IL VIDEO E LE FOTO. Alta tensione al corteo “Basta impianti” al casello autostradale di CAPUA. Cariche della polizia
27 Settembre 2025 - 20:30

Alla fine le acque si sono placate dopo che il prefetto ha dato la sua disponibilità a incontrare una delegazione nei prossimi giorni
PIGNATARO MAGGIORE – Centinaia di cittadini si sono riuniti oggi a Pignataro Maggiore per partecipare al corteo “Basta Impianti”, una manifestazione contro la costruzione di nuovi impianti per il trattamento dei rifiuti nell’Agro Caleno. I manifestanti hanno bloccato il casello autostradale di Capua, chiuso in entrambe le direzioni, per chiedere alle autorità di prendere seriamente in considerazione le loro richieste.
La situazione è stata tesa, degenerando in uno scontro con le forze dell’ordine – presenti al fine di garantire l’ordine pubblico proprio al punto del casello – caricando sulla folla con cui ci sarebbero stati degli alterchi, tra insulti e spintoni.
Terminato lo stato di agitazione, gli animi si sono placati e i manifestanti sono riusciti ad ottenere una prima vittoria: il Prefetto di Caserta ha preso contatto con la piazza e ha fissato un incontro per la settimana prossima per discutere la data precisa di un incontro sul piano ministeriale.
“Prima vittoria: dopo il corteo, il blocco del casello autostradale e le cariche della polizia, da Caserta il Prefetto ha preso contatto con la piazza e ha fissato un incontro la settimana prossima per avere la data precisa di un incontro sul piano ministeriale”, hanno dichiarato i manifestanti. “Daremo tutte le info nei prossimi giorni. Il corteo si è appena sciolto con la promessa di continuare a bloccare tutto finché non raggiungeremo gli obiettivi e di lanciare su tutto il territorio una campagna di commissariamento dal basso delle amministrazioni locali che oggi hanno dimostrato tutta la loro inconsistenza politica e umana alle lotte”.
Le richieste dei manifestanti includono il blocco immediato delle autorizzazioni per nuovi impianti, il controllo rigoroso di quelli esistenti e la bonifica dei siti inquinati. Inoltre, è stato chiesto un piano sanitario straordinario per le comunità locali.


