All’ASL CASERTA fanno festa di nuovo i concittadini del dg Blasotti e Russo. Società di Casoria si aggiudica un appalto da quasi un milione di euro

17 Novembre 2022 - 11:37

L’accordo quadro di supporto all’Unità Operativa Complessa Tecnica-Manutenzione per la progettazione e all’esecuzione dei contratti ha una durata biennale, dal valore di 500 mila euro annui. La Arethusa di Casoria ha presentato un ribasso del 28%, battendo le due avversarie in gara grazie all’offerta tecnica

CASERTA (l.v.r.) – Questa gara d’appalto per affidare i servizi di ingegneria, progettazione e supporto a quello che è l’Ufficio Tecnico dell’Asl di Caserta è passata attraverso due presidenze.

La procedura è stata indetta durante il governo di Ferdinando Russo, da Casoria. Poi, Russo è stato sostituito dal suo ex direttore amministrativo, Amedeo Blasotti, anch’egli originario di Casoria.

E resta sempre Casoria al centro della nostra storia poiché questo appalto dal valore a base d’asta da un milione di euro ha visto risultare vincitrice una società la sua casa proprio nella città dell’area nord di Napoli.

Si tratta della ditta Arethusa, una società di servizi di ingegneria, che ha presentato la migliore offerta, superando le altre due società annesse nella procedura di gara.

L’impresa della famiglia Ferone e rappresentata dalla dottoressa Sara Morra dinanzi alla stazione appaltante della regione Campania per la sanità, la Soresa, ha presentato un ribasso del 28,35% da applicare su ogni singolo contratto.

In che senso su ogni singolo contratto? L’accordo quadro è una tipologia di rapporto che prevede un’attività continuativa da parte dell’impresa designata, cioè non per un solo appalto, ma per diversi affidamenti e che non dovrà superare una lasso di tempo e una cifra massima, in questo caso i 500 mila euro all’anno.

L’offerta della Arethusa, economicamente era più bassa rispetto a quella della seconda classificata, ovvero il raggruppamento temporaneo di imprese formato da Lenzi Consultant, Hospital Consulting, GMN Engineering ed Econsulting, è riuscita a sbaragliare la concorrenza per quanto riguarda il punteggio tecnico, di 10 punti superiore agli avversari.

La società Arethusa, però, non è un volto nuovo qui in provincia di Caserta. Infatti, i suoi servigi sono stati richiesti (e liquidati, chiaramente) anche per l’ospedale di Caserta, dove la ditta si è occupata della direzione dei lavori di alcuni appalti.

La gara è stata gestita dal responsabile unico per il procedimento Vincenzo Magnetta, colui che ha fatto da Rup anche per i lavori da un milione e mezzo di euro all’ospedale civile di Piedimonte Matese affidati alla ditta dell’imprenditore Antonio Martino, indagato per gli affidamenti anti legionella al ASL Napoli Uno (LEGGI QUI LA NOTIZIA).

Si tratta sicuramente di una coincidenza, però inizia ad avere una certa base statistica la quantità di imprese e professionisti originari di Casoria che stanno lavorando con le commesse dell’ASL Caserta, il cui direttore è proprio originario di quella città e il suo predecessore, Fernando Russo, anch’egli casoriano, ha operato nel distretto sanitario includente la città attaccata alla periferia nord di Napoli.

Qualche esempio rapido: per i lavori di trasformazione dell’ospedale di Maddaloni in presidio covid, l’ASL di Caserta, in quel momento guidato dal direttore generale Ferdinando Russo, ha commissionato tramite incarico diretto, quindi senza gara e avversari, i lavori alla Italiana Appalti, una società con sede in via Fabio Filzi, a Casoria. Un incarico dal valore di 36 mila euro, di poco la vecchia soglia precovid, oltre la quale è obbligatorio bandire procedure concorrenziali, ovvero 40 mila euro.

E ancora, la Sigma, l’azienda che per l’ASL si occupava della gestione dei distributori automatici di cibi e bevande, ha firmato un contratto quinquennale con l’ASL nel 2013 (e qui Russo e Blasotti non c’erano), ma le lentezze e i ritardi della gestione struttura territoriale sanitaria della nostra provincia, avevano provocato un allungamento del contratto di ulteriori quattro anni.

Si tratta di qualcosa che l’autorità Nazionale anticorruzione ha definito come tossica per le amministrazioni pubbliche, ovvero la circostanza che i contratti continuano anche dopo la loro scadenza in regime di proroga. Una circostanza avvenuta con Blasotti come direttore amministrativo dell’Asl Caserta, dal 2016, e dall’agosto 2019 con Russo quale direttore generale.

A decretare la morte di questo contratto, che stava raddoppiando la sua durata prevista dalla legge, ci è voluta l’interdittiva antimafia partita dalla prefettura di Napoli ai danni della Sigma (CLICCA PER LEGGERE I DETTAGLI).

A questo punto, riteniamo che, in questo servizio, la società di Casoria sia stata sostituita dalla IVS Italia, impresa di Caivano, zona Pascarola, vincitrice della gara d’appalto quinquennale per l’installazione e la gestione dei distributori automatici di bevande ed alimenti, aggiudicata definitivamente il 25 gennaio scorso e che, stando ai documenti della ASL a Caserta, è rimasta col cerino in mano almeno fino alla fine di maggio.

Per quanto riguarda, invece, incarichi a professionisti, l’ultimo che abbiamo segnalato su CasertaCe riguarda l’avvocato Maria Rosaria Anna Conte Paone, alla quale è stato affidato la difesa dell’Asl di Caserta contro il Centro Ginolfi, che presentato un decreto ingiuntivo nei confronti della struttura provinciale sanitaria. L’avvocato Conte Paone ha ricevuto un incarico legale dal valore di oltre 10 mila euro.

Detto ciò, dire che la gara vinta dalla Arethusa sia palesemente truccata sarebbe qualcosa di scorretto, non corrispondente al vero, ma resta comunque la statistica, ovvero il numero di imprenditori che negli anni di Russo e blasotti stanno vincendo commesse e guadagnando con l’ASL di Caserta.

QUI SOTTO IL DOCUMENTO CHE ATTESTA L’AGGIUDICAZIONE