CASERTA ALLE ELEZIONI Fusione a freddo tra Radici casertane e Italia Viva. Donato Tenga all’attacco: “Non ci sto, sono pronto a cercare un’altra collocazione”
13 Agosto 2021 - 18:13
I renziani non sono in grado di presentare una propria lista e cercano ospitalità nella civica. Il consigliere uscente “avverte” Carlo Marino: “Non accetterei mai una cosa del genere”
CASERTA (rita sparago) Quali e quante liste sosterranno i candidati a sindaco della città di Caserta? I simboli si sprecano, ma sono evidenti le difficoltà a completare gli elenchi di aspiranti consiglieri comunali. Trentadue nominativi per ciascuna lista non sono facili da recuperare. Così come è difficile trovare donne disposte a scendere nell’agone politico. Certo, c’è chi alle liste lavora da mesi, oramai, ed ha già elenchi ben nutriti. Il duo Tenga-Guida è sicuramente tra questi. Alla loro lista, “Radici casertane”, manca ancora qualche tassello e, forse anche per questa ragione, i consiglieri comunali uscenti di Italia Viva, con l’aggiunta di Emilianna Credentino, vorrebbero confluire in questo elenco.
Lo abbiamo scritto pochi giorni fa. I renziani non riescono a presentare una propria lista ma, pur di partecipare alla competizione amministrativa, sono pronti a candidarsi con la civica in cui spiccano i nomi di Donato
La “fusione a freddo” tra Radici casertane e Italia Viva, però, non va proprio giù ai promotori della lista civica. “Leggo di queste mosse strategiche di Italia Viva – ci spiega il candidato Tenga – ma io ne sono all’oscuro. Non sono stato contattato da nessuno e, sinceramente, non accetterei mai una cosa del genere. Non c’è più spazio – sottolinea – per strategie e beghe, oramai siamo alle porte delle votazioni. Dico questo non perché temo di non essere eletto, ma è paradossale che un partito venga a chiedere ospitalità a noi che siamo una lista civica, a noi che abbiamo già strutturato un programma. Io non ci sto – conclude risoluto il consigliere uscente -, non sono d’accordo e se qualcuno volesse imporre questa decisione dall’alto, beh, allora sono pronto a cercare un’altra collocazione. Non mi ritengo indispensabile”. Più chiaro di così…