CARABINIERI NAS NELLA SALA OPERATIVA 118. La solita domanda a Mannella, Enzo Iodice e Blasotti: è capitato che l’ambulanza rianimativa abbia operato senza medico a bordo?

21 Novembre 2022 - 19:39

Perchè poi è chiaro che se un paziente in codice rosso muore, i suoi congiunti nutriranno sempre il dubbio che qualcosa di intentato sia rimasto in ballo, con la conseguenza di presentare giuste denunce. Scriviamo queste cose da anni e ancora oggi dobbiamo registrare attività degli inquirenti su esposti relativi a questa autentica porcheria indegna anche del paese più arretrato della sfera terrestre

CASERTA (g.g.) – I carabinieri dei Nas si sono recati ieri presso gli uffici e presso la sala operativa del 118 di Caserta. Non è la prima volta che capita e dunque la notizia non va enfatizzata più di tanto.

Gli uomini dell’Arma si muovono anche in base a sollecitazioni ed esposti dei cittadini riguardanti un fatto che, onestamente, solo in un posto negletto e maledetto come la provincia di Caserta può costantemente essere derubricato come disagio di non rilevantissimo.

Al dirigente Roberto Mannella, il quale si offende e si agita, ma che ormai si muove a nostro avviso sotto un’inquietante un’aurea di autorefenzialità che gli ha fatto perdere di vista la sua funzione, la quale contiene indubbiamente anche la necessità assoluta, irrinunciabile, di chiarire determinate cose che, a distanza di anni, chiare non lo sono ancora e su cui noi, altro non possiamo fare che ribadire quesiti a cui il dirigente Mannella non ha mai risposto alla maniera con cui dovrebbe rispondere.

Rispondere ufficialmente e senza cercare forme di confronto improprie, personali, visto che queste vicende relative al 118, non riguardano il rapporto o i punti di vista che il dottore Mannella ha nei confronti di Guarino o che Guarino ha nei confronti della persona, ma ineriscono esclusivamente alle funzioni reciprocamente svolte da un dirigente pubblico e da un giornale indipendente d’inchiesta.

Fine dell’articolo con la seguente domanda: dirigente Roberto Mannella, a chi cavolo dobbiamo domandare se è vero o è falso che l’ambulanza o le ambulanze rianimative, cioè dotate di apparecchiature delicatissime, in grado di evitare la morte di un paziente sono uscite fino alle 19 del giorno 21 novembre 2022, momento in cui poniamo in rete questo articolo, senza un medico a bordo?

Perchè se è capitato questo, tutto il discorso delle giustificazioni, dei motivi di un disagio della carenza di un servizio che il dirigente Mannella subisce e non determina, diventa as-so-lu-ta-men-te secondario rispetto a quella che si configura come enorme, incredibile inadempienza.

Perchè, diciamocela tutta, se parte un’ambulanza rianimativa è perchè si tratta di un codice rosso o quantomeno di un potenziale codice rosso.

Ora, con tutto il rispetto e la considerazione dovuta agli infermieri e alle infermiere che si trovano a bordo, alcuni dei quali dipendenti della Bourelly, carrozzati Misericordia (CLICCA E LEGGI QUI LA STORIA), le possibilità che quel paziente muoia diventano indiscutibilmente più alte rispetto a quelle che ci sarebbero, che si registrerebbero se a bordo dell’ambulanza ci fosse un medico.

Ma poi, a pensarci bene, già questo nostro discorso rappresenta una concessione troppo garantista alle ragioni dell’Asl Caserta. Qui andrebbe detta solo una cosa: ma come cazzo è possibile che su un’ambulanza rianimativa non sia presente un medico?

Guardate, se noi lo raccontassimo a Bologna, ad Ancona, a Padova, a Milano, a Roma, veramente non ci crederebbero. La speranza è che questa ennesima presa di contatto della polizia giudiziaria che impegna il nucleo antisofisticazioni dei carabinieri di Caserta possa servire a ‘sti fresconi dell’Asl affinché a questa vera e propria schifezza venga messa fine