Un tesoro nel corredo di famiglia. Trova arrotolati in un lenzuolo 11 buoni postali: possono valere una fortuna
16 Luglio 2024 - 17:47
Il prossimo 12 dicembre 2024, Poste Italiane e il Ministero dell’Economia e delle Finanze dovranno comparire davanti al Tribunale civile di Roma con l’accusa di non aver rimborsato numerosi risparmiatori italiani
CAPUA – Tra i ricordi di famiglia e un corredo nascosto in una cassapanca saltano fuori ben 11 buoni fruttiferi postali risalenti agli anni 50. E’ quanto capitato alla signora Filomena, 75enne di Capua. Passato lo stupore iniziale la donna ha richiesto il rimborso ma come tanti risparmiatori ha intentare un procedimento legale al fine di far valere i propri diritti.
Il prossimo 12 dicembre 2024, Poste Italiane e il Ministero dell’Economia e delle Finanze dovranno comparire davanti al Tribunale civile di Roma con l’accusa di non aver rimborsato numerosi risparmiatori italiani che, decenni fa, avevano investito in buoni postali in lire e Titoli di Stato.
A rappresentare molti risparmiatori italiani di analoghe circostanze è l’avvocato Francesco Di Giovanni, del Foro di Roma. Le sue argomentazioni legali si concentrano sul profilo della prescrizione del diritto al rimborso. L’articolo 2935 del codice civile stabilisce che “la prescrizione comincia a decorrere dal giorno in cui il diritto può essere fatto valere”.