CAPUA. Dopo aver soccorso a Villa Literno un ammaestratore di uccelli, oggi il primo giorno dell’ex starlette Miriam D’Amico, non più “Dolcemora” ma vigile urbano a posto fisso

25 Ottobre 2023 - 18:42

Molto stimata dal comandante Carlo Ventriglia, è reduce da un’esperienza a Villa Literno. Nei giorni scorsi ha pubblicato un post, poi sorprendentemente rimosso da lei stessa in cui ha raccontato il percorso che l’avrebbe portata fino al corpo di polizia municipale di Capua. C’è un riferimento ad un concorso che avrebbe vinto per scorrimento di graduatoria in Provincia. Ma noi non abbiamo trovato il suo nome tra quello degli idonei nel concorso per l’assunzione nella polizia provinciale a cui ci siamo dedicati tantissimo e per il quale abbiamo scritto diversi articoli nei mesi scorsi. In calce all’articolo il post, poi scomparso, e la graduatoria

CAPUA – Da oggi, il corpo dei vigili urbani di Capua si è arricchito dell’indubbia e vivace professionalità di Miriam D’amico per gli amici Miry. Se ne discute nei social, perchè si sa che un posto di lavoro a tempo indeterminato, di questi tempi, è, aggiungiamo noi giustamente e legittimamente, oggetto di discussione.

Nessun mistero, per carità dato che è stata la stessa Miry a ufficializzare alcuni giorni orsono, in un post pubblicato in Facebook e poi, sorprendentemente scomparso, eliminato da chi lo aveva pubblicato anche se noi la sappiamo lunga e lo abbiamo acquisito come facciamo del resto con tante altre pubblicazioni relative a fatti amministrativi della città di Capua e degli altri Comuni della nostra provincia. Il dibattito che abbiamo potuto seguire per qualche ora è stato innescato da un legittimo messaggio di felicitazioni e di apprezzamento, formulato da un profilo capuano il quale commentava l’annuncio, dato da Miry D’Amico affermando che, finalmente il corpo dei vigili urbani cittadino avrebbe potuto annoverare nel suo organico una persona “con il cervello in testa”. Tesi che ha provocato la reazione di altri utenti i quali hanno obiettato, asserendo che già i vigili in organico sarebbero persone di valore e cervelli ampiamente pensanti.

Miriam D’Amico, in una esposizione finalizzata a dimostrare la trasparenza della sua assunzione e anche per rispondere a qualche attacco e a qualche rilievo subito, ha descritto le modalità con cui è riuscita ad ottenere l’agognato posto fisso nella propria città. Come potete leggere dallo screenshot da noi salvato e che pubblichiamo in calce all’articolo che state leggendo, prima che, ripetiamo, sorprendentemente e senza un motivo comprensibile fosse rimosso dalla stessa Miry D’Amico, questa ha dichiarato di essere risultata, prima di tutto, vincitrice di un concorso, bandito dall’amministrazione provinciale di Caserta per alcuni posti nella polizia provinciale.

Ora, questo giornale, tra le tante vicende che ha seguito nell’ultimo anno, niente ha risparmiato, in fatto di energie, di approfondimento, di analisi di incroci accurati di dati, nella complicata e per molti versi opaca vicenda della raffica di concorsi banditi dalla coppia formata da Giorgio Magliocca e Giovanni Zannini. In questo pacchetto, l’unico relativo alla polizia provinciale è stato quello finalizzato all’assunzione di un certo numero di persone per riempire le caselle di istruttori di vigilanza. Una definizione tecnico burocratica ma in pratica si è trattato di nuovi poliziotti provinciali. Giusto per fare un esempio, è, lo stesso concorso in cui è risultato vincitore l’allora vice sindaco, oggi semplicemente consigliere comunale di Maddaloni, Luigi Bove, per gli amici Gigi. Tra queste attività di duro approfondimento, svolte da CasertaCe, un posto rilevantissimo ha occupato quello da noi definito un espediente, un giochino vergognoso, grazie al quale Magliocca, coordinato da Zannini ha prima fatto approvare un piano di fabbisogno del personale su cui ha tarato un tot numero di assunzioni nelle varie classi di concorso, salvo poi realizzare, in maniera spregiudicatissima, dopo pochi mesi, una procedura di approvazione di un nuovo piano di fabbisogno del personale, su cui ha tarato una vera e propria beneficiata di nuovi posti, allargando le graduatorie a gente risultata idonea, ma classificatasi fuori dal ranking che garantiva l’assunzione in prima battuta cioè relativo al piano di fabbisogno del personale o nuova pianta organica che dir si voglia, approvato in prima battuta. Ciò per ridurre il numero dei concorrenti rispetto a un numero di posti di lavoro che nel bando di concorso era nettamente inferiori a quelli che successivamente sono stati attribuiti. Una sorta di disincentivo alla partecipazione in modo di avere le mani maggiormente libere nella definizione degli esiti. Le conseguenze si sono materializzate in un controllo maggiore di tutte le fasi del concorso e in una vera e propria beneficiata di assunzioni di concorrenti che si trovavano al diciassettesimo diciottesimo posto degli idonei ad esito di concorsi banditi per 4 o 5 posti e allargati fino a 14/15 ma in grado di premiare fino alle caselle 16, 17 o 18 grazie alle presenze doppie o triple, “opportunamente” organizzate in più classi di concorso in modo da tenere ben riparate determinate persone iper raccomandate e meno male che c’è stato CasertaCe a raccontarvi cose che altrimenti non avreste mai saputo.

Ora, non sappiamo se la signora Miriam D’Amico si sia riferita, nel suo post a un concorso diversa da quello appena illustrato. A noi di CasertaCe non risulta che ce ne sia stato un altro per l’assunzione di nuovi vigili provinciali. Ma non si può mai sapere e il nostro zelo estremo ci porterà, in questi giorni, a controllare di nuovo e poi di nuovo ancora.

Ma se la D’Amico si riferisca a questo concorso, il suo nome, come si può leggere dalla graduatoria degli idonei che ripubblichiamo integralmente alla fine di questo articolo, non c’è.

Attenzione, l’amministrazione che bandisce un concorso ha l’obbligo di rendere noti i nomi di tutti gli idonei e, contemporaneamente ha l’obbligo di tutelare al privacy e dunque di non rivelare i nomi di tutti i non idonei. Per cui, a noi non risulta che la valorosa Miry D’Amico abbia vinto il concorso grazie allo scorrimento della graduatoria degli idonei. O almeno non risulta che abbia vinto questo concorso che è quello contestualizzabile temporalmente con le dichiarazioni esposte dalla neo vigilessa urbana del comune di Capua nel suo post poi cancellato. Perchè una graduatoria si può scorrere fino all’esaurimento dell’elenco degli idonei, ma non può riguardare i non idonei, Poi, si sa, nell’ amministrazione provinciale di Giorgio Magliocca e di Zannini abbiamo visto questo ed altro e non si può mai sapere.

Abbiamo raccolto qualche informazione dai nostri archivi e sappiamo che Miriam D’Amico ha svolto la funzione di vigile urbano, per un certo periodo, per il comune di Villa Literno e l’ha svolta anche bene, così come dimostra un articolo, pubblicato anche da CasertaCe che raccontava (CLIKKA E LEGGI) il salvataggio di un addestratore di uccelli, minacciato con un arma dal proprietario di un fondo, da parte di una pattuglia dei vigili urbani formata anche da Miriam D’Amico.

Dunque, bisognerebbe stabilire bene i passaggi ma per il momento ci accontentiamo di pubblicare una notizia che un giornale locale deve pubblicare visto che un’assunzione, come scritto all’inizio , è un fatto importante in un periodo in cui i posti di lavoro sono molto pochi rispetto a una domanda spesso straripante. Per lo stesso motivo va segnalato un ulteriore fatto connesso alla vita di Miriam D’Amico anche se non è necessariamente collegato ala sua assunzione. O meglio, non è collegato ala sua assunzione fino a prova contraria ma va esplicitato proprio perchè dalle nostra parte compiere delle scelte politiche, candidarsi in una lista può anche rappresentare (può anche non significa che lo rappresenti sicuramente) il viatico per cogliere un obiettivo professionale. Miriam D’Amico è stata candidata nelle lista messa insieme da Luigi Bosco, tra le altre cose neo indagato anche per fatti di camorra, alle ultime elezioni amministrative di Capua in appoggio al candidato sindaco Paolo Romano. Ha raccolto solo 32 voti di preferenza, ma questo le ha comunque permesso di entrare in contatto stretto con la politica capuana, collegandosi probabilmente allo stesso Bosco il quale, com’è noto, ha molte influenze sia nell’ amministrazione provinciale per effetto di un rapporto diretto di Giorgio Magliocca da lui appoggiato con una sua lista alle ultime elezioni provinciali e probabilmente votato anche alle precedenti, quando sulla carta il casapullese era collegato alla candidatura a presidente di Carlo Marino. D’altronde, orientarsi nel dedalo delle elezioni tra comuni, Provincia, consorzi etc è diventato una missione ai limiti dell’impossibile.

Siamo sicuri che Miry D’Amico potrà offrire un contributo importante alla lotta contro la micro criminalità e contro le violazioni del codice strada sfruttando anche le sue indubbie attitudini di starlette, con il nome d’arte da lei stessa scelto di “Dolcemora” da essa manifestate in diverse pubblicazioni social, quando da sosia o presunta sosia della grande Sofia Loren ha offerto le proprie qualità professionali per la buona riuscita di eventi appartenenti al novero degli svaghi a partire dal ruolo di presentatrice dei concorsi di bellezza. Arriva accompagnata non solo dall’esperienza vissuta a Villa Literno, ma dalla referenza costituita da un rapporto solidissimo, di evidente stima personale, con il comandante dei vigili urbani Carlo Ventriglia che saprà sicuramente guidarla nelle prime fasi di ambientamento .

Come dire, siamo una squadra fortissimi.

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