CASERTA Furto all’Ufficio anagrafe, j’accuse di Pasquale Napoletano: “Altro che innovazione digitale… tutte chiacchiere. Eppure basterebbe un semplice Pos”

22 Luglio 2022 - 16:41

Il consigliere comunale di Fratelli d’Italia sconcertato: “Un danno economico di 48mila euro che si aggiunge a quelli precedenti. Quanto è il danno complessivo finora senza che sia mai stato operato alcun accorgimento, nemmeno banale, per avversare i continui furti?”.
CASERTA Ha dell’incredibile il furto avvenuto all’Ufficio anagrafe del Comune di Caserta, che ha sede nella ex caserma Sacchi di Falciano. “Sono sconcertato, nuovamente sconcertato, perché il mio ruolo di consigliere comunale mi obbliga a coltivare comunque la meraviglia. Sono scandalizzato – spiega in un comunicato il consigliere di Fratelli d’Italia, Pasquale Napoletano – per l’ennesimo furto perpetrato negli uffici comunali dell’Anagrafe, stavolta in orario antimeridiano, in presenza del personale lì impegnato. Un danno economico, pare di 48mila euro, che si aggiunge a quelli precedenti. Quanto è il danno complessivo finora, chiedo al sindaco Carlo
Marino
e al dirigente Salvatore Massi, senza che non sia stato operato alcun accorgimento, nemmeno banale, per avversare i continui furti?”.
“Al tempo del Pnrr, al tempo dell’innovazione digitale – tutti temi contenuti nel perseverante blaterare dell’amministrazione comunale – siamo a questo. Non ci sono i certificati anagrafici nelle edicole, come annunciato e promesso prima delle elezioni comunali dal sindaco Marino. Non c’è un sistema di pagamento – con Pagopa o con un semplice bancomat, come avviene ormai anche nei chioschi degli acquafrescai. Non è stato mai stabilito che ogni somma contante eventualmente incassata, sia ogni giorno trasferita alla Tesoreria Comunale tramite un semplicissimo versamento al bancomat. Nulla di tutto questo – conclude Napoletano -. In fondo basterebbe un semplice Pos, come quelli che si trovano in qualsiasi negozio di Caserta e del mondo”.