MORTI NELLA GUERRA DI CAMORRA. L’accusa chiede l’ergastolo per Sandokan, Cicciotto e’ Mezzanotte, Cicciariello e…

3 Gennaio 2022 - 19:31

CASAL DI PRINCIPE (gv) – Era il luglio 1988 quando fu messo in atto il duplice omicidio di camorra di Raffaele Diana e Nicola Martino e del tentato assassinio di Nicola Montefusco. I sette boss sotto accusa erano stati tutti assolti in primo grado 10 anni fa, domani è attesa la sentenza  in Corte di Assise di Appello di Napoli questa mattina dopo il ricorso presentato il pubblico ministero Alessandro Milita e dopo le dichiarazioni di nuovi collaboratori di giustizia vi è stata la requisitoria. Ecco le richieste del procuratore generale che ribaltano il verdetto di primo grado. Ha chiesto 15 anni per i tre collaboratori di giustizia: Luigi Diana, Dario De Simone e Giuseppe Quadrano mentre ha chiesto l’ergastolo Francesco Bidognetti, noto come Cicciotto e’ Mezzanotte, Francesco Schiavone Sandokan, Francesco Schiavone Cicciariello e Vincenzo Zagaria. L’accusa è quella di omicidio plurimo in concorso. Si tratta di delitti relativi alla guerra di camorra che scoppiò dopo la morte del boss Antonio Bardellino nel maggio del 1988, che vide contrapposte due fazioni: quella di Antonio Salzillo, erede di Bardellino, della quale facevano parte le vittime dell’agguato, e quella riconducibile alle famiglie emergenti Schiavone – Bidognetti – Iovine – De Falco. Estinto il reato per avvenuta morte per Carmine Schiavone.