CORRUZIONE A CASERTA. Il dirigente Franco Biondi vuole parlare: chiesto l’interrogatorio. E l’ex assessore Marzo pronto al processo “lampo”

14 Ottobre 2025 - 13:31

CASERTA – Nuovo rinvio nel processo a carico di ex amministratori, dirigenti e imprenditori del Comune di Caserta, coinvolti nell’inchiesta della Procura su presunti illeciti negli appalti pubblici, inchiesta che ha portato all’arrivo della commissione d’accesso e al successivo scioglimento per influenze camorristiche dell’amministrazione guidata dal sindaco Carlo Marino. L’udienza preliminare dinanzi al GUP Maria Pasqualina Gaudiano, prevista oggi, è stata rinviata al mese di gennaio.

La difesa dell’ingegnere Franco Biondi ha presentato una richiesta di interrogatorio in udienza preliminare, la cui ammissione è stata ostacolata dall’assenza della fonoregistrazione, a sua volta dovuta a un deposito non tempestivo della stessa richiesta. Secondo quanto trapelato, inoltre, l’ex assessore Massimiliano Marzo ha intenzione di optare per il rito abbreviato.

Le indagini, che avevano portato all’arresto – poi non confermato dal Riesame – dell’ex assessore Marzo, vertono su una serie di affidamenti per i servizi di manutenzione del verde, delle scuole d’infanzia e del canile municipale. Secondo la ricostruzione dell’accusa, Emiliano Casale e Massimiliano Marzo avrebbero promesso l’assegnazione di lavori a diversi imprenditori in cambio di sostegno durante la campagna per le elezioni comunali del 2021.

Oltre ai due ex assessori, rischiano di finire a giudizio i dirigenti comunali Franco Biondi e Giovanni Natale; i dipendenti Giuseppe Porfidia e Gaetano Di Tora; Magdi Khachermi, collaboratore dell’allora assessore Marzo; e gli imprenditori Gioacchino Rivetti, Gennaro Rondinone, difeso dall’avvocato Giuseppe Foglia, Raffaele Nunziante e Pasquale Marotta.