AVERSA. Sul concorso per l’assunzione di sei nuovi vigili urbani, il marchio di fabbrica di Giovanni Zannini. Leggete il documento del Comune: fa letteralmente vomitare
15 Settembre 2025 - 17:20

Il sistema è quello che questo giornale ha raccontato centinaia e centinaia di volte: l’incrocio magico con le graduatorie degli idonei. Il tutto con una manifestazione di interesse fatta a Ferragosto e, se proprio qualcuno di non già definito a monte, dovesse riuscire a filtrare, c’è la clausola di Stefano Guarino, la tagliola della serie: “Se tu concorrente hai una posizione utile, noi facciamo una commissione. E se non fai parte dell’elenco degli eletti a monte, vai a rompere le scatole da un’altra parte, passa per Mondragone, genuflettiti e poi vedremo tra tre-quattro anni se meriterai di guadagnare mille miserabili euro al mese, frutto della tua genuflessione”
AVERSA (g.g.) – Ci sono dei segni chiari che attengono al tema della cosiddetta amministrazione reale, che consiste in quegli atti di podestà che si sviluppano sul crinale esecutivo degli uffici degli enti locali, in relazione agli indirizzi politici di tipo monocratico.
Noi siamo in grado di percepirli, di assimilarli e di valutarli, perché come si suol dire, ma in questo caso non è come si suol dire bensì è realtà, stiamo su queste cose nell’intero perimetro della provincia di Caserta: “dalla mattina alla sera”.
Non è che il discorso del marchio zanniniano e della sua ipoteca coloniale su chi oggi amministra come vero e proprio prestanome la città normanna, non sia stato compreso dagli aversani. Lo sanno, soprattutto quelli leggermente più attenti alle cose della politica, che Aversa, come spesso abbiamo scritto, è divenuta molto poco gloriosamente una colonia di Mondragone. Però, noi ci poniamo il problema della ripetitività di certi concetti: quante volte, infatti, abbiamo scritto che Giovanni Innocenti, uno degli autori del ribaltone targato Zannini-Graziano della scorsa consiliatura, è il principale prestanome politico del mondragonese, signore di Aversa dalla tarda primavera del 2024? Quante volte abbiamo scritto che siccome ormai Zannini viene considerato uno che dà i posti di lavoro, che fa prendere i soldi della Regione ecc ecc, tutti i professionisti della politica e delle preferenze corrono da lui, perché sanno che nel momento in cui sarà Zannini a sponsorizzare un cartello elettorale, il medesimo avrà grandi possibilità di vincere qualsiasi tipo di elezione, anche quella dei condomini, e di permettere a chi ci farà parte di calare pesantemente le mani in pasta.
Però, se ripetiamo sempre lo stesso concetto, la sua efficacia declina. D’altronde, in un territorio in cui la marca clientelare è rimasta in pratica immutata, rispetto a come la stessa si configurava ai tempi di Ferdinando e Carolina, con un popolo bue, incapace strutturalmente, culturalmente, a questo punto osiamo antropologicamente, di creare cittadini, è inutile ripetere ogni giorno che un politico come Zannini non può essere che frutto del cialtronismo di gran parte del popolo casertano.
Il metodo Zannini: quando una legge fatta a fin di bene produce conseguenze orrende
Dobbiamo invece andare alla ricerca di segni ancora più concreti. E quale segno più concreto della conquista della città di Aversa da parte di Giovanni Zannini c’è, rispetto all’adozione di un metodo per l’assunzione di nuove unità, di nuovi dipendenti del comune, realizzata con un sistema in cui è impresso a lettere di fuoco il copyright del mondragonese?
Quanti articoli avete letto su CasertaCe, relativamente a quello che noi abbiamo sempre considerato un imbroglio, che costituisce una delle basi portanti delle decine e decine di migliaia di voti che Zannini ha accumulato negli anni? Il gioco è facile: concorsi truccati, come quelli ormai celeberrimi dell’amministrazione provinciale targata Zannini-Magliocca, con una graduatoria di vincitori e di idonei.
I vincitori passati davanti alla scrivania di Giorgio Magliocca, ma soprattutto nella segreteria di Zannini, con garanzia assoluta di successo. Gli idonei ugualmente transitati, per incassare la promessa che non sarebbero entrati immediatamente, ma che quelle graduatorie sarebbero servite quando un altro comune, sempre appartenente alla sterminata filiera di Zannini, avrebbe bandito un concorso per assumere questa o quell’altra figura professionale. Lo stesso discorso è stato fatto a coloro i quali hanno partecipato a quei pochi concorsi che fino a tre-quattro anni fa si bandivano ancora nei comuni e che si sviluppavano con una prova scritta e poi orale. Siccome Zannini ha ridotto a propri zerbini personali il 70% dei comuni di questa provincia, è accaduto che una legge dello Stato, delle norme che effettivamente privilegiano l’utilizzo delle graduatorie accese in altri enti, sia diventata uno strumento per alimentare la più orrenda macchina clientelare iniqua e vergognosamente tollerata, che la storia di questa provincia ricordi. Direbbero quelli che parlano bene, una diabolica eterogenesi dei fini. Il meccanismo è partito consentendo al consigliere regionale di controllare, manu militari, centinaia di assunzioni.
E d’altronde, CasertaCe, ha intercettato diversi casi. Uno di questi riguardava il trasbordo tra due comuni, quelli di Sparanise e San Cipriano d’Aversa, che avevano stipulato una convenzione affinché il secondo attingesse ad una graduatoria del primo.
Il nuovo concorso per l’assunzione di sei vigili urbani
E allora ecco che ad Aversa santificano e trasformano in materia solida, in moneta sonante, la propria identità zanniniana, adottando, sposando, in maniera integrale questo sistema.
Il 18 agosto scorso, la Giunta comunale di Aversa, presieduta dal sindaco Francesco Matacena, che a questo punto merita sempre di più lo spassoso appellativo affibbiatogli da Isidoro Orabona, ossia Francesco Mata..cenE, approva il Piano Integrato di Attività e Organizzazione 2025-2027. Si tratta praticamente del fondamento politico su cui si poggia il bando, o manifestazione di interesse per essere più precisi, con il quale, lo stesso giorno o un paio di giorni dopo, il “solito” Stefano Guarino, dirigente e comandante dei vigili urbani, sempre ligio agli ordini che gli arrivano dal politico di turno, annuncia che il comune di Aversa vuole assumere 6 nuovi vigili urbani con contratto a tempo determinato, lungo 3 mesi, e a tempo pieno, ossia con una settimana di 36 ore. E fin qui, uno può pensare: “Ok, il sindaco che dice di essere un tifoso della legalità, farà in modo che nasca una commissione giudicatrice alla quale raccomanderà, marcando a vista i suoi componenti, di scegliere i sei più preparati e meritevoli, senza stare lì a guadare di chi siano figli, di chi siano parenti e a quale carrozzone familiar-elettorale appartengono”.
No, sul tetto del comune di Aversa c’è scritto “Zannini” a caratteri cubitali. E allora ecco il metodo di assunzione scelto: nessun concorso, ma come si legge dalla manifestazione di interesse, il cui testo pubblichiamo integralmente in calce in questo articolo “mediante utilizzo di graduatoria di altro ente in corso di validità”.
Ovviamente l’operazione è stata realizzata in piena estate, e gli interessati a partecipare hanno avuto tempo fino al 28 agosto per proporsi formalmente. Per cui, già la scelta del mese e della porzione temporale di pubblicazione ha creato una selezione a monte anche nelle graduatorie in corso di validità in altri enti locali. Come puoi non pensare che i sei che dovranno indossare la divisa non siano stati già allertati prima, in modo che il Ferragosto non potesse costituire per loro un ostacolo tale da accecarli e da impedirgli la lettura e la consultazione dei concorsi banditi dai vari enti pubblici?
Sicuramente affinché la sceneggiata ora possa reggere, vedrete che saranno almeno 20-25 i partecipanti. Quante volte abbiamo assistito alla scena di soggetti arruolati alle insegne di un certo carro politico che, con la speranza di essere finalmente prescelti, si sono prestati a far da figuranti presentando a loro volta domande di partecipazione che, sin dall’inizio, sapevano bene non avranno alcuna speranza di essere accolte.
Siccome però questi del comune di Aversa non è che siano dei professori di furbizia, almeno non lo sono in tutti quanti gli uffici che processano i documenti, Stefano Guarino che, al contrario, la sa lunga, molto lunga (non c’è speranza, ha soli 57 anni. Ci occupiamo di lui da un decennio, ma la sua pensione è lontanissima), nella manifestazione di interesse ci ha montato due grossi airbag di sicurezza. Se l’espediente della pubblicazione del bando a Ferragosto non dovesse essere sufficiente, leggete un po’ nel documento che, come detto vi pubblichiamo in calce, cos’altro si è inventato: “L’Ente si riserva la facoltà di non procedere all’assunzione del candidato posizionato utilmente in graduatoria, qualora a seguito di colloquio non venga ritenuto idoneo alla posizione da ricoprire, secondo le valutazioni di apposita commissione”.
Concedeteci la battuta: in questa commissione chi ci mettiamo? Il cugino di Zannini? Il fratello di Giovanni Innocenti? Voi dovete ringraziare il Padre Eterno, la sorte, per aver avuto a che fare con una magistratura che per cinque- sei anni, in provincia di Caserta vi ha sostanzialmente coperti, non sappiamo se con l’intenzione o colposamente, guadagnandosi le vostre surreali gratificazioni. E ci siamo capiti.
Se per assurdo fosse stata CasertaCe ad avere la possibilità di svolgere il mandato indicato dalla Costituzione italiana relativamente all’azione penale, questa partita di illegalità di andata e di ritorno, si sarebbe chiusa da anni.