Casa Coldiretti a Vinitaly. Arriva il vino di Terra Felix fatto con l’antico metodo degli Etruschi: il plauso di Coldiretti Caserta
9 Aprile 2025 - 16:19

CASERTA La Federazione Provinciale di Coldiretti Caserta esprime grande soddisfazione per il lavoro della Cooperativa Terra Felix, che ha presentato per la prima volta a Casa Coldiretti, durante l’evento di Vinitaly il suo vino solidale Semele, prodotto su terreni confiscati alle mafie e coltivato grazie al lavoro di soggetti svantaggiati. Il vino, simbolo di riscatto, legalità e inclusione, è realizzato seguendo la tradizionale tecnica vitivinicola etrusca dell’Alberata Aversana, una pratica unica che contribuisce alla valorizzazione delle tradizioni locali e della sostenibilità.
Enrico Amico, presidente della Federazione Provinciale Coldiretti Caserta, ha dichiarato: “Siamo estremamente orgogliosi di vedere la Cooperativa Terra Felix protagonista di un’iniziativa che coniuga legalità, inclusione sociale e rispetto per le tradizioni. Il lavoro svolto su terreni confiscati alle mafie rappresenta un segnale forte di impegno e riscatto per il nostro territorio. Il vino Semele è un vero e proprio simbolo di come l’agricoltura possa essere motore di cambiamento e opportunità per le persone fragili.”
Giuseppe Miselli, direttore della Federazione, ha aggiunto: “L’iniziativa della Cooperativa Terra Felix si inserisce perfettamente nelle politiche di Campagna Amica e delle fattorie sociali, che hanno acquisito un ruolo sempre più centrale nel promuovere l’inclusione di persone in difficoltà. È una testimonianza di come l’agricoltura possa fare la differenza nella vita di migliaia di persone, offrendo formazione e opportunità lavorative a chi ne ha più bisogno.”
Il vino Semele, prodotto dal vitigno Asprinio secondo la pratica dell’Alberata Aversana, sta contribuendo non solo al recupero di terreni abbandonati, ma anche all’inserimento lavorativo di persone svantaggiate, rafforzando il legame tra il territorio e le tradizioni vitivinicole locali. L’iniziativa rappresenta anche un passo importante verso il riconoscimento dell’Alberata Aversana come Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO.