Ultime notizie

IL NOME. MUORE EX POLIZIOTTO dopo rissa in strada tra parenti

PROVINCIA, APPALTI & CAMORRA. Quasi UN MILIONE di decreto ingiuntivo: maxi richiesta del consorzio-socio di Raffaele Pezzella, sotto processo DDA e accusato di aver pagato mazzette proprio a dirigenti della Provincia

Imprenditore casertano condannato per il fallimento della sua società: la Cassazione ribalta tutto, ma non finisce qui

Scontro tra auto sull’Appia: quattro feriti, tre sono bambini

Il mondo della scuola piange la scomparsa a 46 anni di una insegnante dal cuore grande

S.MARIA C.V. Fuochi d’artificio e una sorpresa d’amore: la proposta di matrimonio davanti all’Anfiteatro

Vinti 100mila euro in provincia di CASERTA: Ferragosto di fuoco per i fortunati al gioco

Nube tossica in città, l’Adss denuncia: «Gestione emergenza inadeguata in situazione di carenza servizi sanitari»

Dramma ad AVERSA: uomo muore travolto da un treno

Ferragosto con imprevisto per un escursionista casertano: si perde nei boschi e viene salvato dai Vigili del Fuoco

Zannini controlla 40mila voti. Patto scellerato in vista con Cangiano e Roma. Un consiglio per gli altri 7 di Fdi: si ritirino

Donna ha un malore, batte la testa e muore

VACANZE D’ESTATE, truffati in centinaia da nota AGENZIA DI VIAGGI. La testimonianza: “Ecco come mi ha fregata per il mio viaggio in Usa, sembrava un’attrice consumata”

Celebre regista statunitense a CASERTA: le tappe della visita, tra Reggia e pizza

CASERTA Altro accoltellato in via Vico. Marino ha creato un mostro: 45 vigili in ufficio e una sola auto in servizio per tutte le 24 ore

S.MARIA C.V. Incidente davanti al Bingo, 18enne ferito

LA DOMENICA DI DON GALEONE…

LE FOTO. Maxi rogo in un deposito sotto sequestro: in fiamme 3500 tonnellate di plastica

  • REGIONE
  • CASERTA
  • AVERSA
  • TEANO
  • S. MARIA CV
  • MARCIANISE
  • MADDALONI
  • MONDRAGONE
  • TUTTI I COMUNI
logo
  • VIDEO
  • CRONACA NERA
  • CULTURA
  • POLITICA
  • ECONOMIA
  • EDITORIALI
  • SPORT
  • EVENTI
  • CRONACA BIANCA
  • INCHIESTE
  • GIUDIZIARIA
×

CRONACA BIANCA
Torna alla home page

OSPEDALE CASERTA. Altro miracolo, altra “Opus Dei”. Paolo Calabrò super-primario ad interim. E qualcosa non ci convince

5 Marzo 2019 - 13:25

OSPEDALE CASERTA. Altro miracolo, altra "Opus Dei". Paolo Calabrò super-primario ad interim. E qualcosa non ci convince - CasertaCE
raffaele calabro (a dx), mario ferrante (a sx)

CASERTA (g.g.) – Fino a quando un ricorso in tribunale e la conoscenza dei contenuti dello stesso non saranno noti, difficilmente un giornale della nostra caratura potrà cavalcare o stare appresso a dietrologie che legano il licenziamento del medico cardiologo dell’ospedale civile di Caserta Gregorio Salvarola ad un presunto piano luciferino finalizzato a togliere di mezzo tutti gli ostacoli, a partire da Salvarola il quale, sulla carta, aveva i titoli per sostituire Franco Mascia, andato in pensione nel luglio scorso, che si potessero frapporre ad una sorta di “colonizzazione” da parte dell’Università di Luigi Vanvitelli della cardiologia e dell’Utic del Sant’Anna e San Sebastiano.

Non potremo avallare questa struttura apparentemente logica perché ad oggi, saranno pure fatti privati del dottor Salvarola, ma se gli amici suoi continuano a percorrere la strada di una lettura degli eventi fatta in tal modo, non posso prescindere, almeno quando si rapportano con CasertaCe da portarci copia integrale di un eventuale ricorso, presentato (ripetiamo) a un tribunale della repubblica, avverso al provvedimento di licenziamento firmato poco meno di un anno fa dal direttore generale Mario Ferrante.

Detto questo, però, se a CasertaCe lo stimoli proponendogli il nome di un Calabrò, qualcosa la ottieni in termine di interesse e applicazione giornalistica. Questo perché Raffaele Calabrò, vero baronissimo della sanità campana, uno che ha comandato, da assessore regionale, ai tempi della giunta Rastelli, che ha seduto gli scranni di Palazzo Madama ma che è rimasto un potente, anzi un potentissimo, dimostrandosi impermeabile come solo i grandi attori dei cosiddetti “poteri forti” riescono a rimanere, all’avvicendarsi delle diverse stagioni politiche.

Con Bassolino, Calabrò comandava nella sanità campana; con Caldoro ha continuato a comandare. Con Vincenzo De Luca, connotato al pari di Bassolino dalle insegne del centrosinistra, non ne parliamo proprio. Si sa che in Italia ci sono partiti eterni che stanno lì a incidere e ad imporre attraversando intonsi tutte le stagioni del partitismo nostrano, così come questo si configura in base alla degenerazioni di ciò che la Costituzione italiana prevede e prescrive.

La Massoneria ha contato, conta e conterà sempre. Organizzazioni come Opus Dei, della quale Raffaele Calabrò e riteniamo anche il figlio sono esponenti, rappresentano l’acqua santa che però non viene mai utilizzata contro i diavoli sortiti nelle varie organizzazioni della muratoria dal giacobinismo francese. Ecco perché ci piace, ogni tanto, soffermarci sulla vita, le opere e le conquiste dei Calabrò. Il figliolo per esempio, dopo il pensionamento di Mascia, ha piantato le tende nell’Unità operativa complessa della cardiologia ospedaliera con Utic (unità terapia intensiva coronarica).

Ciò ha decretato la presa di potere da parte dell’Università e la delusione di molti che magari, nelle more di un concorso, aspiravano in una reggenza nell’applicazione del celeberrimo (per i nostri lettori) ex. Art. 18 del CCNL dei medici ospedalieri. Una cosa va detta rispetto alle procedure che hanno innalzato Paolo Calabrò al rango di dominus della cardiologia casertana. In effetti esiste, almeno in apparenza, una contraddizione tra quello che la direzione strategica dell’ospedale ha fatto nel momento in cui ha posto le condizioni dell’avvento di Paolo Calabrò e il modo in cui ha operato in situazioni simili a quella venutasi a creare nella Cardiologia all’indomani del pensionamento di Franco Mascia, quando lo strumento dell’Art.18, in attesa del concorso, è stato ampiamente utilizzato.

Paolo Calabrò, dunque, si trova ad essere primario, formalmente ad interim, ma che rischia di essere molto lungo, senza aver espletato un concorso e senza che una deliberazione del Direttore generale lo abbia nominato. Questo succede, invece, attraverso un’unificazione delle cardiologie. Questo porta con sé la conseguenza, sicuramente discutibile, dell’ingresso di calabrò Jr. in diverse commissioni giudicatrici. Lì dovrà valutare e decidere sulle carriere di colleghi con maggiori anni di esperienza rispetto ai suoi e con un autorevolezza più avvertita e più percepita soprattutto dalla popolazione dei presenti. Non è improbabile che qualche concorrente, giudicato da una commissione di cui ha fatto parte anche Paolo Calabrò possa far ricorso. In quel cosa accadrebbe se venissero dichiarate illecite le commissioni per i concorsi di nomina dei cardiologi per la presenza di un soggetto senza titolo?

Testata registrata presso il tribunale di BENEVENTO con nr. 7 del 02/09/2013

Direttore responsabile:  Gianluigi Guarino
Email:  [email protected]
Copyright 2019 CASERTACE
P.IVA 04465230615
Responsabile trattamento dati personali: Gianluigi Guarino
PEC: [email protected]

Copyright 2019 CasertaCE
  • Lavora con noi
  • Aiutaci a migliorare
  • Gerenza
  • Contattaci
  • Privacy policy