OMICIDIO BARDELLINO, dubbi sulla sua morte: la moglie brasiliana di Mario Iovine testimone chiave
15 Maggio 2025 - 11:24

Le dichiarazioni della donna potrebbero fare luce sul presunto omicidio a Búzios
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SAN CIPRIANO D’AVERSA – Nuove ombre e clamorosi interrogativi emergono, ancora una volta, attorno alla figura di Antonio Bardellino, fondatore del clan dei Casalesi, ufficialmente ucciso nel 1988 in Brasile. Un’indagine condotta dalla Direzione Investigativa Antimafia e coordinata dalla Procura di Napoli sta scavando nei rapporti tra alcuni referenti della fazione Schiavone del clan dei casalesi e gli eredi di Bardellino, attualmente residenti a Formia.
Il cuore dell’inchiesta si concentra su una possibile ricostruzione alternativa della morte del boss, mai confermata da prove concrete. Secondo la storica sentenza Spartacus, Bardellino fu assassinato nel 1988 a Búzios, in Brasile, da Mario Iovine – suo braccio destro – su istigazione di Francesco Schiavone, detto “Sandokan”. Tuttavia, il corpo non fu mai ritrovato, e la narrazione del delitto si basò unicamente sulle dichiarazioni di collaboratori di giustizia, che a loro volta riferirono quanto appreso dallo stesso Iovine.
Negli ultimi mesi, gli inquirenti hanno ascoltato conversazioni riservate tra familiari, analizzato vecchie fotografie e raccolto nuove testimonianze, aprendo la strada a possibili dubbi sull’effettiva sorte del boss. Decisivo potrebbe rivelarsi un nuovo elemento: nei giorni scorsi, un giornalista della trasmissione 100 minuti, in onda su La 7, è riuscito a rintracciare e intervistare Rosangela Mendonca, la moglie brasiliana di Mario Iovine.
Secondo alcuni pentiti, sarebbe stata proprio lei ad aiutare il marito a ripulire la villa dopo il presunto omicidio. Ma nell’intervista, la donna ha negato con fermezza che Bardellino sia stato ucciso da Iovine e ha dichiarato di non sapere dove si trovi oggi.