CAMORRA, POLITICI & BRACIOLE. Sindaco Pirozzi, ma chi glielo fa fare di revocare le gestioni degli impianti sportivi? L’Italia le permetterà di continuare a fare il sindaco perché da noi quello che lei ha detto e fatto non vale un tubo
7 Dicembre 2023 - 13:41
Apprendiamo di questo buffo provvedimento manco a dirlo arrivato dopo la pubblicazione di un articolo dedicato ad una conversazione (si fa per dire) avvenuta tra il primo cittadino e Antonio De Matteo in un noto bar di Maddaloni
S.MARIA A VICO – Abbiamo appreso la notizia che il Comune di S.Maria a Vico ha autorizzato un procedimento finalizzato a sfrattare 6 società calcistiche dallo stadio.
Domanda: se questo giornale non avesse commentato e pubblicato l’intercettazione durante la quale il sindaco Andrea Pirozzi per poco non si cala i pantaloni (clicca e leggi) al cospetto del signor Antonio De Matteo, uno dei beneficiari della gestione degli impianti sportivi di S.Maria a Vico, nonché eminente membro della famiglia dei “sett'” che ha nel fratello del De Matteo il riferimento più prestigioso, al momento ridotto in carcere con 30 anni di reclusione, il sindaco Pirozzi avrebbe mai preso questo provvedimento?
Secondo noi, no.
Dato che in quell’occasione catechizza il De Matteo affinché questi possa rientrare dai canoni non versati al Comune ricostituendo tutte le condizioni per riavere la gestione del campo sportivo in un ragionamento in cui le procedure di gara che a Santa Maria a Vico erano letteralmente inesistenti avrebbero rappresentato la grande sconosciuta anche di quella vicenda.
Al sindaco Andrea Pirozzi diamo un consiglio: l’Italia e quella meridionale in particolare, è il paese ed è il posto che è e che sono. Unici nel loro genere.ù
Può anche capitare, com’è capitato in passato in altre circostanze che un sindaco, il quale affermi tutto quello che Pirozzi ha affermato nelle conversazioni intercettate, non solo non venga attinto da nessun provvedimento di tipo giudiziario, ma venga lasciato lì in carica giusto per far capire ai suoi concittadini che se uno trucca le gare, se si mette d’accordo con la camorra per prendere più voti alle elezioni, tutto ciò si può fare.
Serve per diventare sindaco e per rimanerlo senza alcun problema.
Per cui è inutile che Pirozzi si agiti per nascondere le situazioni più gravi come questa della gestione degli impianti sportivi.
Qualcuno, ad esempio il prefetto, il governo, la magistratura, gli ha detto per caso che deve riconsegnare ipso facto la fascia tricolore? No, non glielo ha detto.
Casertace? Ma figuriamoci, c’è quel pregiudicato che la dirige e che probabilmente ha cancellato prima col bianchetto tutti i verbali d’intercettazione e poi, folle com’è, si è riempito di cocaina e non dormendo per dieci notti, le ha riscritte daccapo.
Per cui, prode Pirozzi, come si suol dire pensi a stare bene perché in Italia uno come lei viene protetto, perché lei è un dritto, uno che ci sa fare.
E un dritto, nel nostro paese, è la persona che le leggi se le scrive da solo con buona pace dell’ordinamento, della Costituzione e delle cedre di Salvatore Quasimodo ormai perennemente riposte alle fronde dei salici,