ADDIO ALESSANDRA, strappata alla vita a soli 44 anni. La straziante lettera del papà

2 Giugno 2021 - 19:31

FRIGNANO (Lidia e Christian de Angelis) La struggente lettera di addio di un padre alla figlia Alessandra Di Tella deceduta a soli 44 anni. Una notizia che ha scosso l’intera comunità lasciando i familiari nel dolore. Alessandra persona amata e stimata per la sua generosità lo è stata fino alla fine esprimendo volontà di donare i suoi organi e dare la possibilità di una vita migliore a 9 persone. I funerali si sono svolti a Frignano. Il padre Michele straziato dal dolore le dedica una bellissima e toccante lettera di addio, un esempio di vero amore paterno. Michele Di Tella “IL TEDIO DELLA VITA. “Quando sei nata, figlia, mi sono spaventato. Eri una bimba bellissima ma soprattutto perfetta, ciò mi terrorizzava, poiché, un vecchio detto persiano, diceva:” che quando i tessitori di tappeti facevano un tappeto, lasciavano  sempre un nodo irrisolto, giacché fare le cose perfette e sfidare gli Dei, e noi lo facemmo, dato che tu sei nata perfetta; eri venusta. Non lo sapevo figlia, che la luce che illuminava il mio cammino eri tu. Quando la vita ti ha strappato a me, quella luce si è spenta. Mi hai dato 44 anni di felicità, poi qualcuno dice, che sei stata chiamata da un Dio, quello cattolico. Non so per fare cosa, e perché? Forse il suo mondo era plumbeo, troppo  buio, scuro, ed aveva bisogno di un’intensa luce, perciò ha pensato che tu eri perfetta per illuminare quel luogo tetro. Tu sai che io non credo a queste baggianate, non credo che esiste nussun  Dio oltre noi stessi. Dal momento che, se esistessero gli Dei e il Dio cattolico, avrebbero capito che una giovane buona, generosa e bella donna quale   tu eri, piena di vita, non si poteva spegnere. Perciò figlia mia, non ho neanche il piacere di poterli bestemmiare, di inveire contro tutti gli dei dell’universo. Chi ti ha conosciuta, sapeva della tua generosità, e anche nella tua morte, sei stata generosa, eri sana, perciò hai ridato la vita ad altre 9 persone. Sono felice per loro, e spero che un giorno, io possa vedere di nuovo i tuoi begli occhi grandi e neri, illuminare il viso di un altro essere umano. Il mio addio figlia, è questo, io so solo scrivere, ho giurato che non ti accompagnerò nell’ultimo cammino presso il cimitero, perché quel guscio vuoto, non sei tu. Tu sei quella che sta nei miei pensieri.”