CASERTA. Crolla un albero in piazza Duomo. Ma tranquilli, ci pensa mister Barone da Casapesenna

26 Novembre 2022 - 11:22

I danni del maltempo, la totale assenza di manutenzione presente nel capoluogo, mostra come determinati affidamenti, determinati incarichi non abbiano che una sola natura: quella clientelare

CASERTA (g.g.) – Dopo il lancio della notizia relativa al crollo dell’albero in pieno centro, in Piazza Duomo all’imbocco con via Pollio, nel cuore di Caserta, arrivano ulteriori immagini e qualche racconto di ciò che è avvenuto questa mattina.

Sul posto sono presenti i vigili del fuoco, come sempre pronti e allertati nel caso di situazioni del genere. In tanti fanno notare che l’arbusto è crollato proprio sul marciapiede e – come si vede dal fatto che ci sono delle persone che passano in questi momenti, durante, quindi, l’atto di rimozione di quel che resta dell’albero – è stato un miracolo (per i più laici, è stata una botta di c..o)

che nessuno sia rimasto colpito dal tronco e dai rami venuti giù.

Come avevamo accennato già nel precedente articolo, non ha molto senso che un comune continui ad affidare lavori da 40, 50 mila euro a salire per la cura del verde e degli alberi, se poi ad ogni occasione vengono giù.

Chiaramente, il caso più eclatante resta quello emerso quando, lo scorso quattro luglio, il dirigente Franco Biondi ha firmato l’affidamento diretto per il servizio di ripristino delle alberature, ovvero proprio il recupero degli alberi, ad una società di Villa di Briano, la Venti.Due costruzioni, impresa nata neanche quattro mesi prima rispetto all’incarico, ovvero nel marzo 2022, gestita da un ragazzo di ventisei anni, Paolo Barone, da Casapesenna, costituita con un capitale sociale di 900 euro (LEGGI QUI).

Un affidamento ridicolo, pazzesco: quasi 40 mila euro ad un’impresa uscita praticamente dal nulla.

Sembra evidente, lapalissiano che questi affidamenti, questi lavori che vengono consegnati brevi manu alla ditta di Barone, ma anche a tante altre imprese, servizi legati alla cura della città, ma che non portano a un solo miglioramento della stessa, servono solo a ingrossare le fila clientelari – per ora restiamo al termine clientelari – legate al sindaco di Caserta Carlo Marino e/o a quelle del dirigente Franco Biondi.

Migliaia di euro iniettati nelle casse di società, di imprenditori amici e collegati ad una rete che vede, chiaramente, il primo cittadino in testa. Denaro speso con criteri lontani, lontanissimi da quelli della buona amministrazione, mentre l’intero capoluogo sta sprofondando moralmente e letteralmente.