BALLOTTAGGIO A CASERTA Gli sconfitti all’opposizione e ai loro elettori “libertà di coscienza”. Quarantott’ore di follia, nessun apparentamento ufficiale e tanti accordi sottobanco

10 Ottobre 2021 - 14:40

La trasferta di Del Gaudio alla corte del governatore De Luca provoca un terremoto social. E lui si affretta a scrivere: “Se avessi voluto prostituirmi non mi sarei candidato. Sto all’opposizione”. Intanto il gruppo “Autonomi e Partite Iva” annuncia il sostegno a Zinzi. Giovine e “Caserta Decide”: “Libertà di scelta al secondo turno”. Vignola: “Mi orienterò secondo i miei valori”
CASERTA (rita sparago) Una cosa è certa: alle 12 di oggi il segretario comunale Salvatore Massi ha chiuso l’ufficio di piazza Vanvitelli e nessuno ha formalizzato apparentamenti con i due sfidanti del ballottaggio, Gianpiero Zinzi e Carlo Marino.
Fin qui, tutto normale. Eppure sono state quarantott’ore di pura follia: incontri, trasferte, intese prima sancite con strette di mano e poi negate, comunicati stampa che lasciavano presagire accordi da brividi tra personaggi che fino a due giorni prima non se le mandavano certo a dire. I candidati sindaco sconfitti o, quantomeno, alcuni tra loro si sono lasciati tentare dalla “fame di potere”. Zinzi e Marino, giustamente, hanno cercato e cercheranno ancora di attrarre il voto di coloro che al primo turno hanno, invece, votato per Vignola, per Giovine, per Del Gaudio, per Ronzo e per Guerriero. Oggi questi ultimi scrivono “starò all’opposizione” (tranne Ronzo e Guerriero che non entreranno in consiglio comunale), tutti invitano i loro elettori a “votare secondo coscienza”, eppure negli ultimi giorni non hanno certo pensato alla propria di coscienza.
Alla coerenza e linearità della condotta di Vignola, non si può non sottolineare la brutta figura fatta da Del Gaudio e da Giovine. L’ex sindaco di Caserta, ex Alleanza nazionale, avrebbe ad esempio potuto limitarsi ad incontrare i due candidati al ballottaggio. Il suo pellegrinaggio a Salerno, nella corte del governatore Vincenzo De Luca, ha fatto rabbrividire i più. Tra l’altro, nel comunicato che lo stesso Del Gaudio ha inviato ieri sera alla stampa, ore 18.35 del 9 ottobre 2021, in merito all’incontro con De Luca, scriveva che “il Presidente ha manifestato grande apertura verso il mondo civico che quotidianamente vive i disagi della Città ma ha anche avanzato proposte concrete per poterli risolvere. Durante l’incontro è emersa anche la proposta del Presidente di condividere un progetto nazionale di un nuovo centro moderato  lontano da ideologie estremiste e populiste dalle quali prende da sempre le distanze. I rappresentanti del progetto civico riferiranno ai rappresentanti delle liste civiche i contenuti di tali incontri per le determinazioni successive”. Insomma non poteva che aggiungere quant’è bello e quant’è buono il Presidente…
Stamattina, dopo una notte social bollente, lo stesso Del Gaudio in un post ha sottolineato che “se avessi voluto prostituirmi a qualcuno non mi sarei candidato o avrei scelto i simboli di qualche partito. Mi sarei venduto prima!!!! Mi offrirono di tutto a sinistra, in termini politici, pur di non farmi candidare. A destra, mi fecero parlare con Salvini il 20 Giugno ore 12.00 ed il 24 Giugno ore 14.00 e ,davanti a testimoni, spiegai di non condividere il Progetto leghista. Oggi che dovrei fare???? Dimenticare tutto? Molti di voi mi dicono….Tu sei di destra vota Zinzi.. Molti altri mi dicono … Tu sei un moderato vota Marino.. Io rispondo solo ai miei 5300 elettori ed ai miei candidati che ci hanno collocato all’opposizione”.
Ieri sera Del Gaudio e Bove hanno incontrato i rappresentati delle 9 liste civiche che hanno sostenuto la candidatura dell’ex sindaco. A loro hanno lasciato “libertà di scelta”. Chi di questa libertà ha immediatamente usufruito è stato il gruppo degli “Autonomi e Partite Iva” che, in un comunicato stampa stamattina scrivono: “Il coordinamento cittadino di Autonomi e Partite Iva Caserta secondo una linea nazionale e con affinità del programma del candidato sindaco del Centro Destra decide di continuare il secondo turno elettorale con Gianpiero Zinzi che in caso di vittoria istituirà un assessorato dedicato che farà suo con relativo sportello”. Oh… finalmente qualcuno che dichiara chi voterà domenica e lunedì prossimi.  Probabilmente altri non usciranno palesemente allo scoperto, ma che quelle di Del Gaudio fossero tutte liste civiche di centrodestra è chiaro, visto che lo stesso candidato sindaco è, fino a prova contraria, del centrodestra.
Dunque, ricapitolando, Del Gaudio lascia libertà di scelta ai suoi e, in consiglio comunale, siederà all’opposizione.
Poco chiara negli ultimi giorni anche la posizione di Raffaele Giovine e della sua lista “Caserta Decide”. Nell’ultima comunicazione, giunta sabato pomeriggio, il gruppo scriveva “nessun apparentamento, andiamo all’opposizione, libertà di coscienza al secondo turno”. L’assemblea di Caserta Decide ha approvato a maggioranza un documento che rappresenta la posizione ufficiale del movimento verso e oltre il ballottaggio. “Aver ricevuto 3288 consensi, all’esito di una campagna elettorale entusiasmante e partecipata, ci permetterà di entrare per la prima volta in Consiglio Comunale, dove, indipendentemente dall’esito del ballottaggio, siederemo tra i banchi dell’opposizione. Continueremo, dunque, a confrontarci con quanti ci hanno sostenuto e con coloro che vogliono migliorare gli spazi di socialità e di benessere nella città. Lavoriamo e lavoreremo per una città solidale, antirazzista, antifascista, democratica e ambientalista. Come detto in apertura, non abbiamo intenzione di apparentarci e saremo all’opposizione sia in caso di vittoria del centrosinistra sia in caso di vittoria del centrodestra”.
Nessun apparentamento, dunque, ma è evidente che dovendo scegliere, Caserta Decide propende per Marino.
Lineare, dicevamo, la posizione di Romolo Vignola che oggi scrive: “Il risultato elettorale conseguito, grazie alla fiducia di migliaia di cittadine e di cittadini, rappresenta per me una responsabilità politica e morale. In coerenza con la mia storia personale e politica, ho condotto la mia campagna elettorale affermando i valori democratici e progressisti che hanno ispirato anche la coalizione che mi ha sostenuto. Considerando le ragioni sottese alla mia candidatura ritengo che non sussistano le condizioni politiche per procedere ad alcun formale apparentamento. Sono un socialista e i gravi fatti di violenza squadrista accaduti a Roma devono indurre ad una profonda riflessione circa la necessità di condannare con fermezza ogni ideologia di movimenti o partiti, che utilizzi la violenza come strumento di lotta politica. Sono contrario ad un atteggiamento agnostico e, nel pieno rispetto della libertà di scelta dei singoli elettori, mi orienterò secondo i miei valori laici, libertari e socialisti. Rimarrò all’opposizione”. Anche in questo caso, dunque, libertà di coscienza.