AVERSA FAR WEST Riga per riga, dal capitolato d’appalto la prova che il contratto con Publiparking per i parcheggi è già fuorilegge

8 Settembre 2021 - 20:45

Naturalmente, da politici che hanno fatto il ribaltone con le modalità con cui è stato realizzato nella città normanna, da un sindaco, come ha dimostrato di essere Alfonso Golia, dalla giunta di aquile quali sono indubbiamente Giovanni Innocenti, Francesca e Francesco Sagliocco, non ti puoi certo attendere una irreprensibile applicazione delle norme. E così l’azienda dei Natale, allo momento incassa solamente.

 

AVERSA (g.g.) Terza puntata del nostro breve viaggio nella vicenda, normalmente, ritualmente vergognosa come tante altre similiari in terra casertana e aversana, riguardante l’appalto in concessione di centinaia e centinaia di stalli alla Publiparking, nota società che fa capo a Nino Natale e a sua figlia Elena e che fu fondata a suo tempo dall’ugualmente noto Nicola Ferraro.  A pensarci bene, riteniamo inutile star qui a ripetere a mo’ di cantilena il concetto dell’impunità. Impunità rispetto alla violazione delle leggi, delle norme in queste contenute; specificatamente impunità rispetto alla violazione di una lex specialis, dato che un capitolato d’appalto è per l’appunto, una lex specialis. E se è tale vuole dire che ha forza di legge a tutti gli effetti.

Chi si è perso le prime due puntate le può leggere nei link in calce a questo articolo. Di questo nostro lavoro, realizzato ultimamente, stasera, dobbiamo chiudere il cerchio. Come sempre non dobbiamo essere noi a denunciare il comportamento a dir poco inquietante dell’amministrazione comunale di Aversa. Questo deve emergere dalla lettura integrale di passi fondamentali del citato capitolato d’appalto attraverso cui due contraenti, quello pubblico rappresentato dal Comune di Aversa e quello privato rappresentato dalla Publiparking, aggiudicataria della gara, si sono impegnati reciprocamente a rispettare condizioni e requisiti.

Nei precedenti articoli abbiamo affermato che la violazione risultava evidente dalla lettura dei documenti. Stavolta facciamo di più: questi atti li pubblichiamo quale appoggio documentale al presente articolo.

Capitolato d’appalto Articolo 1. “L’assuntore del servizio deve assicurare le seguenti prestazioni, quali parti integranti (sic!) il servizio da assumere”. Avete letto bene? Parte integrante significa strutture del contratto, senza le quali non c’è automaticamente più il contratto, dunque, la titolarità all’esercizio del servizio in concessione. Non occorre un avvocato amministrativista, basta un bambino che se la cava bene negli studi in quinta elementare per comprenderlo e anche per spiegarlo.

E leggiamole, allora, queste attività principali: “La fornitura e la materiale installazione di un numero di 80 parcometri; la fornitura e la materiale installazione di un numero di sei impianti di automazione a barriera nelle aree indicate nella tabella I; garantendo la manutenzione ordinaria e straordinaria delle suddette apparecchiature; il controllo dell’occupazione delle aree destinate alla sosta a pagamento e l’accertamento delle violazioni in  materia di sosta in caso di omesso pagamento del titolo di sosta o di relativo mancato rinnovo, da eseguirsi mediante impiego di personale regolarmente assunto; il materiale prelevamento degli importi a titolo di sosta corrisposti dagli utenti ed incamerati dai parcometri e il relativo riversamento su un conto corrente dedicato”.

E fin qui, in linea di massima, tutto è stato realizzato per la fatidica data del 3 agosto scorso, giorno in cui la Publiparking ha cominciato materialmente ad incassare i soldi versati nei parcometri dagli aversani ed anche dai non aversani. Ma tra le “attività principali” previste dall’articolo 1 capitolato d’appalto, ce ne sono anche altre che non producono un incasso, bensì sono attivate attraverso un investimento, un acquisto. Roba, cioè, che va a finire nella voce dei costi di un’azienda: “Servizio navetta per gli utenti Fiera settimanale di via Segni con relativo collegamento a piazza Trieste e Trento”. Manco a dirlo, di navette, ad oggi, a ben 36 giorni dall’attivazione esecutiva del capitolato speciale d’appalto, non si vede neppure l’ombra. Probabilmente la Publiparking sta aspettando di incassare prima i soldi, salvo poi affrontare comodamente il costo dell’investimento. Ma così, caro sindaco Alfonso Golia, cara assessora Francesca Sagliocco,  alle gare di appalto possiamo partecipare anche noi e non ci vuole certo la scienza di Natale padre e figlia. Se nel capitolato è scritto, come è effettivamente scritto, che queste attività rappresentano parte integrante del contratto, la conclamata inadempienza, anche di una di queste, integra, a nostro avviso, ma anche ad avviso di ogni persona di buonsenso ed intellettualmente onesta, le cause di decadenza previste dall’articolo 15 dello stesso capitolato.

E a noi, nonostante gli anni trascorsi scrivendo sempre le stesse cose, non si è ridotto nemmeno di un’oncia lo spirito battagliero che ci porta a dire come disse di fronte al fronte nemico il famoso ufficiale degli Arditi dell’Esercito italiano durante la Prima guerra mondiale “me ne frego”. Le  amministrazioni comunali e gli altri enti politico-istituzionali di questa provincia continuano a consentire alla Publiservizi-Publiparking di fare il bello e il cattivo tempo, di trasformare ogni contratto, ogni convenzione, ogni Capitolato speciale di appalto in una barzelletta, senza che ciò stimoli quantomeno l’attenzione dell’autorità giudiziaria nella verifica dell’esistenza di condizioni che possano giustificare l’attivazione, così come è scritto nella Costituzione italiana, dell’azione penale.

Aversa, Caserta, Marcianise ecc. non sono in Italia. Qui non sono in vigore né il Codice penale, né quello civile, né quello amministrativo, men che meno le leggi di qualsiasi strato gerarchico, cioè partendo dalle norme approvate dal Parlamento fino ad arrivare alle già citate leges speciales. Nonostante questo, succede poco o nulla e i lettori possono tranquillamente operare una loro valutazione sui motivi per i quali viga questo regime di impunità. E non ci riferiamo solo alla magistratura, ma anche  e soprattutto ai politici di infimo livello che popolano le stanze delle amministrazioni comunali e degli enti strumentali, che di fronte a tali inadempienze rispetto a un capitolato che quella data amministrazione comunale, che quel dato ente strumentale ha firmato, si girano letteralmente dall’altra parte, dando l’impressione di voler proteggere, tutelare le posizioni, altrimenti indifendibili, dell’imprenditore inadempiente. Una vera e propria complicità.

Finito qui? Niente affatto. Sempre l’articolo 1 del capitolato speciale d’appalto firmato dal comune di Aversa, riteniamo dal Rup, comandante dei vigili urbani Stefano Guarino, e da legale rappresentante della Publiparking, quel Luigi Monti di cui abbiamo raccontato cose delicatissime (clikka qui per leggere

) ci sono anche quelle che vengono definite “attività accessorie”. Anche in questo caso, certi interventi sono stati fatti e riguardano, ovviamente, le cose che hanno reso possibile, da più di un mese a questa parte, l’incasso di ricchi proventi a vantaggio di Publiparking. In proposito dobbiamo solo controllare se a fronte dell’impianto dei parcometri, cioè della cassa dei soldi, sia stato integralmente rispettato il requisito, la condicio sine qua non della segnaletica orizzontale e verticale. Abbiamo la sensazione che questo non sia accaduto. Però, prima di darlo per certo, vogliamo verificarlo.

“L’assuntore del servizio dovrà inoltre provvedere alla completa automazione e videosorveglianza delle sei aree indicate nella tabella I mediante installazione di idoneo sistema automatico a barriere dotato di cassa automatica, ovvero di altro sistema idoneo al raggiungimento di elevati standard qualitativi di servizio”.

Come nel caso delle navette, anche per le videocamere non si vede neppure l’ombra: poi magari le vanno a mettere stanotte. Ma comunque l’inadempienza sarebbe già consumata e, dunque, il Comune di Aversa avrebbe già dovuto procedere alla notifica degli atti per la rescissione. Siccome però, qui non siamo in un posto civile, bensì nel Far West, la Publiparking ha già iniziato a incassare i soldi adempiendo alla prima attività del capitolato. La Publiparking è contenta, il sindaco Golia è contento, saranno contenti i parenti-politico di qualche neo assunto di Aversa nell’azienda di Natale e i cittadini, ovviamente, se la prendono….

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QUI SOTTO LO STRALCIO INTEGRALE DEGLI ARTICOLI 15 E 16 DELLO STESSO CAPITOLATO SPECIALE DI APPALTO