LE FOTO AVERSA. Una città peggio del far west. Nel centro storico continuano gli abusi edilizi, le nuove volumetrie a go-go e…
12 Luglio 2018 - 16:42
AVERSA – Una delle piaghe che affliggono Aversa da decenni è costituita dagli abusi edilizi nel centro storico, avvenuti con la connivenza così come abbiamo scritto in lunghe inchieste che abbiamo dedicato all’argomento, di autorità fondamentali del controllo, quali ad esempio la Sovrintendenza che spesso ha lavorato (si fa per dire) a stretto contatto di gomito con i “distrattissimi” uffici tecnici del comune.
In questi giorni, ci siamo occupati dell’abuso edilizio dell’immobile della famiglia del consigliere comunale Mimmo Palmieri (CLICCA QUI PER LEGGERE L’ULTIMO ARTICOLO). Oggi, nel quartiere Limitone, cuore della città di Aversa, a pochi passi da via Roma e dalla ugualmente centralissima via Orabona, è in corso, questo ci segnala la collega aversana Marilena Natale, quella che lei definisce “una dubbia sopraelevazione di un tetto di un palazzo storico“.
“E’ chiaro – continua la Natale – che in un centro storico, stando alle norme del piano di recupero, non sono possibili ampliamenti volumetrici, nè sopraelevazioni.”
La giornalista si chiede se questi lavori siano stati autorizzati dal comune o meno; se l’impalcatura montata su di una strada pubblica sia o meno autorizzata: “Ci sono per caso, continua ironicamente, delle norme che prevedono nuove costruzioni in centro storico? Per caso ci siamo persi l’approvazione di un puc che prevede nuove volumetrie nel centro antico della città?“.
La conclusione è polemica: “Vigili urbani, sindaco, peraltro anche architetto e consiglieri comunali: tutti come il Mahatma Gandhi: non vedo, non sento, non parlo.