CASERTA. Carlo Marino “abbevera” il redivivo Piero Cappello. Incarico diretto al noto ingegnere ed ex presidente dell’ASI

22 Febbraio 2021 - 17:19

Il professionista di Piedimonte Matese è stato scelto per occuparsi delle attività di supporto al responsabile del procedimento. Continuano le nomine “politiche” del sindaco. Cappello è uomo legato al Partito Democratico e sarebbe assurdo dire il contrario

CASERTADell’Urban Center da costruire ai piedi del municipio di Caserta se ne parla ormai da tre anni

, cioè da quel 11 maggio del 2018 in cui la giunta comunale approvava la fattibilità per la realizzazione di questo progetto.

Ma che cos’è un Urban center? Nelle speranze dell’amministrazione guidata da Carlo Marino, questo dovrebbe diventare un centro di comunicazione e dialogo tra l’ente e la cittadinanza. Una specie di braccio teso verso la città. Inizialmente questo “braccio” sarebbe dovuto costare un milione di euro, spicciolo più, spicciolo meno. Con la rimodulazione del progetto di fattibilità tecnica ed economica, redatto dall’ufficio tecnico comunale, il prezzo di questa opera è calato sensibilmente, arrivando a pesare sulle casse dell’Unione Europea che dovrebbe finanziare questo lavoro circa 770 mila euro.

L’attuale wi fi gallery e il progetto del piano terra dell’urban center

Pochi giorni fa, esattamente il 10 febbraio, a circa 3 mesi dalle elezioni comunali, al sindaco Marino e il dirigente comunale onnipresente Franco Biondi il progetto dell’urban center è tornato in mente “bello com’era” (semicit. mogol-battistiana inevitabile).

Ed è proprio del 10 febbraio la determina con cui viene bandita una gara attraverso la piattaforma di committenza Asmel per affidare i lavori di esecuzione dell’urban center della città di Caserta. Così come è avvenuto per la gara milionaria relativa ai lavori alla scuola di San Benedetto, a questo procedimento potranno partecipare solo ditte campane. Nel caso appena citato, le 10 ditte fortunate estratte, su 711 partecipanti, furono tutte provenienti dalle province di Napoli e Caserta. Vedremo se anche questa volta le aziende avellinesi, beneventane e salernitane saranno più sfortunate.

Per ora, chi è certo di lavorare al progetto è l’ex presidente dell’Asi Caserta Piero Cappello, di Piedimonte Matese e fratello dell’ex primo cittadino della città dell’Alto Casertano, arrestato qualche anno fa nella famosa ordinanza sulla presunta Tangentopoli nei comuni matesini e del Medio Volturno. Un uomo innegabilmente legato al Partito Democratico, considerato che nel 2013 era uno dei papabili alla candidatura per il Parlamento, nomina saltata poi tra le polemiche interne ai democrats che mai sono mancate in ogni tornata elettorale.

Cappello è stato scelto per occuparsi delle attività di supporto al responsabile del procedimento, ovviamente parliamo di Franco Biondi, con determina firmata dallo stesso dirigente comunale. Interessante, inoltre, il modo con cui è stata decisa la nomina di Cappello.

In considerazione del fatto che il professionista matesino si dovrà occupare dello stesso tipo di consulenza, cioè supporto al RUP, per l’intervento relativo ai lavori per la realizzazione del plesso scolastico in zona Saint Gobain, un importo affidato per un valore di 18 mila euro, tale nomina dava la possibilità di inserire altre attività in questo incarico professionale. Per questo motivo, l’ingegnere Cappello porterà a casa altri 4 mila 339 euro per i suoi servigi. Non male.

In tutto ciò, quel che resta ancora deprecabile è il comportamento tenuto dall’amministrazione comunale che, a pochi mesi dalle consultazioni elettorali per scegliere il nuovo sindaco e rinnovare il consiglio cittadino di Caserta, continua a affidare lavori e consulenze a persone legate chiaramente all’area politica del sindaco Carlo Marino.

CLICCA QUI PER LEGGERE LA DETERMINA CHE DA’ IL VIA ALLA GARA

IN QUESTO LINK L’AFFIDAMENTO ALL’INGEGNERE CAPPELLO