MONDRAGONE. Lavori frenetici in zona Palazzo Ducale. Soldi buttati. Il triangolo tra il geometra Pagliaro, l’assessore Peppe Piazza e il “mastro di festa” Alessandro Barbato

11 Settembre 2018 - 19:14

MONDRAGONE – Se c’è un progetto esecutivo già finanziato, che consentirà lavori importanti anche alle infrastrutture che si trovano davanti al palazzo ducale, compresa la rimessa in condizioni normali delle strade, per quale motivo, in questi giorni, il comune di Mondragone, sta spendendo quattrini, anche molti quattrini, per compiere dei lavori praticamente in fotocopia rispetto a quelli che si faranno quando dal progetto esecutivo si passerà all’apertura del cantiere?

Come capita spesso nei nostri articoli, esiste una realtà evidente effettuale e un’altra possibile. La prima è una cosa più seria ed autorevole, la seconda va scritta con il garbo necessario, senza mai confondere la testa al lettore, il quale dovrà sempre avere piena cognizione che si tratta di un’ipotesi e non di una certezza.

Partiamo dai fatti tangibili, cioè da quelli che possiamo raccontare noi in un articolo opinabile, ma che si possono anche immortalare in immagini che opinabili non sono. Piazzale Pasquale Corvino è pieno di mezzi meccanici intenti a svolgere un lavoro radicale, qual è senz’altro quello della cosiddetta scarificazione della strada. In pratica, la distruzione e la pulitura dell’asfalto o dello pseudo asfalto presente per preparare la carreggiata ad un lavoro che porti poi ad avere un morbido tappetino bituminoso.

Stesso discorso per la strada che conduce fino all’imbocco con via XI Febbraio, dinanzi al palazzo ducale. Questo il racconto della realtà oggettiva, visibile a tutti dalle foto o anche passando per i luoghi appena citati.

Ora veniamo a quella realtà possibile che non ha certezze. Però, prima di declinarla, iniettiamo un altro dato certo: il geometra Fernando Pagliaro è uno dei promotori della festa di San Michele. Un altro fatto certo è che il geometra sia uno sfegatato fan di mister Champagne, cioè Peppino di Capri, al secolo Giuseppe Faiella, già in passato impegnato in altre feste e festicciole anche domestiche (vi ricordate quella della villa di Sergio Orsi a Baia Domizia?) nella zona del litorale domizio.

Da qui ci portiamo alla verità possibile che trae la sua esistenza da una coincidenza, troppo coincidenza per essere considerata solo una coincidenza. Questi lavori, sostanzialmente inutili in quanto sono previsti anche nel progetto esecutivo, che necessita solamente della celebrazione della gara, avvengono poco più di 15 giorni prima della ricorrenza di San Michele. Per cui, evidentemente in molti pensano che questo geometra Pagliaro sia uno in grado di far pesare le sue istanze al comune di Mondragone. E questo è verosimile in quanto il geometra è storico collega di studio, nonchè padrino professionale dell’attuale assessore ai lavori pubblici Giuseppe Piazza, cioè colui che ha promosso questi lavori, la verità sarà anche eventuale, probabile, ma c’è una tendenza ad una effettività difficilmente confutabile.

Non basta? Sicuramente non basta per aver certezze. E non basta neanche se a questa sceneggiatura aggiungiamo il fatto che il presidente del comitato festa di San Michele è Alessandro Barbato, genero dello stesso geometra Pagliaro, di cui a questo punto si capisce anche l’impegno frenetico che sta profondendo affinchè questi lavori abbiano a definirsi prima che Peppino alzi il suo proverbiale calice e chiudendo gli occhi immagini che Mondragone, all’improvviso, si sia trasformata in Saint Tropez.