CLAN DEI CASALESI. Ecco l’identikit dell’imprenditore vittima dell’estorsione. Il vuoto di potere e così l’ex genero di Carmine Schiavone…

4 Agosto 2023 - 18:45

CASAL DI PRINCIPE – Secondo quanto emerso dalle indagini condotte dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli e dalla squadra mobile della questura di Caserta, Nicola Pezzella, ex genero del collaboratore di giustizia Carmine Schiavone, morto nel 2015, cugino di Francesco Schiavone Sandokan, voleva prendersi il potere del gruppo criminale, rimasto con un vuoto di leadership dopo gli arresti dello scorso novembre che hanno colpito la fazione Schiavone e quella Bidognetti del clan dei Casalesi.

Pezzella, 60enne di Casal di Principe, è finito in carcere ieri, giovedì, mentre si trovava nella sua abitazione, così come Giuseppe Diana, di San Cipriano d’Aversa. Antonio Barbato, 47 anni, di Carinaro, invece, si trova già recluso, sempre per un presunto caso di estorsione.

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, la vittima dell’estorsione dal valore di circa 20 mila euro è il titolare di una nota attività commerciale dell’agro Aversano. L’imprenditore la richiesta economica è stata presentata facendo il nome del clan Bidognetti.

I tre soggetti, che ricevuto un decreto di fermo firmato dal Pubblico Ministero 24 ore fa, sono accusati di estorsione, aggravata dal metodo mafioso, come già emerso ieri (CLICCA E LEGGI).

Nicola Pezzella è conosciuto anche con il soprannome di Palummiello.

Era stato condannato nel processo Spartacus e, da qualche tempo, era tornato ad essere un uomo libero. Secondo gli inquirenti, però, ci sarebbe stato da parte sua un ritorno a determinate attività criminali.