Czeta. Dopo l’arresto di Ilario Aniello l’opposizione chiede al sindaco nuove verifiche
15 Settembre 2025 - 09:47

I gruppi civici, alla luce dei recenti sviluppi giudiziari, chiedono di valutare la possibilità di una revoca dell’appalto in essere
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SAN CIPRIANO D’AVERSA – Ombre sull’appalto rifiuti, a San Cipriano d’Aversa, dopo l’arresto di Ilario Aniello, patron della Czeta, accusato di corruzione e turbativa d’asta, nell’inchiesta sugli appalti truccati per favorire ditte “amiche” nei servizi di sanificazione delle Asl di Caserta, Benevento, Napoli 2 e Napoli 3 e nell’igiene urbana nei Comuni di Arienzo, Frattamaggiore, San Giorgio del Sannio e Catania ha portato a 17 misure cautelari. A chiedere chiarezza sono i gruppi civici Prima San Cipriano, Miglioriamo San Cipriano e Sanciprianesi al Centro, che con una nota congiunta sollecitano verifiche immediate.
I gruppi chiedono di valutare la possibilità di una revoca dell’appalto in essere, richiamando le clausole di legalità e integrità previste dalla normativa e dal contratto. E sollecitano infine che il Comune avanzi alla Prefettura una nuova richiesta di informativa antimafia sulla Czeta, alla luce dei recenti sviluppi giudiziari.
Ora l’amministrazione guidata dal sindaco Vincenzo Caterino è chiamata a prendere posizione su una vicenda
che rischia di scuotere la vita amministrativa