IL FOCUS MARCIANISE. “Così fan tutte”, da Mozart a Tinto Brass, ecco perché la coppia Carmina Cotugno e Tonino Trombetta ha violato la legge per consentire ad Angelo Piccolo e Pasquale Salzillo di gestire le concessioni edilizie

7 Novembre 2023 - 13:36

Paragrafo per paragrafo, stavolta non abbiamo citato solo la Piano Anticorruzione del Comune, ma siamo andati a monte, cioè ai contenuti del decreto legislativo 97 del 2016, alle interpretazioni nitidissime dell’Anac e alle linee guida del governo. In conclusione, dato che siamo in tema operistico, Velardi e Trombetta (per noi) “pari sono”

MARCIANISE – La scherzosa citazione dobbiamo necessariamente trasformarla in parafrasi. Perché come fai fai, rischi sempre di sbagliare. Se parti dall’opera originale, quella di Wolfgang Amadeus Mozart, questa riguarda comunque le cosiddette arti amatorie; se invece ti trasferisci alla sua elaborazione cinematografica, l’apparentemente banale, ma in realtà non banale, trasposizione erotica di Tinto Brass, peggiori la situazione.

“Così fan tutte”.

Ma noi non vogliamo parlare di arti amatorie. Nonostante ciò, questo titolo si adatta meravigliosamente bene a quello che sta succedendo a Marcianise su una vicenda che, in tutta evidenza, dà l’idea della superficialità con la quale l’attuale sindaco Antonio Trombetta ha conformato il suo impegno politico quando i coniugi Scognamiglio-Iodice lo hanno convinto a candidarsi, scortati per la bisogna, da Pasquale Salzillo.

È chiaro che la spericolata, sfrontata e, a nostro avviso, illegale determina firmata dalla segretaria comunale Maria Carmina Cotugno, sancisce la scelta dell’amministrazione di fare esattamente il contrario di quello che questo giornale ha consigliato di fare, non per suo gusto, ma recando in mano codici, leggi ordinarie e speciali.

Però, “così fan tutte” e ci perdonerà la segretaria Cotugno se, insieme alla dovuta scelta di inserire la sua foto insieme a quella del sindaco Trombetta, a corredo di questo articolo, mettiamo anche quella dell’attrice romana prima libertaria e libertina, poi convertita, Claudia Koll, protagonista della ugualmente libera, ma non totalmente diversa dal libretto originale dell’opera di Mozart, trasposizione cinematografica firmata da Tinto Brass, uomo e artista particolarissimo, ma non certo sprovveduto da un punto di vista dei contenuti culturali.

L’OBBLIGO DI ROTAZIONE È LEGGE E NON UN OPTIONAL – Così fan tutte, e dunque nonostante ci sia una legge, la legge 190/2012, la famosa Legge Anticorruzione varata dal governo Monti, nonostante i dettami contenuti sullo stesso siano stati accolti, aggiungiamo noi, giocoforza, aumma aumma e senza che nessuno se ne accorga, all’interno delle Carte anticorruzione approvate dai Comuni tra cui quello di Marcianise, la segretaria ne ha violato le prescrizioni.

Ma ciò solo perché “così fan tutti” o “tutte”, perché l’Italia e il Sud in particolare, dove non esiste un’opinione pubblica che ti controlla e che per queste cose ti punisce nell’urna elettorale, la legge rappresenta un optional, il più delle volte una scocciatura, dentro ad un’aspirazione anarchica per la quale ognuno, compresi rappresentanti dello Stato quali sono, nella loro diversa funzione, la segretaria generale Cotugno e il sindaco Trombetta, aggirano, violano.

Uno dei bastioni basilari della legge 190 è costituito, per l’appunto, dall’obbligo delle rotazioni che tocca non asolo i dirigenti ma anche tutti quelli che, pur non essendo dirigenti, hanno svolto e svolgono la funzione di responsabili dei procedimenti amministrativi. Esattamente quello che ha fatto, negli ultimi 6 anni e mezzo, l’architetto Angelo Piccolo.

Intanto, la legge 190, individua le cosiddette “aree a più elevato rischio di corruzione”. Siccome noi avvertiamo il dovere professionale di essere precisi quando accusiamo un sindaco e un segretario generale di aver violato la legge, anche a costo di dilungarci, vi riportiamo il passaggio preciso della 190, tra le altre cose più volte ripreso dall’Anac, che raccomanda caldamente il rispetto, da parte delle pubbliche amministrazioni, di questo principio prescrittivo e non eludibile.

L’ELENCO PRECISO DELLE AREE DI RISCHIO. CONCESSIONI EDILIZIE IN POLE POSITION – La legge 190 è stata oggetto di un correttivo contenuto nel decreto legislativo 25 maggio 2016, n. 97, che definisce con precisione quali siano le aree di rischio obbligatorie; quali siano le aree generali (con livello alto di probabilità di eventi rischiosi); infine, aree di rischio specifiche per le amministrazioni.

Partiamo dalle aree di rischio obbligatorie:
a) autorizzazione o concessione;
b) scelta del contraente per l’affidamento di lavori, forniture e
servizi, anche con riferimento alla modalità di selezione
prescelta ai sensi del codice dei contratti pubblici relativi a
lavori, servizi e forniture, di cui al d.lgs. n. 50/16;
c) concessione ed erogazione di sovvenzioni, contributi, sussidi,
ausili finanziari, nonché attribuzione di vantaggi economici
di qualunque genere a persone ed enti pubblici e privati;
d) concorsi e prove selettive per l’assunzione del personale e
progressioni di carriera di cui all’articolo 24 del citato
decreto legislativo n. 150 del 2009.

Andiamo appresso, con le Aree generali (con livello alto di probabilità di eventi
rischiosi):
• gestione delle entrate, delle spese e del patrimonio;
• controlli, verifiche, ispezioni e sanzioni;
• incarichi e nomine;
• affari legali e contenzioso.

Aree di rischio specifiche per
amministrazioni:

• Per le Regioni la pianificazione e la gestione del territorio; la regolazione in
ambito sanitario; la programmazione e gestione dei fondi europei.
• Per gli Enti locali lo smaltimento dei rifiuti e la pianificazione urbanistica.
• Per le Università, la didattica (gestione test di ammissione, valutazione
studenti, ecc.) e l’area della ricerca (i concorsi e la gestione dei fondi di
ricerca, ecc.).
• Per le Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura la
regolazione e tutela del mercato (protesti, brevetti e marchi, attività in materia
di metrologia legale).

Allora, sindaco Trombetta e segretaria Maria Carmina Cotugno, cosa significa nel vocabolario l’aggettivo obbligatorio?

Significa che le aree ad alto rischio di corruzione obbligatoria necessitano di una verifica e del rispetto intransigente delle norme sulla rotazione, che non è, badate bene, calibrata sulle cariche, ma sulle funzioni, precisamente su quelle funzioni che forniscono potestà di attuazione sui procedimenti amministrativi riguardanti tutte le materie nel decreto legislativo 97 del 2016.

In pole position, ma non per dire, in quanto il legislatore le cita per prime, ci sono le competenze riguardanti autorizzazione o concessioni e scelta del contraente per l’affidamento di lavori, forniture e
servizi, anche con riferimento alla modalità di selezione
prescelta ai sensi del codice dei contratti pubblici relativi a
lavori, servizi e forniture, di cui al d.lgs. n. 50/16;

In questo caso potremmo parlare addirittura di una pole position della pole position, perché prima della scelta dei contraenti c’è proprio la funzione dell’autorizzazione e della concessione. Seguiamo il ragionamento sillogistico con cui la segretaria Cotugno dovrebbe avere una certa dimestichezza in considerazione della normale frequentazione quotidiana frutto della sua scelta affettiva di affinità.

LE LINEE GUIDA DEL GOVERNO SULLA TEMPISTICA DELLE ROTAZIONI, SENZA SE E SENZA MA – Dunque, ecco la domanda per proseguire il ragionamento: quali sono gli obblighi, in che modo si esercita l’obbligatorietà relativa a questi settori di potestà definiti dal decreto legislativo 97 del 2016, che corregge e integra la legge Anticorruzione?

Rotazione del personale non dirigenziale
La rotazione ordinaria del personale non dirigenziale può essere effettuata o all’interno dello stesso
ufficio o tra uffici diversi nell’ambito dell’amministrazione.
Quale modalità per favorire la rotazione tra i propri funzionari, si prevede una procedura di interpello
per individuare candidature a ricoprire ruoli di posizione organizzativa e alta professionalità.
Criteri di rotazione del personale titolare di posizione organizzativa
La rotazione verrà attuata ai titolari di posizione organizzativa che alla scadenza avranno maturato
due incarichi o comunque 6 anni ininterrotti nel medesimo incarico di responsabilità nei settori ad
alto e a medio rischio corruzione.

La rotazione dei dipendenti che costituiscono il “nocciolo duro di professionalità”
Con apposito provvedimento del Direttore Generale sono individuati gli uffici, le strutture e gli
incarichi a rischio corruzione che costituiscono un cosiddetto “nocciolo duro di professionalità”.
Con il medesimo provvedimento, il Direttore Generale determina altresì il limite temporale di durata
dell’incarico in capo alla struttura o all’ufficio rientrante nella tipologia in esame.
Tale limite viene fissato tenuto conto dell’esigenza di portare a conclusione attività strategiche
dell’Ufficio e consentire un efficace affiancamento del dipendente individuato per il subentro il quale
è destinatario, altresì, di una opportuna azione formativa.


Periodo di raffreddamento (“cooling off period”)
I titolari di posizione organizzativa ed il personale avente incarichi di responsabilità di
Ufficio/servizio e/o procedimento potranno essere incaricati dei medesimi incarichi e delle stesse
posizioni una volta trascorsi almeno tre anni, salvi tempi più brevi motivati dalla necessità
improrogabile di provvedere alle attività e l’impossibilità di fare ricorso ad altri dipendenti.

Su questo ci soccorrono le linee guida del governo in materia di rotazione del personale pubblicate nel sito https://performance.gov.it/performance/piani-performance/allegato/2149 .

ANGELO PICCOLO RINOMINATO, IL SINDACO TROMBETTA E LA COTUGNO HANNO VIOLATO LA LEGGE – Ergo: l’architetto Angelo Piccolo, da 6 anni e mezzo responsabile del procedimento, delle autorizzazioni e delle concessioni edilizie, svolge questa funzione in violazione delle leggi. La determina con cui la segretaria generale Maria Carmina Cotugno, che da domenica 29 ottobre ha assunto anche l’incarico di dirigente del III e del V settore viola le leggi vigenti nel momento in cui conferma Piccolo a capo del V settore, cioè quello comprendente anche tutta la dinamica delle concessioni edilizie private, sia relative all’edilizia residenziale che relative all’edilizia industriale e commerciale.

Nel prossimo articolo, che pubblicheremo domani, andremo a citare testualmente la norma che associa ai criteri di rotazione appena declinati anche l’obbligo di pubblicazione nel sito istituzionale di tutti i permessi di costruire o concessioni edilizie che dir si voglia, rispetto a cui il Comune di Marcianise, stante il vuoto pneumatico di quell’area specifica compresa nella sezione amministrazione trasparente, è ugualmente in uno stato di violazione di legge.

CASERTACE, VELARDI, LINA TARTAGLIONE E TROMBETTA IN BICICLETTA CHE NON SI DIMOSTRA MIGLIORE – Antonello Velardi digrignava i denti e quando lo faceva noi, per legittima difesa, gli abbiamo sempre tirato un pugno così si è calmato, al punto che ultimamente abbiamo affidato questa mansione al Tribunale di Santa Maria Capua Vetere dove l’ex primo cittadino sta collezionando, insieme al suo avvocato, una figuraccia dietro l’altra.

Non è che questo sindaco, che invece sfoggia un sorriso bonario e cammina in maniera salutare in bicicletta, si possa permettere di fare finanche peggio di Velardi grazie ad una postura pacifica e mite.

A dimostrazione che in noi non c’è stato mai un pregiudizio nei confronti di chi l’ha preceduto e le nostre posizioni sono state sempre legate ad una modalità di gestione amministrativa a dir poco deprecabile, soccorre proprio questa nostra attività di forte critica e di controllo che abbiamo iniziato con la stessa onestà intellettuale da noi mostrata quando siamo stati determinanti nella vittoria elettorale di Antonio Trombetta, che ha sconfitto per 61 voti la sua competitor Lina Tartaglione, da noi volutamente cancellata dal racconto della campagna elettorale dal momento in cui ha firmato un accordo politico ufficiale con il movimento guidato dal consigliere regionale Giovanni Zannini e, seppure in misura minore, dal fresco indagato ex consigliere regionale Luigi Bosco.