A Trentola-Ducenta si gioca con MILIONI E MILIONI di euro come se fosse il Monopoli: tre gare CUC revocate dal dirigente del sindaco Michele Apicella e “premio finale” all’impresa di Schiavone

5 Agosto 2024 - 20:49

TRENTOLA DUCENTA (g.g.) – Come si suol dire, una rivelazione. In tempi di Olimpiadi, ci sono i favoriti e gli outsider. Quelli che partono già da prima con i favori del pronostico e quelli che ti piazzano la sorpresa e che riescono quindi a stupire tifosi e addetti ai lavori.

Beh, il responsabile del procedimento nei lavori pubblici del comune di Trentola Ducenta Massimo Apollonio Capasso appartiene a questa seconda categoria.

Capasso era un talento sconosciuto per CasertaCe. Ora che lo abbiamo agganciato, ora che abbiamo visto cosa ha combinato con le aggiudicazioni operate dalla remotissima CUC Valle di Comino, alla quale ha aderito il comune di Trentola, difficilmente ci priveremo del racconto delle sue gesta future.

Nell’articolo di venerdì (CLICCA QUI PER LEGGERLO) la Cuc aggiudicava, lui, Capasso, dis-aggiudicava, il Tar gli faceva una pernacchia, ripristinando l’aggiudicazione della Cuc, e quando si è arrivati al Consiglio di Stato è successo un casotto, visto che i giudici di Palazzo Spada, se da un lato hanno confermato che il lavoro, la decisione della centrale di committenza laziale era ineccepibile, dall’altra parte si sono dovuti porre il problema del blitz di Massimo Apollonio, ossia di quel contratto, fatto firmare alla ditta da lui prescelta, dopo aver fatto strage di quelle davanti in graduatoria, che fine dovesse fare.

In cima ai pensieri del tecnico trentolese c’è stata sempre la Siri Costruzioni con sede ad Aversa, titolare Fausto Schiavone e componente del Consorzio Energos.

Siri, infatti, è stata la prescelta dopo che Massimo Apollonio aveva sovvertito clamorosamente l’esito dell’aggiudicazione ad opera della Cuc a vantaggio della Impregina, la quale è andata al Tar Campania e ha vinto in agilità. Siri, però, ha fatto ricorso al Consiglio di Stato e, come detto prima, in parte ha perso, ma in parte ha vinto perché il massimo organo di giurisdizione amministrativa, pur confermando la sentenza del Tar, ha anche sancito che un contratto stipulato per questo tipo di lavori, quelli legati al cronoprogramma PNRR, non può essere rescisso per questo motivo.

Siri, però, non si è mossa. Avrebbe potuto chiedere l’immediata riammissione nel cantiere, dopo che al tempo del verdetto del Tar aveva già incassato gli stati d’avanzamento per la prima parte dei lavori compiuti in questa ingarbugliatissima vicenda.

Con Siri di nuovo dentro, Impregina avrebbe sicuramente presentato una maxi richiesta risarcitoria.

Quieto vivere? Oddio, fino ad un certo punto. Ed eccolo il terzo affidamento di cui il breve racconto abbiamo annunciato venerdì sera

Si tratta di lavori, finanziati sempre dal PNRR, per la realizzazione di un polo dell’infanzia nell’edificio che ospita la scuola via Collodi, a Trentola.

Il 15 giugno 2023 la Cuc Valle di Comino fa vincere questa gara dal valore iniziale di 1 milione e 986 mila euro alla Euro Montaggi con sede a Pastorano, tramite la partecipazione del Consorzio Geco, che affida alla società casertana i lavori aggiudicati.

Reduce dai fantastici successi ottenuti al Tar, dai suoi creativi ribaltoni, Capasso azzera questo affidamento che finisce di nuovo alla Siri, in rti con la Cooperativa Cear, che fa da capofila.

Matematico: se l’impresa soppiantata, ossia il duo Consorzio Geco-Euro Montaggi fa ricorso al Tar, questi vincono la partita già negli spogliatoi. E invece no. Stavolta il vincitore CUC non presenta il ricorso. Strano, stranissimo.

Sarà anche una coincidenza, ma la disponibilità, la costruttività dimostrata da Siri in occasione del caso con Impregina, trova un premio, un ristoro, “un’adeguata” compensazione.

Insomma, non è improbabile che la coppia formata dal sindaco Michele Apicella e dal tecnico Massimo Apollonio Capasso sia in cima alla nostra collezione d’autore per il prossimo autunno-inverno.

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