Affiliato ai CASALESI beneficiario di prestazioni illecite. 10 arresti tra imprenditori e professionisti

5 Ottobre 2022 - 13:10

La Procura della Repubblica di Perugia hanno arrestato 10 persone tra imprenditori, professionisti e società operanti sull’intero territorio provinciale perchè ritenuti responsabili di trasferimento fraudolento di valori, emissione e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, autoriciclaggio, ricettazione, indebita percezione di erogazioni pubbliche, falsita’ ideologica e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.Le indagini “hanno consentito di deliniare un articolato quadro indiziario in riferimento a plurimi casi di intestazioni fittizie di quote societarie ed immobili, di emissione ed utilizzo di fatture per operazioni inesistenti e di reimpiego dei connessi proventi illeciti, riconducibili a soggetti già gravati da precedenti penali o di polizia per associazione mafiosa e destinatari di misure di preevnzione”.Sono stati inoltre accertati “casi di indebita percezione di contributi pubblici erogati per fronteggiare l’emergenza epidemiologica ed episodi di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina”, mediante contratti di lavoro falsi a favore di cittadini extracomunitari.

L’attività trae origine dagli approfondimenti nei confronti di un imprenditore calabrese, affiliato alla cosca della ‘Ndrangheta Farao-Marincola. Il soggetto “avrebbe attribuito fittiziamente a propri congiunti la titolarità di una nuova azienda, al fine di eludere l’applicazione di misure di prevenzione patrimoniali ed agevolare il riciclaggio di proventi illeciti”. Sia questa attività che la precedente operavano come “serbatoi” di manodopera, illecitamente somministrata a terzi. Il personale formalmente assunto dai soggetti appaltatori sarebbe stato, in realtà, stabilmente alle dipendenze del committente (una storica società perugina attiva nel settore della fabbricazione di prodotti in calcestruzzo). Di conseguenza, le fatture relative ai contratti sono state ritenute giuridicamente inesistenti mediante fatture per operazioni inesistenti.

Figura cruciale, secondo le indagini, quella di un consulente del lavoro di origine calabrese che si sarebbe adoperato per numerosi pregiudicati, al fine di consentire agli stessi il raggiungimento di indebiti benefici, attraverso la perpetrazione di vari reati. Tra i presunti beneficiari delle illecite prestazioni, un soggetto gia’ condannato in via definitiva per associazione mafiosa in quanto considerato affiliato al clan camorristico dei Casalesi, un imprenditore edile calabrese, attualmente imputato per reati aggravati dal metodo mafioso, un soggetto pugliese, responsabile anche della ricettazione di orologi contraffatti, ed un pregiudicato di etnia rom di Bastia Umbra, in provincia di Perugia, il quale, dietro compenso, avrebbe favorito l’ingresso illegale nel territorio dello Stato di numerosi soggetti extracomunitari, procurando loro fittizi rapporti di lavoro. In questo ulteriore filone, risultano coinvolti anche una cittadina cinese e quattro soggetti residenti a Perugia e nei comuni limitrofi nonchè una persona originaria dello Sri Lanka, residente a Gualdo Cattaneo. Disposto, infine, il sequestro preventivo di sei imprese, di immobili (fra cui un intero complesso residenziale di recente costruzione), autovetture e disponibilità finanziarie per un valore complessivo di oltre un milione di euro.