CORONAVIRUS. Oltre 4000 positivi, Campania sempre più vicina alla zona rossa

12 Novembre 2020 - 18:37

REGIONALE – L’attesa per le decisioni, previste per domani, su un eventuale passaggio da zona gialla ad arancione o rossa. Le polemiche dopo la morte di un uomo nel bagno dell’ospedale Cardarelli a Napoli e lo scontro acceso per la diffusione del relativo video. Ospedali sempre in sofferenza con gli spazi antistanti i pronto soccorso pieni di auto con pazienti in attesa di visita. Sono ore particolarmente convulse in Campania sul fronte dell’emergenza Covid. A rendere ancor più preoccupante la situazione i dati dell’ultimo bollettino della Regione dai quali emerge un’impennata del numero dei positivi. Sono 4.065 rispetto al dato di ieri (3.166). Aumentano i tamponi, sono 23.840 a confronto dei precedenti 18.446. 31 i morti, nei giorni dal 7 all’11 novembre.

Il rapporto tra tamponi e positivi si attesta al 17 per cento. Per domani sono attese le decisioni su eventuali strette per la Regione. Nella stessa giornata il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, dovrebbe annunciare i provvedimenti per cercare di fare fronte alla diffusione del virus in città. Nel frattempo alcuni sindaci come Mastella a Benevento o Ascione a Torre Annunziata si sono mossi sulla strada della chiusura di strade e piazze affollate. Proprio a Torre Annunziata dove si trovava la casa famiglia con anziani positivi l’Asl Napoli 3 Sud ha disposto il trasferimento delle sette ospiti ancora presenti in strutture alberghiere e dove necessario in ospedale.

E che nella cittadina in provincia di Napoli si viva un momento difficile lo dimostra il fatto che due docenti e un operatore scolastico della scuola dell’infanzia del secondo circolo didattico Siani di Torre Annunziata (Napoli) positivi al Covid-19: avviata la procedura relativa ai contatti stretti e disposta la chiusura dell’istituto. Altri primi cittadini non demordono. Dopo aver invocato l’intervento immediato dell’esercito per un maggior controllo del territorio, i sindaci di 18 Comuni della provincia di Caserta facenti parte del comprensorio dell’agro-aversano, centri tra i più colpiti dal Covid, a cominciare da Aversa (1054 persone positive), chiedono ora il potenziamento del 118, delle strutture ospedaliere, della rete territoriale ma soprattutto invitano i “responsabili della Sanità Regionale e Casertana di prendere atto delle criticità evidenziate fornendoci le dovute e puntuali informazioni sulla situazione reale e di fatto”.