Trentola Ducenta – Aperto ambulatorio per presa in carico dei bambini autistici

8 Novembre 2025 - 18:15

Iodice: “accompagnare le persone e le famiglie è il primo compito della sanità pubblica”

«Accompagnare le persone, non lasciarle sole di fronte alla malattia o alla fragilità: è da qui che deve ripartire la sanità pubblica». Con queste parole Enzo Iodice, dirigente dell’ASL Caserta distretto 17-19 e candidato al Consiglio Regionale della Campania nella lista “Roberto Fico Presidente”, ha commentato l’avvio di una nuova fase di potenziamento dei servizi di prossimità nei distretti dell’area aversana.
«Soprattutto bisogna evitare di fare inutili proclami e lavorare concretamente per lo sviluppo dei servizi sanitari che rappresentano il primo presidio di equità e dignità». Proprio in questa cornice, a Trentola Ducenta in via Bovaro è stato attivato lunedì scorso il nuovo ambulatorio per la presa in carico dei bambini con disturbi dello spettro autistico, un presidio pubblico il cui progetto è stato seguito proprio da Iodice insieme alla dottoressa Giuseppina Liguori e realizzato con fondi regionali nell’ambito del Distretto Socio-Sanitario 17–19.
L’ambulatorio rientra in una rete di progettualità in itinere che comprende anche percorsi dedicati ai malati di Alzheimer, ai pazienti oncologici e agli interventi di prevenzione, diagnosi e cura dell’obesità infantile: un sistema integrato pensato per garantire continuità assistenziale, presa in carico globale e sostegno alle famiglie.
«Dietro ogni progetto – spiega Iodice – c’è un’idea semplice ma concreta: la sanità deve tornare a essere presenza, ascolto, fiducia. Non parole, ma fatti che nascono da una visione chiara e da un lavoro quotidiano al fianco delle comunità. È quello che ho fatto in questi anni e che continuerò a fare, anche in Regione, con l’impegno di sempre».
Iodice ha posto al centro della sua proposta politica il tema della riorganizzazione della sanità pubblica e del sostegno alle famiglie fragili: «La mia priorità resta quella di costruire una sanità più giusta e accessibile. Dobbiamo portare i servizi vicino alle persone, potenziare i distretti sanitari e valorizzare medici, infermieri e operatori che ogni giorno si prendono cura della nostra comunità. Penso in particolare alla sofferenza delle famiglie che accudiscono una persona fragile: servono servizi di presa in carico immediata e continuità nei Progetti Terapeutico Riabilitativi Individuali (P.T.R.I.) e nei Budget di Salute (B.d.S.), strumenti che garantiscono percorsi abilitativi e risposte concrete ai bisogni socio-sanitari più complessi. La sanità territoriale deve diventare il primo presidio di equità e dignità».