CASERTA. DISSESTO & E QUATTRINI. Quasi mezzo milione di euro alla società del padre dell’ingegnere appena assunto al comune

10 Febbraio 2023 - 20:06

Il fatto che Gioacchino Rivetti sia un imprenditore di riferimento per Carlo Marino, vincitore di gare d’appalto bandite da Palazzo Castropignano e gratificato da affidamenti diretti da parte dell’Ufficio Tecnico nel quale da qualche giorno lavora il figlio, ci pare possa essere configurato come un caso di conflitto di interessi

CASERTA (l.v.r.) – Nella storia recente della politica italiana, il conflitto di interessi è stato argomento complicato per il centro-sinistra di questo Paese.

La commistione tra politica e imprenditoria è rimasto argomento mai trattato, nonostante prima il PDS, poi i Democratici di sinistra e infine il Partito Democratico abbia sempre spinto su questo tasto nella battaglia elettorale contro Silvio Berlusconi, accusato di aver messo al servizio della propria campagna politica il suo impero imprenditoriale (sì, la vicenda è più complessa, ma non è l’argomento del giorno).

Molti pensano che il centro-sinistra non abbia mai completamente avuto la forza di affrontare il concetto di conflitto di interessi, lasciandolo lì, appeso, come uno dei problemi irrisolti di questo Paese.

A Caserta, invece, l’amministrazione del sindaco Carlo Marino ha fatto un passo avanti, portando la sinistra italiana, o sedicente tale, nel futuro.

Sì, perché non si può non parlare di conflitto di interessi quando l’imprenditore vincitore da gare e affidatario di incarichi diretti da parte dell’amministrazione comunale vede il proprio figlio, l’erede familiare, diventare un funzionario proprio all’interno dello stesso ufficio tecnico che negli anni lo ha gratificato

(PER VOI, UN ARTICOLO DELLA SERIE).

E quello che è avvenuto nel comune capoluogo, dove il trentenne Pasquale Rivetti è stato assunto come ingegnere ambientale a Palazzo Castropignano, facendo così parte di quell’Ufficio Tecnico guidato dal dirigente Franco Biondi, che negli ultimi anni ha affidato al padre, Gioacchino Rivetti, titolare della Rima e della Corim, appalti per oltre mezzo milione di euro.

L’imprenditore originario di Valle di Maddaloni, in questi giorni, si verrà recapitare un’altra cifra importante, circa 457.000 euro, ovvero una somma facente parte del debito che il comune di Caserta ha contratto nei confronti di Rivetti padre, importo liquidato nelle scorse ore a favore del titolare di Rima e Corim.

Questi soldi fanno parte della massa passiva, i debiti che l’Organismo straordinario di liquidazione del dissesto finanziario del comune di Caserta ha dovuto gestire.

Rivetti, attraverso la sua società Rima aveva presentato fatture non pagate dal comune per un valore di circa 753 mila euro.

La procedura di dissesto prevede che, se i creditori decidono di accettare una transazione, uno sconto da applicare rispetto alle richieste di pagamento ritenute valide dall’Osl, potranno ricevere entro 30 giorni il pagamento della somma.

Ed è quello che ha fatto evidentemente, Rivetti, che ha accettato il 60% dei 753.000 accertati, ricevendone 452 mila e 270 nei prossimi 30 giorni.