La Corte dei Conti boccia il Comune di MARCIANISE: il sindaco Trombetta rischia di pagare una sanzione fino a 180mila euro, insieme agli assessori
17 Aprile 2025 - 18:12

Siamo venuti in possesso di un documento tenuto, purtroppo nei cassetti, che dimostra chiaramente quanto sia deficitaria e sgangherata la gestione del Comune. Sviluppiamo in dettaglio tutti i rilievi. La bugia sulla inesistenza di dirigenti in servizio
MARCIANISE (G.G.) – L’unica carta che l’Amministrazione Comunale di Marcianise ha, per non subire un gravissimo danno di immagine e sostanziale da quello che la Corte dei Conti ha scritto di recente in una decisione abilmente nascosta nei cassetti del comune, è quello di puntare sull’ignoranza e sul disinteresse dell’opinione pubblica, della gente, per argomenti che vengono considerati secondari e impalpabili.
Il politicante di professione, facciamo un esempio giusto per dirne uno a caso, Pasquale Salzillo, ovviamente non subirà nessuna conseguenza sul piano dell’immagine perché lui ha strutturato un rapporto con i suoi elettori che va ben al di sotto di queste situazioni.
Ma quello che ha scritto la Corte dei Conti, nella decisione del 25 marzo 2025 (leggi in calce), sulla conduzione del Comune di Marcianise è effettivamente molto grave e permette anche a noi di tornare su un argomento che avevamo trattato un po’ di tempo fa relativamente alla questione dei dirigenti e alla particolare posizione dell’unico di questi dirigenti che è in nell’organico del comune ossia Fulvio Tartaglione.
I FATTI
L’articolo 148 del TUEL disciplina i controlli interni negli enti locali che rappresentano un fondamentale presidio per il buon andamento delle pubbliche amministrazioni.
Sono sei gli obblighi che gravano su ogni Comune d’Italia rispetto a quella che viene considerata una corretta gestione della propria attività amministrative
PRIMA SEZIONE: sistema dei controlli interni. SECONDA SEZIONE: controllo di regolarità amministrativa. TERZA SEZIONE: controllo di gestione. QUARTA SEZIONE: controllo strategico. QUINTA SEZIONE: controllo sugli equilibri finanziari. SESTA SEZIONE: controllo sugli organismi partecipati.
Su questa attività, considerata obbligatoria dalla legge, il Comune di Marcianise è totalmente carente al punto che la Corte dei Conti la considera critica.
La giustificazione addotta è quella relativa alla carenza di personale. E qui casca l’asino.
Prima di tutto perché la carenza di personale non esiste proprio. Esiste un problema di cattivo e irrazionale utilizzo delle risorse, un pessimo utilizzo dello strumento dell’articolo delle assunzioni ex articolo 110, leggi Iuliano, Fattore, De Caprio e compagnia tutt’altro che bella, in secondo luogo in materia proprio generale c’è un problema di disorganizzazione che non può non chiamare in causa le figure del sindaco Antonio Trombetta e della segretaria generale Maria Carmina Cotugno.
La vicenda di Fulvio Tartaglione come abbiamo scritto più volte, grida vendetta.
Quando il sindaco Trombetta, pur di sopravvivere ha messo insieme il teatrino sulle nomine di Iuliano alla ripartizione nuova di zecca del PNR, quando ha dato, con il l’incipit di Pasquale Salzillo il suo via libera al buon De Caprio, a Tartaglione è stata offerta una ripartizione dei lavori pubblici in pratica svuotata totalmente e in cui rimanevano solamente la manutenzione stradale e altre sciocchezzuole.
Va da sé che Fulvio Tartaglione abbia rifiutato per dignità professionale. Per cui il Comune di Marcianise vìola quella che è una sacra regola, un principio sacro stabilito dalle leggi e di cui la Corte dei Conti è custode: il Comune di Marcianise tiene l’unico dirigente in organico in una posizione del tutto ininfluente e, dunque, in pratica assolutamente non utilizza la figura professionale di Fulvio Tartaglione.
Sapete cosa dice la Corte di Conti a proposito della rotazione degli incarichi?
Eccovi serviti: “Si evidenzia come, per entrambe le annualità, l’ente non ha adottato, tra le misure generali di prevenzione del rischio corruzione, quelle relative alla rotazione ordinaria del personale, ciò in ragione di “carenza di personale ivi comprese le figure dirigenziali“.
La sezione, in tema, rileva come nei casi in cui la rotazione non possa essere effettuata, specie all’interno di amministrazione di piccole dimensioni, e necessario che le amministrazioni motivino adeguatamente nel piano triennale di prevenzione della corruzione e della trasparenza le ragioni della mancata applicazione dell’istituto”.
Non è solo un cartellino giallo quello della Corte dei Conti perché tutte le carenze del Comune di Marcianise possono effettivamente determinare conseguenze concrete, molto ma molto concrete.
Sempre l’articolo 148 del TUEL, al 4° comma, stabilisce, al riguardo, che “in caso di rilevata assenza o di inadeguatezza degli strumenti e delle metodologie di cui al secondo periodo del comma 1 del presente articolo, le sezioni giurisdizionali regionali della Corte dei Conti irrogano agli amministratori responsabili la condanna da un ad una sanzione pecuniaria da un minimo di 5 fino ad un massimo di 20 volte la retribuzione mensile lorda dovuto al momento di commissione della violazione”.
Dunque, facendo un conto della serva, se la retribuzione di Trombetta lorda è di 8.000/9.000 euro al mese, e applicando una media di 10 volte tanto, Trombetta rischierebbe una sanzione di almeno 80/90.000 euro.
Ovviamente lo stesso discorso andrebbe fatto poi con gli altri assessori proporzionando ovviamente la sanzione ai loro compensi.
Siccome noi non siamo abituati a dire cose non dimostrate, quando abbiamo scritto prima che rispetto alle sei sezioni di attività di controllo il Comune di Marcianise non fa nulla o quasi nulla vi riportiamo un altro passaggio della dura reprimenda della Corte dei Conti nella decisione del 25 marzo 2025, artatamente occultata ai consiglieri comunali prima dell’approvazione del bilancio.
La Corte dei Conti, sezione regionale controllo per la Campania, “all’esito dell’analisi sui questionari sulle relazioni annuale del Comune di Marcianise accerta, allo stato degli atti, la presenza di criticità relativa al funzionamento del sistema integrati dei controlli e invita l’ente ad adottare idonee misure correttive secondo le considerazioni e le raccomandazioni espresse nella parte emotiva”.
Dice ancora la Corte dei Conti: “Si rileva la mancata coincidenza tra report previsti e prodotti nel corso di entrambe le annualità in esame, ad esclusione del controllo strategico per la nazionalità 2022 e del controllo sugli equilibri finanziari per la annualità 2023”.
IL RESTO ZERO! Insomma un Comune che rappresenta un vero e proprio modello di controvirtù.