ESCLUSIVA. POLITICI E IMPRENDITORI DI CASERTA INDIGENTI. Dopo quelli di Aspromonte, Dello Stritto e Di Zazzo, ecco altri due nomi conosciuti: c’è anche un noto commerciante

21 Luglio 2023 - 19:00

Continua a sorprenderci l’elenco dei beneficiari della bonus card spesa voluta dal governo Meloni e che sta facendo emergere alcune situazioni, per l’appunti, sorprendenti, diciamo così

CASERTA (g.g.) – Per completezza di informazione va sottolineato che tra i nomi noti di coloro che nel 2021 hanno presentato all’INPS un modello ISEE nel quale autocertificavano una dotazione reddituale al di sotto dei 15 mila euro, non ci sono solo i due consiglieri comunali di Caserta, Alessio Dello Stritto e Donato Aspromonte, Paolo Marzo, il fratello o il cugino dell’assessore Massimiliano Marzo (esiste un’omonimia in famiglia), l’avvocato Valerio Di Zazzo, da un paio d’anni assunto a tempo indeterminato dalla Air srl, oggi Air Campania spa, figlio del dottore massimalista di cia Acquaviva, Cesare Di Zazzo, nonché ex marito dell’attuale assessora comunale, Emilianna Credentino, pupilla di Carlo Marino, ma c’è anche Luciano Garofalo, anche lui assunto da poco a tempo indeterminato dal comune di Caserta e figliolo di Nicola Garofalo, già consigliere comunale di Forza Italia e del centrodestra, ma da sempre legato a Carlo Marino.

Per quanto riguarda il nome del commercio, il nome, ugualmente molto conosciuto, è Celestino Sarnelli, titolare del bar Celestino, una delle tappe obbligate della gauche casertana giovane, prima su via

San Carlo, ora con sede in corso Trieste.

Vogliamo solamente esprimere due rapidissimi concetti: leggendo la nota riepilogativa dei due messaggi con cui l’INPS ha chiarito il suo ruolo puramente complementare rispetto all’assegnazione della cosiddetta Carta Risparmio Spesa 2023, cioè 382 euro e 50 centesimi da spendere solo per generi di prima necessità, si capisce che l’istituto nazionale della previdenza sociale è totalmente estraneo rispetto all’esplicazione di potestà che il comune ha attribuito solo e solamente ai comuni.

L’INPS, infatti, mette a disposizione di questi gli elenchi di chi, avendo presentato un modulo ISEE, dimostrano di possedere – almeno sulla carta – i requisiti (reddito under 15.000) per ottenere il sussidio alimentare di povertà.

Per il resto l’INPS non ci azzecca nulla e questo si capisce nel momento in cui l’Istituto afferma che i comuni hanno il pieno potere di “deselezionare” in base ad una propria, autonoma, insindacabile indagine conoscitiva.

Il problema è che il comune di Caserta questa indagine non l’ha fatta e questo dovrebbe pesare sulla responsabilità del dirigente dei Servizi Sociali che, naturalmente, è Franco Biondi, e all’assessore al ramo, Antonio De Lucia.

E figuriamoci se Biondi, con tutti gli impegni che ha con i due campionissimi di cui si è attorniato, Raffaele Lello De Rosa e Luigi Vitelli, nel gestire gare d’appalto e affidamenti diretti a gò-gò che la nuova soglia massima di 150 mila euro ha trasformato in una vera e propria festa, una vera e propria vendemmiata, si metta poi a pensare seriamente alla lista dell’INPS.

Questo poi ha spiazzato gli stessi beneficiari, i quali, dopo l’uscita del nostro articolo esclusivo (CLICCA PER LEGGERLO), si sono affrettati nel trovare una toppa da mettere a quella che è apparsa subito una brutta figura.

Così ha fatto il consigliere Dello Stritto (CLICCA PER LEGGERE LA NOTA INVIATACI), così ha fatto Donato Aspromonte, titolare di un noto distributore di benzina, che ha annunciato l’effettuazione di un bonifico pari 382,50 a un’associazione del territorio, in anticipo rispetto all’acquisizione della card, ha anche spiegato che lui dichiara quel reddito perché quella pompa di benzina è di una società di cui non da parte o di cui fa parte e – aggiungiamo noi – evidentemente non va bene, non crea utili per chi la compone.

La seconda questione che va posta riguarda la messa a fuoco di quello che per noi è il concetto fondamentale emerso da questa storia e che non riguarda i 382,50 euro in sé per sé.

Qui ci sono persone che secondo tutti quelli che le conoscono sono facoltose o comunque non se la passano male. Persone che camminano con auto importanti e che, nel 2021, si sono dichiarati ufficialmente dei poveri.

Ora, siccome stiamo parlando di due consiglieri comunali, del congiunto diretto di uno degli assessori più importanti di Caserta, del figlio di uno dei medici massimalisti più ricchi del capoluogo e per giunta assunto come categoria D all’AIR srl, siccome stiamo parlando del figlio di un noto politico di Caserta, di una persona assunta con posto fisso dal comune, non è che, al di là del fatto che magari nel 2021 non erano state ancora perfezionate le assunzioni di Di Zazzo e di Garofalo, ci si può offendere nel momento in cui noi scegliamo di trattare questa notizia partendo da una base di sorpresa, di incredulità.

E questo è tutto per il momento, in attesa di scorrere quell’elenco per capire se ci sono persone che, direttamente o indirettamente, hanno rapporto il settore pubblico e la politica in modo da informarne doverosamente i nostri lettori.