LA FORMIDABILE STORIA DELLA DOTTORESSA PASQUARIELLO. Il giorno dopo della revoca della sua assunzione all’ASL, è stata assunta all’Ospedale Civile di CASERTA
22 Aprile 2022 - 15:43
Abbiamo accolto con molto interesse la cortese richiesta di rettifica inviata dal suo legale, l’avvocato Michele Grella. La pubblichiamo, utilizzandola anche come strumento di ulteriore analisi e di civile esposizione delle nostre idee. In calce all’articolo la delibera di assunzione all’Sant’Anna datata 20 aprile e la revoca dell’assunzione dell’ASL Caserta datata 19 aprile
L’ISTANZA DI RETTIFICA DELLA DOTTORESSA PASUQARIELLO E A SEGUIRE IL NOSTRO ARTICOLO:
ISTANZA DI RETTIFICA EX ART. 8 L. 47/1948 Per la sig.ra Pasquariello Daniela, nata a Teano (CE), il 24.08.1988 e residente in Sparanise (CE) alla Via Caduti di Montelungo s.n.c., C.F. PSQDNL88M64L0835, la quale si affida per la trasmissione della presente istanza all‘avv. Michele Grella del Foro di Santa
PREMESSO CHE 1–in data 18.04.2022 alle ore 19:33 il sito www.casertace.net, pubblicava una notizia dal titolo: “Assunzione sospetta all‘Asl di Caserta: infermiera arrivata 434esima entra grazie a una graduatoria inesistente e fregando chi è arrivato 200 posti prima”. Nell‘articolo vengono insinuate circostanze assolutamente non veritiere. Infatti nell‘articolo si legge: “se leggiamo in una delibera che c‘è un‘infermiera, cioè la dottoressa Pasquariello (Daniela, n.d.r.), assunta all‘Asl di Caserta in quanto presa all‘interno di una graduatoria dell‘Asl Napoli 2; 2–in data 19.04.2022, alle ore 10:18 il medesimo sito pubblicava un articolo dal titolo: “ASL, l‘assunzione sospettissima dell‘infermiera arrivata 434esima. Tre concetti dimostrano che si tratta dell‘ennesima porcheria che colpisce i meritevoli non raccomandati”. Nel testo dell‘articolo si leggeva: “ieri sera abbiamo scritto dell‘assunzione a tempo indeterminato della dottoressa Daniela Pasquariello, infermiera professionale, all‘Asl di Caserta”. 3–in data 19.04.2022, alle ore 13:12 il medesimo sito pubblicava un articolo dal titolo: “VERGOGNA NO LIMITS. Smascherata da CasertaCE, l‘ASL ha revocato due ore fa l‘assunzione dell‘infermiera 434esima nella graduatoria inesistente”. Nel testo dell‘articolo si leggeva: “Perché questi qui dell‘ASL Caserta, a partire dal direttore generale Ferdinando Russo, non meriterebbero solo degli articoli, come quelli di ieri e stamattina, sull‘illegale assunzione della dottoressa Daniela Pasquariello come infermiera professionale”. 4–le informazioni di cui ai punti 1, 2 e 3 non sono per nulla veritiere e, di seguito, si evidenziano le ragioni della non veridicità delle affermazioni rese nei tre articoli succitati: –la dott.ssa Daniela Pasquariello, non è mai stata assunta a tempo indeterminato dalla ASL di Caserta ma ha solo presentato istanza per verificare la possibilità di assunzione tramite utilizzo della graduatoria concorsuale di altra azienda del SSN. Ebbene, tale istanza non veniva accolta dalla ASL Napoli 2 la quale, con nota del 07.04.2022 (quindi, ben prima della pubblicazione degli articoli di cui si chiede la rettifica), Prot. N. 0016146/u riteneva di non avere competenza circa la stipula di apposita convenzione per l‘utilizzo della graduatoria in quanto la effettiva titolare risultava la A.O.U. Federico II. All‘esito negativo della richiesta, la dott.ssa Pasquariello, preso atto della inaccoglibilità della propria istanza, non assumeva alcuna ulteriore iniziativa volta a chiedere di essere assunta presso l‘ASL di Caserta a tempo indeterminato. –la dott.ssa Pasquariello, attualmente, è titolare di un contratto a tempo determinato presso l‘ASL di Caserta in quanto aderente all‘avviso pubblico per soli titoli per l‘emergenza COVID e, quindi, non è stata affatto assunta a tempo indeterminato presso tale azienda sanitaria. Tutto ciò premesso, ai sensi dell‘art. 8 della Legge 47/1948 cd. Legge sulla stampa, la sig.ra Pasquariello Daniela, nominata degli articoli contestati,
CHIEDE La rettifica degli articoli pubblicati in data 18.04.2022 e 19.04.2022 e nello specifico la rimozione delle informazioni mendaci relative alla presunta assunzione a tempo indeterminato presso l‘ASL di Caserta. Si chiede, inoltre, che la rettifica avvenga non oltre i due giorni successivi al ricevimento della presente, fornendo il medesimo rilievo della notizia di cui si chiede la smentita.
CASERTA (g.g.) – Perdindirindina, accipicchia e ancora perdindirindina. Queste esclamazioni sono del tutto giustificate dinanzi alla fortuna, all’alea favorevole di quello che, una volta sdoganato magistralmente da La Rappresentante di Lista (CLICCA E GUARDA)
Ieri la dottoressa in Scienze Infermieristiche, Daniela Pasquariello da Sparanise, ci ha fatto scrivere dal suo legale, l’avvocato Michele Grella, che ci ha chiesto la seguente precisazione: “la dott.ssa Pasquariello, attualmente, è titolare di un contratto a tempo determinato presso l‘ASL di Caserta in quanto aderente all‘avviso pubblico per soli titoli per l‘emergenza COVID“.
E allora l’avvisiamo noi, esimio avvocato, la sua assistita. Lei non è più un’infermiera precaria. Perché non solo è stata assunta a tempo indeterminato dalla stessa ASL in cui ha operato, come lei, avvocato, scrive, a tempo determinato durante il periodo covid, ma anche – e questa la notizia del giorno – dall’Azienda ospedaliera Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta, leggasi Ospedale Civile.
Vedete, dottoressa Pasquariello, avvocato Grella, che tratti ii guai che provochiamo, qualcosa siamo “capaci a fare” noi di CasertaCE? Portiamo le buone notizie. Un esercizio che in questi tempi di guerra e di pandemia potrebbe addirittura candidarci al prossimo Premio Nobel per la Pace.
Partiamo dalla prima assunzione, poi abortita solo e solamente perché due nostri articoli, il primo datato 18 aprile (LEGGI QUI) e il secondo datato 19 aprile (LEGGI QUI), quest’ultimo corredato anche dalla delibera ufficiale istruita dalla dirigente dell’ASL alle Risorse Umane, Concetta Tina Cosentino, e firmata dal direttore generale, Ferdinando Russo, hanno smascherato una procedura totalmente illegittima, totalmente irregolare e totalmente illegale, grazie alla quale non veniva sparsa nell’aria la semplice possibilità dell’assunzione della dottoressa Pasquariello, ma questa assunzione veniva sancita con tanto di timbro e firma.
E non per effetto di una procedura – dottoressa e avvocato, non confondiamo i piani concettuali – sulla quale aveva pesato il ruolo che Pasquariello ha svolto assieme a centinaia di altri suoi colleghi durante le fasi più acute della pandemia, con contratto a tempo determinato, ma in conseguenza di una procedura che non poteva non partire da un titolo acquisito scaturito dalla partecipazione ad un concorso pubblico, quello bandito dall’Azienda ospedaliera universitaria Federico II di Napoli, dal quale era venuta fuori una graduatoria che posizionava la dottoressa Pasquariello al 434esimo posto (CLICCA E LEGGI TUTTI I NOMI).
Se non che l’ASL di Caserta ha fatto totalmente sparire dalla sua delibera il riferimento a questa graduatoria, inventandosene letteralmente un’altra con il cortese contributo dei due campionissimi, l’aversano Antonio D’Amore e il trentolese Franco Balivo, oggi vertici dell’ASL Napoli 2 di Frattamaggiore.
In quella delibera è stata spacciata per esistente e dunque frutto di un concorso celebrato dalla Napoli 2, una graduatoria che al contrario non c’era. Come non c’era stato mai il concorso pubblico dell’ASL con sede a Frattamagiore, che invece aveva solo chiesto ed ottenuto, in base alla legge e parimenti altre aziende sanitarie e ospedaliere, di poter attingere da quella graduatoria per realizzare una serie di assunzioni, 20 nel caso dell’ASL NA2, a tempo indeterminato, che tali possono essere, gentile dottoressa Pasquariello e ottimo avvocato Grella, solo se uno/una ha sostenuto un concorso per effetto del quale, se non è riuscito ad ottenere l’assunzione, ha quantomeno conseguito l’idoneità, cioè il requisito, il titolo abilitativo per poter essere assunto, nel rispetto della Costituzione Italiana, l’articolo 97 e di una miriade di altre leggi.
Dunque, ricapitoliamo, il 18 aprile CasertaCe pubblica il suo primo articolo; il 19 aprile alle 11 del mattino ne pubblica un secondo, due ore dopo; sempre il 19 aprile verso le 13, con un atto con pochi precedenti nella storia recente e meno recente dell’ASL d Caserta, il direttore generale Russo innesta una clamorosa marcia indietro e con una serie di motivazioni che si traducono a nostro avviso in una vera e propria confessione, revoca la delibera del 5 aprile con cui veniva sancita l’assunzione a tempo indeterminato della dottoressa Pasquariello che – e lo apprendiamo dalla lettera del suo avvocato – ha saputo di questo fatto dagli articoli del nostro giornale, perché dal 5 aprile in poi, pur lavorando all’interno dell’ASL con contratto a tempo determinato, nessuno l’aveva avvertita che la sua istanza di assunzione a tempo indeterminato (ora conta ben poco chiedere copia della lettera scritta dalla professionista, allo scopo di capire quale graduatoria fosse indicata come fonte dell’assunzione) era stata felicemente accolta.
Prendiamo atto. E d’altronde, durante la lunga nostra esperienza professionale abbiamo preso atto, con rigorosa applicazione dell’etica liberale che ci connota, di rettifiche del tipo: uno+uno non fa due, come scrivete voi, bensì tre.
Un sospiro di sollievo l’abbiamo tirato (perché noi, sotto sotto, facciamo il tifo per la dottoressa Pasquariello) quando ieri, 21 aprile, scartabellando nell’albo pretorio dell’azienda ospedaliera di Caserta, abbiamo rinvenuto una delibera che pubblichiamo in calce e che precede quella stracitata dell’ASL che vale la pena di ri-pubblicare, alla luce di questa rispettabilissima richiesta di rettifica.
Il 19 aprile, dunque, era stata revocata dall’ASL Caserta l’assunzione a tempo indeterminato della dottoressa Pasquariello, il 20 la medesima viene ufficialmente assunta a tempo indeterminato dall’Ospedale Civile di Caserta.
Ma, stavolta, le cose, non sappiamo se a regola d’arte o meno, vengono comunque fatte in maniera diversa, rispetto a quella porcheria che la dirigente Cosentino e il direttore generale dell’ASL Russo avevano confezionato il 5 aprile scorso.
Vede, dottoressa Pasquariello a che serviamo noi di CasertaCE? Lei, invece di scriverci istanze di rettifica, dovrebbe baciare la terra su cui camminiamo. Quegli articoli e la loro conseguenza, consistita nella revoca della delibera, hanno rappresentato con ogni probabilità un punto di riferimento che, pur apparendo, ripetiamo, apparendo la procedura utilizzata del tutto indipendente, autonoma e disancorata da quella che aveva portato alla sua assunzione all’ASL Caserta, qualche pensierino lo suscita.
Perché non è sicuramente provato che non sia stata una semplice coincidenza, ma allo stesso tempo, avvocato Grella, noi nell’esercizio della nostra funzione che è anche pubblica – in quanto come esiste l’Ordine degli avvocati, com’è nato dalle ceneri dell’Ipasvi quello degli infermieri, esiste anche l’Ordine dei giornalisti – abbiamo il diritto e le dirò di più, su di noi pesa anche il dovere deontologico di definire non inverosimile la possibilità, ripetiamo, la possibilità che questa sequenza temporale di fatti abbia potuto svilupparsi con qualche connessione logica e funzionale.
Riavvolgiamo il nastro. 5 aprile: assunzione a tempo indeterminato di Pasquariello all’ASL Caserta; 18 aprile: primo nostro articolo; 19 aprile mattina: secondo nostro articolo: sempre 19 aprile alle 13: revoca ASL dell’assunzione della Pasquariello. E infine 20 aprile, non dunque 25 giugno, non 20 dicembre e neppure 10 maggio, ma 20 aprile, in pratica a poche ore di distanza dalla delibera firmata da Russo (da qui in noi pensierini suscitati di cui sopra), il suo omologo dell’Ospedale di Caserta Gaetano Gubitosa firma l’assunzione dell’infermiera, collocandola dentro ad una procedura con la quale l’Aorn ha attinto stavolta regolarmente alla graduatoria, sortita dal concorsone bandito a suo tempo dalla Federico II.
Il 20 aprile la dottoressa Pasquariello viene dunque assunta a tempo indeterminato nel Comparto dell’Ospedale civile di Caserta.
Non da sola, però, ma insieme ad altri sette suoi colleghi i quali, come lei, sono stati tra i pochissimi ad aver risposto positivamente ad una non meglio precisato invito (perché nella delibera non vengono certo chiariti i dettagli) attraverso il mezzo della mail o della PEC, inviati a 114 infermieri risultati idonei nella graduatoria della Federico II.
Noi la vorremmo anche chiudere qui la vicenda ma, avendo letto la narrativa della delibera dell’Ospedale di Caserta, diventa più forte di noi il tornare necessariamente su questa storia, connotata da un numero di coincidenze che noi, quando ci troviamo a trattare casi simili a questo, definiamo come avvenute nonostante in un calcolo astronomico fossero in partenza meno probabili dell’allineamento dei pianeti.
Dunque, domani o dopodomani leggeremo con voi, commentandola, la delibera dell’azienda ospedaliera che, ripetiamo, pubblichiamo già oggi in modo che coloro che vorranno dilettarsi con noi potranno scorrerne i contenuti, in modo da sintonizzarsi meglio con i rilievi che ad essa muoveremo.