CLINICA SAN MICHELE. I “prodigi” della cardiochirurgia mininvasiva. Operati al cuore già al lavoro dopo un mese
12 Giugno 2024 - 11:47
MADDALONI – Una mattina trascorsa tra le stanze e i corridoi del Reparto di Cardiologia della Casa di Cura San Michele ci ha consentito di scoprire e documentare, con il reportage video allegato a questo articolo, i “prodigi” della cardiochirurgia mininvasiva.
Un vero e proprio viaggio nel reparto diretto dal dottor Antonio De Bellis, coadiuvato dal cardiochirurgo Francesco Baldascino.
La cardiochirurgia mininvasiva permette di effettuare interventi chirurgici praticando piccole incisioni attraverso le quali è possibile, mediante l’utilizzo di telecamere e strumentario dedicato, arrivare al cuore senza la sternotomia (ossia la divisione dello sterno, l’osso posto al centro del torace).
Come sentirete dalle parole dei medici Antonio De Bellis e Francesco Baldascino, i vantaggi del metodo mininvasivo sono molteplici: stessa sicurezza ed efficacia dell’approccio tradizionale con riduzione del trauma, cicatrici ridotte, minore rischio di infezioni, minore consumo di sangue e ridotta necessità di trasfusioni, netta riduzione del dolore post operatorio, minori complicanze legate all’intervento, minore ospedalizzazione, più rapido recupero fisico e funzionale, migliore risultato estetico.
Le tecniche mininvasive vengono utilizzate nel trattamento di tumori cardiaci (come nel caso del paziente che interviene nel video), difetti del setto inter-atriale e per la terapia chirurgica della fibrillazione atriale.