400MILA EURO RUBATI nella scuola Collecini. Ora andremo a caccia dei nomi e dei cognomi di chi ha preso i quattrini del PON
30 Gennaio 2020 - 17:20
CASERTA – (g.g.) Un clamoroso ammanco di più di 400mila euro. Un’indagine meticolosa nelle mani della Digos della questura di Caserta. Il resto è solamente riserbo strettissimo. Però, da qualche tempo, il clima è tutt’altro che sereno all’interno della scuola Collecini, uno dei plessi più grandi della città capoluogo che si estende anche nel vicino centro di Castel Morrone che si trova a pochissima distanza dalla sede centrale, ubicata a San Leucio. Qualche movimento c’è stato. Chi, fino a poco tempo fa, lavorava nella Collecini, oggi non ci lavora.
Nessun problema, per il momento, per l’attuale dirigente Antonio Varriale che guida la scuola da circa due anni. Dell’allontanamento della ex dirigente amministrativa della scuola, una volta si chiamavano segretari, Antonella Pascarella, abbiamo già scritto. Come abbiamo fatto cenno al presunto ruolo che avrebbe avuto qualche dipendente di una banca irpina che può contare su una filiale anche a Caserta.
Siamo tornati sulla notizia perchè questa, tutto sommato, incrocia una delle tante predizioni, inutilmente erogate da questo giornale che in passato ha sempre chiesto alle scuole del territorio, a tutte, di pubblicare sul proprio sito internet e in ossequio delle norme che ne fanno obbligo, i conti economici, a partire da quelli relativi all’utilizzo dei cospicui fondi governativi del Pon. L’ipotesi di accusa che si fa all’ex dirigente Pascarella riguarda proprio i mandati di pagamento con cui avrebbe liquidato fornitori di servizi e di contenuti legati sulla carta alla progettazione Pon.
Ed è esattamente quello che noi scrivevamo qualche anno fa. Perchè se tu scuola rendi conto del modo con cui spendi i soldi, illustrando e dettagliando il progetto che hai realizzato, si innesta un meccanismo di democratico controllo, probabilmente se il sistema fosse stato trasparente, chi ha rubato nella Collecini, c’avrebbe pensato due volte, visto che CasertaCe avrebbe spulciato, uno per uno, i progetti per capire se fossero stati realmente realizzati e soprattutto per stabilire l’identità dei beneficiari.
Ritorniamo su questa notizia preannunciandovi già da ora che in un modo o nell’altro noi pubblicheremo l’elenco degli eventi, dei corsi, delle manifestazioni didattiche o para-didattiche per le quali la signora Pascarella ha emesso fatture fino a 400mila euro. Perchè se sono usciti 400mila euro c’è stato qualcuno che li ha, almeno ufficialmente, incassati, magari per realizzare poi qualche ovvia partita di giro. E noi lo vogliamo sapere chi sono questi soggetti, ma soprattutto vogliamo far sapere chi sono i soggetti di questa autentica beneficiata.