CASERTA IMPUNITA. Gara dei rifiuti ad Ecocar srl, passaggio di cantiere da un Consorzio “scomparso”. E 30 possibili assunzioni per la campagna elettorale di Carlo Marino

29 Gennaio 2021 - 18:45

Abbiamo il dovere di scrivere questi articoli, sapendo che nulla succederà. Perché se nulla è successo quando una persona giuridica, unica titolare di un affidamento frutto di una gara d’appalto, è stata sostituita da un’altra persona giuridica, con una determina di proroga in affidamento diretto, si è arrivati ad un livello di “merdaio” talmente grande da non poter più sperare niente di buono in termini di minima bonifica delle procedure amministrative della città capoluogo

CASERTA – Come vi abbiamo raccontato ieri (LEGGI QUI

), alla Ecocar il comune di Caserta ha tolto dalle mani un record storico: l’inizio del quarto anno in proroga, cioè senza contratto, su un appalto, quello relativo alla raccolta dei rifiuti, che la ditta Ecocar non aveva neanche
vinto, infatti se l’era aggiudicato il Consorzio Ecocar, composto da tre differenti società (tra cui Ecocar) e con partita Iva differente. Situazione che avrebbe reso questo record ancor più storico.

Mentre la gara per la raccolta rifiuti a San Nicola La Strada è andata male per i Deodati, a Vibo Valentia l’Ecocar ha qualche problemino, nel capoluogo della nostra provincia (e anche a Casagiove) la ditta di Latina è riuscita a vincere la gara d’appalto in scioltezza, senza concorrenza e con un ribasso presentato dello 0,21%. Si potrebbe dire che Caserta è davvero un porto sicuro per la Ecocar.

Dopo la proposta di aggiudicazione, che ovviamente porterà all’aggiudicazione stessa, ci sarà un formale passaggio di cantiere dalla Ecocar, società in proroga, alla Ecocar, società vincitrice della gara da quasi 12 milioni di euro per 12 mesi. Ma in realtà, sostanzialmente il passaggio di cantiere non esiste, in realtà è qualcosa di concreto. Questo perché la gara del 2012 è stata vinta da Consorzio e non dalla Ecocar che lo ha sostituito con una determina a firma del dirigente comunale Franco Biondi, che nel documento ufficiale non motiva questo switch tra le due entità. Tra l’altro, i dipendenti e i relativi pagamenti sono a carico del Consorzio e non dell’Ecocar, come vi abbiamo raccontato con prove esclusive nel marzo scorso (PER LEGGERE L’ARTICOLO CLICCA QUI)

E già potremmo fermarci qui, aspettando quantomeno un’attenzione da parte dell’ente giudiziario, ma a Caserta non funziona così. E allora andiamo avanti.

Al momento per il Consorzio Ecocar/Ecocar lavorano circa 150 dipendenti, poco più o poco meno. Per il nuovo appalto, il capitolato sancisce l’utilizzo di 180 addetti. Ora le soluzioni sono due. O il sindaco di Caserta Carlo Marino ha un occhio di riguardo verso la Ecocar (siamo arrivati al 170esimo bulbo oculare di riguardo del sindaco, probabilmente) e non fa rispettare il capitolato, lasciando quindi la pianta organica della società in sotto numero con i 150 attualmente in servizio, e quindi quei soldi che il comune di Caserta spende per far pagare i dipendenti finiscono direttamente nelle tasche di Deodati e co., e questo non si può fare, oppure la ditta Ecocar dovrà assumere. E parliamo di chiamare 20/30 dipendenti per il servizio rifiuti.

Ve lo diciamo subito, cari amministratori e consiglieri comunali, se qualcuno di voi sta pensando anche solo lontanamente di mettere “a posto” parenti, amici e soprattutto elettori, considerando che tra pochi mesi i casertani dovranno votare per rinnovare il consiglio comunale e scegliere un nuovo sindaco, utilizzando questi posti messi a disposizione dall’evidente carenza di personale della Ecocar, neanche questo si può fare. Il motivo è da ritrovare nell’articolo 45, comma 1, lettera a), della leggere regionale del 2016 che afferma che, in caso di carenza di personale nel settore degli operatori ecologici, si deve tassativamente attingere dagli elenchi dei reduci, rimasti disoccupati, dei Consorzi d’Ambito, nel caso nostro del Consorzio Unico di Bacino.

Ora, noi siamo convinti che nessuno tra amministratori, consiglieri comunali e dirigenti del comune di Caserta abbia mai pensato di utilizzare la propria posizione o la propria influenza politica per ricevere in cambio un favore, un lavoro per qualcuno scelto senza criteri di legge, ma nel caso assurdo che questa bruttissima e rarissima situazione fosse stata immaginata da qualcuno tra Palazzo Castropignano, ve lo diciamo subito: non si può fare e noi vigileremo.