Detenuto cerca di uccidersi in cella: agente del carcere S.MARIA C.V. lo salva in extremis
20 Ottobre 2023 - 17:25
Lo racconta in una nota stampa il sindacato SINAPPE che rappresenta molti poliziotti del corpo della Penitenziaria
“Ancora una prova di straordinario valore degli uomini del Reparto di Polizia Penitenziaria della Casa Circondariale di Santa maria Capua Vetere che dimostrano di riuscire a sopperire con il loro impegno ed instancabile sacrificio anche personale alle diffuse inefficienze dell’Amministrazione penitenziaria” questo il commento del Si.N.A.P.Pe per voce del Segretario Generale Aggiunto Luigi Vargas e del Segretario Regionale Pasquale Gallo, che spiegano: “Durante la notte scorsa un detenuto italiano di 50 anni ristretto presso il carcere sammaritano ha tentato l’impiccagione con una corda rudimentale ricavata dalle lenzuola. Solo il tempestivo intervento di un agente di polizia penitenziaria ha evitato il peggio, salvando la vita all’uomo.”
“E così – continuano Vargas e Gallo – è stata di nuovo la Polizia penitenziaria a metterci una pezza scongiurando che il triste bollettino delle morti in carcere dovesse essere aggiornato. E ciò nonostante a Santa Maria Capua Vetere, vi sia un acclarato deficit organico a cui peraltro l’Amministrazione non riesce a porre un argine“.
“Il Si.N.A.P.Pe è vicino agli Agenti che tutti i giorni nelle sezioni detentive si trovano ad affrontare le situazioni più imprevedibili, con i pochi mezzi a disposizione, troppo spesso anche a rischio della propria incolumità. Serve intervenire in maniera concreta con risorse umane, economiche e sul piano organizzativo al fine sanare le carenze di organico per garantire la sicurezza all’interno dell’Istituto sammaritano“.
“Sono anni che chiediamo rinforzi a un’Amministrazione che fino a questo momento si è rivelata sorda alle nostre grida d’allarme. Chiediamo adeguate dotazioni organiche per la Polizia Penitenziaria, piuttosto che far ricorso agli accorpamenti di più posti di servizio sotto il controllo di un solo Agente indebolendo la sicurezza all’interno delle carceri elevando il livello di stress psicofisico dei lavoratori. E’ doveroso che la Direzione del carcere proponga un giusto riconoscimento agli Agenti intervenuti con tempestività e destrezza nel salvare una vita umana.” concludono Luigi Vargas e Pasquale Gallo del Si.N.A.P.Pe.