Bimba di 8 anni aggredita da un cane al parco giochi. L’ASL condannata al risarcimento

22 Febbraio 2024 - 16:48

Lo ha stabilito una sentenza pubblicata il 16 gennaio 2024 dalla terza sezione civile del tribunale di Santa Maria Capua Vetere

SANTA MARIA CAPUA VETERE – Bimba di otto anni aggredita, al parco giochi, da un cane randagio di grossa taglia. Il tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha condannato L’Asl di Caserta al risarcimento di 26.000,00 euro. Accolta la richiesta di risarcimento presentata dal legale dei genitori della bimba che veniva aggredita da un cane di grossa taglia uscito da un cespuglio dei giardini nella piazza di uno dei paesi del circondario di competenza di S. Maria C.V..
Tentandosi di difendersi la minore cadeva al suolo sbattendo violentemente il viso.
Successivamente veniva portata al pronto soccorso dal padre e dallo zio. La minore veniva risarcita entro i 26 mila euro: ma addirittura la liquidazione poteva essere più cospicua se gli attori non avessero limitato in modo espresso la domanda.
Importanti

sono state le testimonianze che hanno confermano come la zona fosse effettivamente frequentata da cani randagi, circostanza peraltro segnalata all’azienda sanitaria locale. E il fatto che un intervento di cattura dell’animale sia fallito certifica in modo chiaro che all’amministrazione le segnalazioni erano arrivate. Lo ha stabilito una sentenza pubblicata il 16 gennaio 2024 dalla terza sezione civile del tribunale di Santa Maria Capua Vetere.

I testi hanno riferito in sede di dibattimento di aver cercato senza successo il proprietario del cane che sporco, malnutrito e senza collare vagava in zona.
Dalle risultanze processuali non è emerso che l’azienda sanitaria abbia predisposto alcun servizio di cattura. Pertanto il tribunale ha concluso condannando l’ente di cui sopra per la condotta omissiva perché nonostante le segnalazioni l’intervento non è stato portato a termine.

Nessun dubbio sulla legittimazione passiva dell’Asl nel quadro della legislazione regionale campana.