorizza De Luca, il quale, nonostante la fresca vittoria, in questa condizione resterebbe travolto dalla rabbia dei campani, che sono indubbiamente in media immorali, ma che quando vanno male i cazzi loro, riversano questa immoralità distillata in rabbia sul governante di turno. Una sorta di scontro, in una sorta di guerra sporca tra immorali.

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