LA FOTO E I VIDEO. 19enne ucciso nella sala slot, il fratello: “ti sento ancora, ti sento sempre”. Su Tik Tok il killer in fuga subito dopo l’omicidio e l’augurio al 17enne di una “presta libertà”
17 Aprile 2025 - 09:29

Tik-tok si rivela ancora una volta cassa di risonanza per messaggi pro-criminalità – commenta il deputato AVS Francesco Emilio Borrelli a cui diversi utenti hanno segnalato i video
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SUCCIVO – Da un lato un “A presto, vita”, un saluto che indigna, con i social, nello specifico TikTok palcoscenico di messaggi pro-criminalità dall’altro il dolore di un fratello, Alfonso, quello di Davide Carbisiero che nel suo profili Instagram, mette a nudo il proprio dolore per la scomparsa di “Daddà”. “Mi senti? Io a te ti sento ancora, ti sento sempre”, scrive Alfonso. “Sei il sole … Sei quello che si doveva divertire con me per altri 60 anni“. E poi: “Fai
“A presto, vita”, un messaggio apparentemente innocuo, che diventa inquietante se rivolto a chi, secondo le accuse, ha tolto la vita a un altro ragazzo. È quello che sta accadendo su TikTok, dove alcuni utenti hanno dedicato auguri e saluti al 17enne accusato dell’omicidio di Davide Carbisiero, il 19enne di Succivo trovato morto domenica mattina all’interno di una sala slot di Cesa.
Il caso ha scosso l’opinione pubblica, anche per la dinamica dell’omicidio: durante l’interrogatorio di convalida del fermo, il minorenne avrebbe dichiarato di aver sparato “per sbaglio”, mentre mostrava la pistola a Davide. Un colpo partito accidentalmente, secondo la sua versione, ma le telecamere di videosorveglianza della zona lo hanno ripreso mentre si dava alla fuga subito dopo il fatto.
A denunciare il video comparso su TikTok è il deputato AVS Francesco Emilio Borrelli, che ha ricevuto numerose segnalazioni da parte degli utenti. Nel filmato, il presunto assassino appare in una serie di scatti in pose da “duro”, accompagnati da musica epica e frasi che auspicano una “presto libertà”. Una narrazione che ha suscitato indignazione.
“TikTok si rivela ancora una volta una cassa di risonanza per messaggi pro-criminalità – ha commentato Borrelli – ma non pensano al dolore che arrecano ai familiari di Davide? Crediamo di no. Se uno spara a sangue freddo un altro ragazzo senza alcuna ragione, significa che non ha alcun rispetto per la vita umana. E lo stesso vale per chi lo sostiene. Il fatto che in questo caso non ci siano stati molti commenti elogiativi non ci consola: la cultura della violenza è sempre più evidente in certi ambienti. La violenza genera violenza, ed è una catena che va spezzata”.
Sotto il video, alcuni utenti hanno manifestato solidarietà al 17enne, ma la maggior parte ha reagito con rabbia e indignazione. C’è chi ha espresso il proprio dissenso in modo civile, e chi ha superato il limite, arrivando ad augurare al ragazzo una fine tragica o facendo velate minacce: “Vieni, i detenuti ti aspettano…”.
Il caso riaccende il dibattito sull’uso distorto dei social, soprattutto tra i più giovani, e su quanto queste piattaforme possano contribuire a glorificare figure accusate di reati gravissimi, alimentando una cultura del crimine che fa sempre più paura.
