ASL CASERTA. Uragano di decreti ingiuntivi. Incarico da quasi 8 mila euro ad avvocato esterno e il “giochino” di Russo, Tari & co. costa milioni ai contribuenti

2 Maggio 2022 - 11:27

CASERTA (l.v.r.) – Nella giornata di venerdì, in un articolo a firma del direttore Gianluigi Guarino, abbiamo provato a spiegare il funzionamento dei decreti ingiuntivi che le strutture sanitarie private convenzionate con l’ASL di Caserta inviano, tramite un atto emesso dal tribunale di Santa Maria Capua Vetere, al centro del potere provinciale sulla sanità (PUOI LEGGERLO CLICCANDO QUI

). Abbiamo raccontato di come i ricorsi rispetto a queste richieste di pagamento siano spesso fini a se stessi, inutilmente portati avanti dall’Asl, come se l’obiettivo fosse solo quello di guadagnare tempo.

Se esiste un contratto, infatti, le aziende private che hanno firmato le convenzioni con l’ASL devono essere pagate. Ma rispondere ai decreti ingiuntivi facendo ricorso, prendere tempo rispetto all’inevitabile pagamento, provoca il fatto che gli interessi maturati su questi crediti dalle strutture aumentino, aumentando

quindi il costo che l’ente pubblico (e quindi i cittadini) dovrà sostenere. Inoltre, questa gestione delle istanze di pagamento dei centri, delle strutture fa sì che il dato economico negativo, cioè la liquidazione di queste somme, vada a gravare sul bilancio non della governance che l’ha provocato, in questo caso quella del direttore generale Ferdinando Russo, bensì su quella successiva.

Nell’articolo della scorsa settimana facevamo un esempio basandoci cifra bassa, circa 30 mila euro, specificando come questo processo di allungamento dei tempi diventi molto oneroso per le casse sanitarie quando la cifra richiesta nel decreto ingiuntivo diventa molto più alta, quando raggiunge le centinaia e centinaia di migliaia di euro. Questo è il caso di oggi.

Ad essere precisi, sono due le richieste di decreto ingiuntivo dal valore superiore ai 220 mila euro, più un terzi da 66 mila euro presentato dal centro Igea. I primi due, invece, sono decreti ingiuntivi emessi dal tribunale di Santa Maria Capua Vetere relativamente alla cifra di 235 mila euro, richiesta dal Centro di medicina nucleare N1 per il pagamento dovuto all’erogazione di prestazioni specialistiche per la branca di radiologia diagnostica relative all’anno 2021, e 223 mila euro dovuti invece alla società Fartrell, sempre per l’erogazione di prestazioni specialistiche compiute nell’anno 2021, questa volta, per la branca di patologia clinica.

Si tratta di oltre mezzo milione di euro, poco più di 524 mila, che l’ASL di Caserta ha promesso di pagare, firmando una convenzione con queste strutture, e che in realtà non ha mai versato a queste – ma pure a tante altre – attività sanitarie private. Sempre nell’approfondimento di venerdì, poi, tra i costi aggiuntivi rispetto alla scellerata decisione dell’azienda sanitaria locale di Caserta di proporre sempre ricorso rispetto a questi decreti ingiuntivi, abbiamo deciso di non inserire le spese relative a incarichi ad avvocati esterni.

Questa volta, invece, dobbiamo aggiungerle, perché nella delibera firmata dal direttore generale Russo viene conferito incarico ad un professionista esterno, l’avvocato Angelo Lombardi, che per il proprio lavoro guadagnerà quasi 8 mila euro, 7.956€, oltre IVA.

L’abbiamo definita scelta scellerata perché, piuttosto che pagare quanto dovuto, si decide di iniziare una querelle giudiziaria al limite dell’inutile, in considerazione del fatto che il 99% di questi decreti ingiuntivi sono legate ad un contratto tra l’ASL di Caserta e le strutture e quindi, inevitabilmente, questi aziende private hanno diritto ad essere pagate. Questa scelta di allungare i tempi, come detto, non porta ad altro che all’aumento della spesa che lo Stato, finanziato dal cittadino-contribuente, deve sostenere e allontana il pagamento solo di qualche anno, con l’unico beneficio che nel bilancio redatto all’epoca del decreto ingiuntivo questo debito non verrà aggiunto, e che toccherà, invece, metterlo nero su bianco nel bilancio a chi dovrà gestire l’ASL dopo questa amministrazione.

LEGGI LA DELIBERA DELL’ASL CASERTA