I NOMI. ASSUNZIONI DI NATALE. Carlo Marino dà il “posto fisso” a Rosaria Nocerino, assessora di Giovanni Zannini a Capua, grazie a una legge che fa a pezzi l’art. 97 della Costituzione. Chi sono i 6 entrati al comune di CASERTA
18 Dicembre 2024 - 12:04
Nuova infornata di nomi e di situazioni politicamente discutibili al comune capoluogo. Assunzioni con graduatorie dimenticate da un anno, stabilizzazioni a seguito di concorsi con le crocette. E una buona dose di rapporti politici ancora da definire
CASERTA (l.v.r.) – L’agronomo Nicola Leardi, l’ingegnere Raffaele Di Giovanni, la funzionaria esperta in comunicazione, Simona Scialla, l’avvocato Iolanda Fierro, l’architetto Gennaro lieto e l’avvocato Rosaria Nocerino.
Sono questi i nomi dei sei soggetti assunti a tempo pieno e indeterminato dal comune di Caserta in queste ore.
Queste assunzioni sono legate alla modifica del Piano del personale firmato il 16 settembre scorso dalla giunta comunale guidata dal sindaco Carlo Marino. I contratti dovrebbero partire da oggi, 18 dicembre.
Partiamo dall’agronomo Nicola Leardi che, in realtà, noi avevamo già visto tra gli assunti come istruttore direttivo agronomo già il natale scorso. Non sappiamo se lo stesso Leardi abbia poi rinunciato al precedente concorso, oppure sia stato annullato per qualche motivo. In queste ore a tempo indeterminato lo stesso professionista, in quanto primo in graduatoria, in realtà era l’unico in lizza, per il concorso del dicembre del 2023.
I nostri lettori hanno imparato benissimo a leggere questo nome, visto che si tratta di uno dei professionisti più gratificati dall’Ufficio tecnico guidato per anni da Franco Biondi.
Grazie allo stesso concorso e alla stessa procedura di scorrimento è entrato l’ingegnere trentottenne Raffaele Di Giovanni, originario di Sessa Aurunca.
Lui era quarto e i graduatoria, mai i due davanti a lui, Claudio Karol Halabis e Maria Luisa Natale, evidentemente, hanno rinunciato per un’assunzione in altro ente, a quanto pare, il comune di Santa Maria Capua Vetere.
Per l’ingegnere Di Giovanni un colpo di fortuna. Grazie alla rinuncia dei due colleghi, infatti, si ritrova ingegnere assunto a tempo determinato al comune di Caserta ad un anno di distanza dal concorso fatto.
Veniamo alla terza persona che è entrata a Palazzo Castropignano con lo scorrimento della graduatoria di quel concorso di Natale 2023, in cui vennero assunti l’ex portavoce di Carlo Marino dal 2017 al 2021, Sergio Beneduce, la figlia dell’ex assessore provinciale e dirigente democratici di sinistra, Franco Capobianco, ovvero Mirella Capobianco, e Pasquale Rivetti, il figlio di Gioacchino Rivetti, imprenditore arrestato e poi scarcerato, accusato di corruzione insieme all’ex assessore Massimiliano Marzo, all’ex vicesindaco Emiliano Casale, al dirigente Franco Biondi e ad altri.
Come funzionario esperto in comunicazione è stata assunta Simona Scialla che nel concorso del dicembre 2023 era finita dietro a Sergio Beneduce, ma di poco davanti a Carlo Scatozza, un professionista del giornalismo casertano. Sfortunato quest’ultimo. Nell’altro concorso simile, dedicato all’istruttore direttivo specialista delle informazioni, il giornalista era finito va avanti alla Scialla, ma secondo dietro a Mariella Capobianco.
Se in quella delibera del settembre 2024 fosse stato scritto che era necessario uno specialista dell’informazione e non un funzionario alla comunicazione, due figure comunque simili, il buon Scatozza sarebbe potuto entrare a tempo indeterminato al comune di Caserta.
Tramite, invece, la mobilità, o per il trasferimento da un ente ad un altro con lo stesso tipo di contratto a tempo indeterminato o determinato, per quanto riguarda il settore Legale è stato sancito il trasferimento definitivo di Iolanda Fierro dal comune di San Nicola la Strada. La professionista, però, già lavorava in comando (tipo i prestiti nel calcio, per dirla semplice) per l’ente capoluogo.
Andiamo, infine, alla situazione un po’ più spinosa.
Due soggetti sono stati stabilizzati, ovvero hanno avuto l’agognato posto fisso, dopo essere entrati al comune di Caserta dopo un contratto a tempo determinato, legato alle assunzioni per la durata triennale, sviluppate tramite l’Agenzia per la coesione territoriale, in modo da portare nei comuni del Sud Italia 2.800 persone tra tecnici e amministrativi.
Il primo di cui parliamo è l’architetto Gennaro Lieto, entrato al comune di Caserta nel novembre del 2021. E poi c’è l’assessora delegata ai Rifiuti e ambiente del comune di Capua, fedelissima del consigliere regionale Giovanni Zannini, ovvero Rosaria Nocerino.
La possibilità di entrare con posto fisso quindi non più a tempo determinato, è stata data ai tecnici che sono stati immessi da questo concorso per 2800 assunzioni dal decreto legge del 24 febbraio 2023.
L’articolo 50, al comma 17 bis specifica che gli enti territoriali possono procedere alla stabilizzazione dei tecnici assunti a tempo determinato “per il personale che abbia prestato servizio almeno 24 mesi, premio colloquio selettivo e all’esito della valutazione positiva dell’attività lavorativa svolta“. Lo stesso comma 17 bis prevede che i 24 mesi possono essere maturati anche in amministrazione diverse da quelle per cui si procede all’assunzione.
Quindi, tutto legittimo. Da qui a dire che non si tratti dell’ennesima infornata clientelare, utile a favorire un posto tranquillo in comune a politici o persone vicine al sindaco Carlo Marino, ci vuole un certo esercizio di fantasia.
Ma soprattutto, ancora una volta, i soldi dell’Europa, le procedure finanziate dal Piano nazionale di ripresa e resilienza in Italia vengono utilizzati a nostro avviso in maniera illogica.
L’articolo 97 della Costituzione prevede l’ingresso nelle amministrazioni pubbliche per concorso. E in questo caso il concorso c’è stato. Ci siamo informati su tale procedura. Si trattò di un test gestito da una società esterna, tipo Formez, Ripam, per capirci, ai quali parteciparono migliaia di persone ma che si sviluppava in maniera non esattamente insormontabile.
Risposta multipla. Le crocette, messe su un tablet. La forma del concorso, come sancito dall’articolo 97 è stata rispettata, seppur sulla stabilizzazione restano dubbi (può un concorso triennale diventare un posto fisso indeterminato?), ma la qualità della sfida è ben inferiore alle procedure classiche di assunzione a tempo indeterminato. Poi, bravi tutti i 2.800. Ma lo spieghiamo per esempio: Milan-Sassuolo di Coppa Italia è un match della FIGC, dello stesso valore di tanti altri, ma la sfida non è stata certo proibitiva per i rossoneri.
Trasformare delle assunzioni a tempo determinato, triennali, in assunzione a tempo indeterminato significa aver preso in giro migliaia e, centinaia di migliaia di persone che, ad esempio, al concorso a tempo determinato hanno deciso di non partecipare, poiché non poteva dare la stabilità e la sicurezza di un’assunzione a tempo indeterminato.
Qui, certo non possiamo dare colpa al sindaco Carlo Marino, all’amministrazione comunale di Caserta.
Però, come spesso accade, quando si tratta di assunzioni, di incarichi, vediamo sempre tra i premiati soggetti legati alla politica. Una dimostrazione di attività clientelare che, seppur legittima nei modi, non fa fare mai una bella figura a chi la compie.
A nostro avviso, la stabilizzazione della dottoressa Nocerino, valente professionista della quale non discutiamo le qualità, mostra quanto Giovanni Zannini, o chi per lui, abbia ancora un peso specifico importante nelle dinamiche politiche di questa provincia e del comune di Caserta. Qualcuno avrebbe potuto pensare ad una ritirata strategica, ad uno stop momentaneo rispetto ad operazioni simili, che in Terra di Lavoro abbiamo visto andare avanti per anni, a seguito dell’inchiesta che lo vede coinvolto, indagato dalla procura di Santa Maria Capua Vetere. Ma i fatti smentiscono questo pensieri.