Questa non è una Provincia ma “un’orgia” (cfr Costa-Gavras) a cielo aperto: Giorgio Magliocca piazza una sua compaesana al Comune di San Tammaro grazie a una convenzione sprint con le graduatorie dei concorsi suoi e di Zannini. E Michele Giudicianni…
29 Maggio 2023 - 19:49
Qualche mese fa combattemmo da leoni dopo esserci accorti che addirittura 3 fratelli, tutti insieme componenti di una famiglia di grandi elettori del sindaco di Pignataro e presidente della Provincia, erano stati ammessi agli orali, parimenti al nipote dello stesso Magliocca. Quell’articolo determinò una moderazione degli obiettivi e dei 4 Femiano ne fu assunto, in prima battuta, uno solo. Ma è bastato attendere pochi mesi…
PIGNATARO MAGGIORE (g.g.) La nostra missione consiste, ora, nel setacciare gli albi pretori, ma soprattutto le sezioni “amministrazione trasparente” di Comuni ed enti strumentali della provincia di Caserta. Siamo sicuri, infatti, che se guarderemo bene, il nome di Alfonso Femiano, nipote del presidente della Provincia Giorgio Magliocca, in quanto figliolo della sorella della moglie di quest’ultimo, salterà fuori da qualche parte.
Ricordate la saga dei Femiano? Erano 4: tre fratelli: Federica, Giulia e Luigi Femiano. E un quarto Femiano, a quanto pare non imparentato con i primi tre, cioè il già citato Alfonso Femiano, nipote di Magliocca. Un vincolo di sangue, ma anche un vincolo politico con la triade degli altri Femiano, una famiglia magliocchiana e di cui Magliocca ha avuto bisogno quando si è trattato di concorrere alla carica di sindaco di Pignataro Maggiore, condizione necessaria per tenere in piedi tutta l’impalcatura del potere, in quanto solo i sindaci sono candidabili, fin quando ci sarà questa legge, alla presidenza della Provincia.
Quando Casertace pubblicò i suoi articoli, Magliocca operò una sorta di ritirata strategica. Dei 4 Femiano, solo uno, cioè Luigi, fu assunto utilizzando quell’altra operazione a dir poco dubbia dell’allargamento della pianta organica che raddoppiò, a bandi già chiusi, i posti disponibili per le diverse mansioni. Luigi
Giulia Femiano rimase fuori. Ma tutto era già pianificato, visto e considerato che il duo inscindibile della politica casertana, formato dal consigliere regionale Giovanni Zannini e dallo stesso Magliocca, ha messo a punto e utilizza ormai da anni un sistema tanto allucinante quanto metodico, chirurgico, di gestione clientelare dei concorsi.
Prendete il Comune di Sparanise. Chi legge Casertace sa bene che oltre alle nefandezze compiute nella realizzazione di queste procedure per l’assunzione di nuovi impiegati di quel Comune, quelle tre o quattro graduatorie sono state utilizzate attraverso un meccanismo di uso sistematico e sistemico dello strumento della convenzione. E così abbiamo visto che San Cipriano ha attinto dalle graduatorie di Sparanise e così ha fatto Vitulazio. Ugualmente si è comportato Carinola. Tutti Comuni amministrati da fedelissimi di Giovanni Zannini e, in parte di Giorgio Magliocca. Ed appartiene allo stesso metodo la convenzione stipulata qualche mese fa dal Comune di San Tammaro, guidato dal sindaco Vincenzo D’Angelo, con l’amministrazione provinciale. Manco a dirlo, stando a ciò che è scritto nella determina a firma del dirigente comunale Pietro Santillo, a San Tammaro serviva un’impiegata del settore contabile e Giulia Femiano, sempre stando a ciò che è scritto nella determina, è stata premiata in quanto prima dei non assunti. E così quello che Casertace aveva evitato e che, dunque, era uscito dalla porta, è rientrato dalla finestra. E allora, Luigi Femiano è poliziotto provinciale, la sorella Giulia è impiegata al Comune di S. Tammaro grazie alla graduatoria di Giorgio Magliocca. Ecco perché non è difficile prevedere che, di qui a poco, troveremo anche Alfonso Femiano, nipote del sindaco, da qualche parte.
In verità, c’è anche un secondo assunto al Comune di San Tammaro, sempre dopo avere attinto dalle graduatorie dei concorsi della Provincia: si chiama Michele Giudicianni, ha 47 anni ed è il primo dei non assunti nella classe di concorso di Istruttore amministrativo, categoria C.
Michele Giudicianni è nato a Napoli, ma ha un cognome che evoca e sprizza “zanninismo” da tutti i pori, dalle parti di Santa Maria Capua Vetere. Ma questa è un’altra storia che racconteremo nei prossimi giorni in quanto dobbiamo ancora approfondirla.
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