Caro energia: le aziende sono le più colpite

26 Gennaio 2023 - 21:24

Sicuramente tutte le famiglie italiane stanno vivendo, in qualche misura, problematiche correlate all’aumento del costo dell’energia. Tutte le bollette hanno subito dei rincari anche in modo notevole con picchi particolarmente elevati in alcune zone. Si deve però comprendere che, nonostante i disagi e gli aumenti per i cittadini comuni, sono le aziende le prime vittime del caro bollette, anche perché il consumo energetico di queste, soprattutto in alcuni ambiti, può arrivare ad essere molto significativo. A un aumento del costo dell’energia e quindi della produzione, però, non può che seguire direttamente anche un aumento del costo di alcuni beni.

Le aziende energivore
Questa è la situazione che vede coinvolte le attività produttivi, soprattutto quelle di alcuni ambiti industriali, nei quali la produzione si basa in molti casi sull’utilizzo dell’energia elettrica, ma sono presenti anche aziende che vedono il loro consumo basarsi anche sull’approvvigionamento di gas o di altri combustibili. Tra le aziende energivore, ovvero che hanno una grande necessità di energia per andare avanti, e sono quindi a maggiore consumo, troviamo sicuramente il settore residenziale, quello dei trasporti, la ristorazione, ma anche alcuni ambiti produttivi. In questo elenco rientra e spicca l’industria, in particolar modo il settore metallurgico, soprattutto per le imprese che nel recente passato non hanno potuto implementare dei sistemi di produzione di energia da fonti rinnovabili; ma, in realtà ci sono aziende

in sofferenza un po’ in tutti i settori. Che si tratti di aziende che producono vetro, ceramica, plastica o profili in acciaio inossidabile lucido e opaco, la situazione non cambia. Chiaramente soffrono in modo maggiore le piccole e medie imprese. Anche perché queste non hanno molti strumenti di contrattazione validi, cosa che le porta a ottenere contratti di fornitura dell’energia meno favorevoli.

Cosa cambia per il consumatore
Risulta a tutti chiaro che questa situazione non può continuare a lungo senza pesare direttamente sulle tasche dei consumatori. Se un’azienda spende in maniera maggiore per produrre un bene, conservarlo, trasportarlo, ovviamente sarà costretta ad aumentare il prezzo di vendita. In questo modo oltre all’aumento sul prezzo delle bollette ci troveremo necessariamente anche a pagare costi più salati anche per fare la spesa. Alcuni supermercati e negozi stanno cercando di contenere gli aumenti, ma purtroppo l’inflazione si è già fatta vedere, con rincari in alcuni ambiti superiori al 20%. E purtroppo ad oggi le soluzioni possibili non sono molte, anche perché si tratta di investire somme non indifferenti per poter modificare la situazione.

Quanto è aumentato il costo dell’energia
Il rialzo dei prezzi si è cominciato a mostrare già nel corso del 2021. È ormai quindi più di un anno e mezzo che questo fenomeno è in atto. Per alcuni privati si sono raggiunti aumenti di oltre il 200% rispetto al prezzo al consumo dell’energia elettrica e del metano misurato nella primavera del 2021. La flessione vista nel secondo semestre del 2022 è stata ancora maggiore, con i prezzi che sono schizzati a oltre 7 volte quelli dei mesi precedenti