SOLDI & PANDEMIA. Due operatori sanitari portano l’ASL CASERTA in tribunale per l’indennità covid

1 Luglio 2022 - 10:40

Si tratta del riconoscimento del maggior impegno correlato all’emergenza epidemiologica da parte del personale sanitario, previsto da una delibera di giunta regionale dell’agosto 2020

CASERTA – Sono due i dipendenti dell‘Asl di Caserta che hanno deciso di presentare altrettanti ricorsi al tribunale di Aversa-Napoli Nord proprio contro l’azienda sanitaria locale della nostra provincia.

I due operatori sanitari hanno richiesto l’intervento del tribunale normanno, specificatamente, la sezione Lavoro, al fine di accertare il diritto di ricevere il riconoscimento economico del maggior impegno correlato all’emergenza coronavirus, così come deliberato dalla regione Campania il 3 agosto del 2020.

La delibera 427 dell’estate di due anni fa prevedeva lo stanziamento di una somma dedicata proprio alla remunerazione delle prestazioni del personale dipendente del servizio sanitario regionale direttamente impiegato nelle attività ospedaliere durante il covid. Un riconoscimento economico agli operatori, medici, oss, infermieri e tecnici, quindi.

I due dipendenti dell’Asl di Caserta chiedono di accertare alla corte questo diritto e condannare la struttura provinciale della salute alla restituzione di quanto già corrisposto a titolo di maggiore impegno.

Per l’azienda sanitaria casertana, però, ricorrono i presupposti e le condizioni per costituirsi in giudizio, quindi, questi soldi non dovrebbero uscire dalla sede di via Unità Italiana.

Nelle scorse ore, il direttore generale Amedeo Blasotti ha firmato l’incarico legale al avvocato interno dell’azienda, Francesco Paura.