Appalti truccati al Comune di Calvi: rinvio a giudizio per Piero Cappello, Tullio Iorio, Raffaele Pezzella & co.
21 Ottobre 2024 - 12:56
Fissata l’udienza preliminare, per il prossimo dicembre, davanti al giudice Marcello De Chiara
CALVI RISORTA – Rinvio a giudizio per Piero Cappello, Tullio Iorio, Raffaele Pezzella, Giovanni Lombardi ed altri 11 indagati sugli appalti truccati nel Comune di Calvi Risorta. Passano così, ufficialmente, dal rango di indagati a quello di imputati. Dovranno comparire davanti al giudice delle indagini preliminari il prossimo 19 dicembre.
Un programma informatico con un nome falso. Così, secondo l’accusa, Piero Cappello avrebbe nascosto il sistema informatico che sarebbe stato il metodo con cui le gare sarebbero state truccate dal tecnico comunale di Cesa, ex presidente Asi, in servizio a Calvi Risorta.
Il programma era denominato Quaderno di epidemiologia del Prof. Ezio Bottarelli“, ma in realtà era il sistema informatico che avrebbe fatto inserire nel portale dell’Asmel, centrale di committenza che gestiva le gare e le ditte segnalate da Tullio Iorio e Raffaele Pezzella.
Il rapporto tra i due imprenditori, ritenuti dalla DDA di Napoli quali collusi del clan dei Casalesi, finanziatori della camorra, e Cappello sarebbe di lunga data, legato a “rapporti collusivi”, dicono gli investigatori. I falsi sorteggi avrebbero portato a Pezzella e Iorio circa tre milioni di euro, ovvero l’affidamento delle alle gare per i lavori di manutenzione straordinaria delle strade e per l’adeguamento sismico e l’efficientamento energetico del complesso scolastico Cales.
Ricordiamo che oltre ai già citati Piero Cappello, Tullio Iorio e Raffaele Pezzella sono imputati anche l’ex sindaco Giovanni Lombardi, Francesco Verazzo, Carmine Petrillo, Carlo D’Amore, Gennaro D’Ascenzio, Carlo De Caprio, Massimo Di Stefano, Francesco Di Fiore, Giuseppe Napoletano, Giuliano Cipro, e Teresa D’Alessandro.