BIODIGESTORE A CASERTA Zinzi accusa il sindaco: “Marino scappa dalle proprie responsabilità”. Napoletano (Fdi) rincara la dose: pregiudiziale pretestuosa, calpestata la democrazia

13 Gennaio 2022 - 12:16

La richiesta di sospensiva chiesta dal primo cittadino è stata approvata dalla sola maggioranza consiliare con 19 sì. Nuovo scontro “in remoto” tra i due “nemici” Zinzi e Marino

 

CASERTA (rita sparago) La questione pregiudiziale posta dal sindaco Carlo Marino sui punti 3 e 4 all’ordine del giorno, inerenti il biodigestore, è parsa, ovviamente, alla minoranza ed a coloro che in remoto erano collegati con il consiglio comunale, un pretesto teso a prendere ulteriore tempo e a non esprimere la volontà politica dell’amministrazione sulla realizzazione dell’impianto di digestione anaerobica. E, così, la sospensiva voluta dal primo cittadino è stata, alla fine, votata e approvata dalla sola maggioranza con 19 sì (assente, così come nelle altre sedute dell’Assise, il consigliere di Origini Donato Tenga e assente, anche, l’esponente del Pd Matteo Donisi, poi ricollegatosi in remoto per presentare una propria mozione su altro argomento).

Quello che oggi doveva essere il consiglio comunale sul tanto dibattuto tema del biodigestore si è, dunque, concluso con un nulla di fatto e con un rinvio a data da destinarsi: il sindaco ha dichiarato di attendere chiarimenti ulteriori dalla Regione (non si sa poi su cosa, perché Carlo Marino non ha affatto specificato su quale argomento la giunta campana dovrà ora esprimersi) e questo ha prodotto l’immediata reazione dell’opposizione. In primis, del suo avversario alle scorse elezioni comunali, Gianpiero

Zinzi: “Oltre che consigliere comunale, sindaco, sono anche consigliere regionale e sono a conoscenza dell’iter sul biodigestore. La pregiudiziale da lei posta non è chiara – ha sostenuto Zinzi – .Infatti, non è la Regione a dover fornire argomenti, ma è la stessa Regione ad avere chiesto al Comune un’integrazione sul tema. Il sindaco dovrebbe spiegarci oggi qual è la volontà politica dell’amministrazione in merito al biodigestore”.

Insomma, ciò che Marino ha posto alla base della richiesta di sospensiva, per Zinzi, è l’esatto contrario di quanto effettivamente accade a Palazzo Santa Lucia. La giunta regionale pretende chiarimenti da Marino; Marino sostiene, invece, che è la Regione ad avere chiesto altro tempo per decidere. Ma decidere poi cosa? Se realizzare ancora l’impianto a Caserta? se realizzarlo in località Ponteselice o permettere al Comune di cambiare localizzazione e magari costruirlo a Gradilli, nella cava Franca o nell’area dell’ex Macello? Il primo cittadino stamattina non ha chiarito nulla.

“Il sindaco non vuole rispondere e l’assessore Carmela Mucherino è assente – Zinzi ha rincarato la dose – .La pregiudiziale è solo un pretesto per scappare dalle responsabilità e lei, presidente Lorenzo Gentile, è complice. Perché, sindaco, non ci dice se volete realizzare il biodigestore a Ponteselice o altrove?”. Ovviamente, Marino non ha risposto alla domanda del consigliere Zinzi, ma accusandolo di dichiarazioni mendaci, ha replicato che “l’amministrazione ha già presentato, la scorsa settimana, l’integrazione richiesta dalla Regione e la Regione, con atto ufficiale, ha comunicato di avere necessità di ulteriori giorni. Lei dice un’inesattezza, consigliere Zinzi, perché non ha avuto modo di studiare. La valutazione politica, poi, la faremo quando si avrà uno scenario chiaro e completo dell’argomento”.

Lo scontro tra Marino e Zinzi è divenuto, oramai, una prassi, mentre più morbide sono state le dichiarazioni degli altri esponenti di minoranza, pur avendo tutti, da Pio Del Gaudio a Romolo Vignola, da Roberto Desiderio ad Alessio Dello Stritto, sottolineato i rispettivi dubbi sulla tempestività della richiesta di sospensiva. Chi, al contrario, a margine della votazione sulla pregiudiziale, ci è andato giù pesante, è stato il consigliere comunale di Fratelli d’Italia Pasquale Napoletano: “Oggi si è consumata una bruttissima pagina per la città di Caserta. E’ stata calpestata la democrazia, il sindaco con una questione pregiudiziale pretestuosa, artata, non ha fatto discutere le mozioni relative all’impianto di rifiuti. E’ vergognoso. In aula noi rappresentavamo la metà della città di Caserta e non siamo stati messi in condizione di svolgere il nostro ruolo di consiglieri comunali in rappresentanza del capoluogo”.