LA LETTERA APERTA Tanzarella scrive al prefetto Castaldo: “Lo slargo intitolato a don Peppe Diana ridotto a discarica”

19 Marzo 2022 - 18:38

L’ex parlamentare denuncia lo sfregio alla memoria del sacerdote ucciso 28 anni fa dal clan dei Casalesi mentre si accingeva a celebrare messa

 

 

CASERTA (pm) Come è tristemente risaputo nei nostri territori e nell’intero Paese, dove viene celebrato come martire nazionale, oggi cade il 28º anniversario dell’uccisione di don Giuseppe Diana. Il sacerdote anticamorra di Casal di Principe e medaglia d’oro al valor civile (in calce le motivazioni del conferimento, avvenuto con decreto del presidente della Repubblica del 19 ottobre 1994), che pagò con la morte la sua ferma opposizione, suscitatrice di una nuova coscienza civile soprattutto nei tanti giovani che ne seguivano l’insegnamento,  al clan dei casalesi. Nella giornata si sta tenendo tutta una serie di manifestazioni commemorative con incontri e dibattiti, con la partecipazione di studenti e di figure di spicco dell’impegno civico ed istituzionale, a cominciare da don Luigi Ciotti, figura eminente del contrasto alle mafie attraverso la testimonianza.

Per contrappasso, forse, rispetto a Caserta, dove i valori sociali ed etici sono tanto più spesso declamati, strumentalizzati, che praticati, Sergio Tanzarella, accademico, saggista, ex parlamentare, fin troppo noto ai casertani nel suo impegno per il Macrico e contro il grave, gravissimo, malaffare che domina nel capoluogo, ha indirizzato la lettera che pubblichiamo al prefetto

di Caserta, per denunciare lo sfregio che si fa in città alla memoria di Don Diana, permettendo, nell’indifferenza generale e nell’inazione dell’amministrazione comunale, che lo slargo a lui dedicato sia ridotto ad una vera e propria discarica (nelle foto in basso, il posto nelle indegne condizioni attuali).

Un’autentica vergogna, che mostra bene a che punto di degrado civico è arrivata Caserta, sul quale neppure ci si interroga più ed al quale non è estranea la palude istituzionale.

Questa la lettera del professore Tanzarella al prefetto di Caserta, Giuseppe Castaldo

 

Le foto di Largo don Peppe Diana, come recita la targa toponomastica, resa illeggibile 

La motivazione del conferimento della medaglia d’oro al valor civile:Parroco di un paese campano, in prima linea contro il racket e lo sfruttamento degli extracomunitari, pur consapevole di esporsi a rischi mortali, non esitava a schierarsi nella lotta alla camorra, cadendo vittima di un proditorio agguato mentre si accingeva ad officiare la messa. Nobile esempio dei più alti ideali di giustizia e di solidarietà umana. Casal di Principe (CE), 19 marzo 1994.