Consiglio comunale aperto. Il no del Presidente del consiglio al gruppo “BELLONA IN MOVIMENTO”
24 Marzo 2025 - 10:32

Due gli argomenti che il gruppo di minoranza intende portare in consiglio: il ritardo del completamento della strada BELLONA- TRIFLISCO e il disservizio sulla raccolta rifiuti
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BELLONA – Il gruppo di opposizione ‘Bellona in Movimento’ guidato dalla consigliere Maria Celeste Cafaro ha
reso noto: “Il presidente del Consiglio Luigi Fasulo con una pec ai consiglieri di opposizione ha comunicato le sue “anomale” interpretazioni del Regolamento comunale: lo stesso non è obbligato ad indire un Consiglio Comunale
aperto sul disservizio raccolta rifiuti e strada Triflisco; non concedendolo quindi, né a noi dell’opposizione, né ai cittadini bellonesi. Purtroppo per lui, le cose non stanno effettivamente come scrive, infatti: l’articolo 23 comma 1 del regolamento del consiglio comunale afferma che: “Il presidente del Consiglio è tenuto a riunire il consiglio comunale, entro venti giorni, quando lo richieda almeno un quinto dei Consiglieri in carica, inserendo nell’ordine del giorno gli argomenti dagli stessi richiesti”.
La situazione sarà portata alla conoscenza del prefetto di Caserta, Lucia Volpe. Sulla questione è intervenuto anche il sindaco Giovanni Sarcinella : “Dal gruppo Bellona in Movimento rileviamo inesattezze, irricevibilità e arroganza in relazione a un loro post odierno decisamente mirato all’offensiva e al becero tentativo di intimidazione verso il Presidente del Consiglio Comunale Luigi Fabio Fasulo. Essi, questi qua, si lasciano andare persino alla minaccia di denuncia querela, pur non conoscendone bene gli istituti giuridici, laddove sostengono che il nostro Presidente possa avere violato o omesso qualcosa in ordine a una loro richiesta strampalata di convocazione di un consiglio comunale aperto per la trattazione di presunte o vere problematiche inerenti i lavori di rifacimento della strada per Triflisco e il servizio di raccolta rifiuti.
Ai medesimi provocatori ha compiutamente ed esaurientemente risposto il Presidente Fasulo riferendosi a norme e dettami della materia. Ciononostante essi, quelli del gruppo accusatorio, hanno rincarato la dose dei loro attacchi giungendo persino, come si diceva, alla prospettazione di denunce o querele di cui, ribadiamo, sembra non conoscano bene la radice giuridica.
Tuttavia, anche perdonando i loro svarioni culturali, precisiamo che la richiesta alla base del contendere è sbagliata per vari motivi, che le istanze non attengono alla fattispecie invocata bensì alla forma del normale e ordinario interpello dei competenti uffici preposti e, inoltre, che sarebbe cosa buona e giusta confinare l’attività politico-amministrativa nel proprio ambito invece di sollevare inutili e incomprensibili polveroni che, badino bene, non intimoriscono nessuno. Il Presidente Fasulo ha agito in maniera legittima, opportuna e appropriata. Si invita, pertanto, a riflettere bene prima di sparare ad arco o di farla controvento”