CASERTA. Che scalata per Filomena Casella, è diventata la pupilla irrinunciabile di Carlo Marino. E per l’asilo comunale…

24 Gennaio 2019 - 18:32

CASERTA (g.g.) – Noi non ci divertiamo a tornare sempre su gli stessi argomenti ma non pensiamo di scadere in una trita retorica nel momento in cui affermiamo che dobbiamo tornarci per forza. Perché il livello della perdizione, dell’estraneità al tessuto connettivo biologico di questa città, al concetto di etica pubblica, tocca livelli tali che ci dovrà essere almeno qualcuno che in coscienza fa notare questa corsa apparentemente irreversibile verso la dissoluzione di ogni collegamento tra l’essere governo, amministrazione e il rispetto delle leggi, unica base dell’ordine costituito da cui queste istituzioni nascono.

Qualche giorno fa abbiamo scritto un articolo (CLICCA QUI PER LEGGERLO) in cui commentavamo la solita cofecchia di agosto: 6 giorni contati di pubblicazione di un bando che ovviamente non ha visto nessuno, se non quelli o quelle che già lo conoscevano a monte e che, immancabilmente, erano destinati a entrare nella short list oggetto del citato bando agostano scritto, manco a dirlo, da mister Marcello Iovino.

Ci sembrava una tale porcata che alla fine dell’articolo pensavamo che quella short list non l’avessero fatta. Invece l’hanno fatta e dentro ci sono le solite note. Ci sono quelle che per anni hanno fatto le sostenitrici dell’ufficio

di Piano Ambito C1, capitanate dalla nota Filomena Casella, la quale, all’interno dell’amministrazione di Carlo Marino scalpita per poter fare quel salto di qualità che le permetta di ottenere un impiego a tempo indeterminato. Un impiego e anche un’influenza.

Battere il ferro finché è caldo. Per mesi abbiamo cercato di capire come fosse possibile che la signora Casella potesse tranquillamente stare, senza averne titolo e in tempi ampiamente posteriori rispetto alla scadenza del contratto a termine con l’ufficio di Piano, davanti la scrivania si Marcello Iovino a maneggiare quelle carte che lo stesso Iovino, insieme a Gianfranco Natale, inviato direttamente dal sindaco e all’ex dirigente, oggi in servizio a Marcianise, Alessandro Cappuccio, avrebbe in pratica cestinato annullando incredibilmente quella gara dopo aver già aperto le buste delle offerte economiche. Poi l’abbiamo capito. Abbiamo capito che pur mantenendo dei rapporti con l’area che fa riferimento al consigliere regionale Luigi Bosco, la Casella, oggi più che mai, è la persona di riferimento del sindaco Carlo Marino. Ed è Carlo marino ad essersi fatto carico del suo futuro. Esiste un obiettivo di cui abbiamo già scritto: la direzione dell’ormai derelitto asilo nido comunale.

Derelitto oggi, ma con ampie promesse di riscatto, visto e considerato che ogni anno la regione Campania erogherà finanziamenti ai comuni per ristrutturazioni fisiche e per riorganizzazioni del personale. Insomma, ci potrebbero essere dei quattrini a disposizione. Il problema è quello di trovare una soluzione giuridica, una delle mille e più pezze a colori che il comune di caserta trova al servizio degli obiettivi clientelari di chi popola le stanze dei Bottoni. E la pezza a colori, perché no, potrebbe essere rappresentata da questa short list.

In questi giorni ne abbiamo sentite di tutti i colori. Anche cose gravissime. Diciamo che al momento ci fermiamo qui e che terremo strettamente monitorata la situazione riguardante tutto ciò che gravità dentro e attorno ai servizi sociali del comune di Caserta e dell’Ambito C1, che poi è sempre il comune di caserta vista la presenza impalpabile dei comuni di Casagiove, San Nicola La Strada e Castel Morrone.